Carlo Airoldi. L’olimpionico tradito

1896. Prima Olimpiade, prima maratona, primo inganno. Questa è la storia di Carlo Airoldi e della maratona olimpica più lunga di tutti i tempi
Dorando Pietri. L’altra storia

Dorando Pietri non è stato un perdente di successo, ma un atleta di successo. Lo dice la sua storia sportiva, quasi sempre schiacciata dall’iconografia della maratona olimpica del 1908. Una storia che sorprende e che bisogna continuare a raccontare.
Zatopek e Prefontaine. Di corsa nella leggenda.

Emil Zatopek e Steve Prefontaine. Diversi e veloci. Diversi e tenaci. Anni di distanza tra i due, ma forse sarebbe meglio dire mondi. Campione olimpico Zatopek. Campione olimpico mancato Prefontaine. Una vita da campione Zatopek. Una vita troppo breve Prefontaine.Tutti e due, però, nella leggenda.
1897. L’Italia inizia a correre con l’Unione Pedestre Torinese

Il 1897 è l’anno del Primo Campionato Pedestre Italiano. Un avvio non senza difficoltà, tenacemente voluto da una serie di società sportive, in particolare del torinese. Un percorso che, da allora, non ha mai conosciuto sosta.
Keira D’Amato e Sara Hall. Le regine senza età della Chevron Houston Marathon.

Keira D’Amato e Sara Hall, atlete senior o regine senza età della maratona? La risposta che arriva dalla Chevron Houston Marathon è inequivocabile: correre, e vincere, non è mai una questione di età. Keira e Sara lo hanno dimostrato a tutti.
Di maratona in maratona (III)

Le maratone nella vita sportiva, poliedrica e inaspettata, di Armando Spataro, già magistrato della Repubblica che ha condiviso vita e lavoro con calcio, pallanuoto e corsa.
New York. La maratona di Giovanni Bartocci.

Giovanni Bartocci, ristoratore romano trapiantato nella Grande Mela, ci racconta della sua prima Maratona di New York e dell’anima e del cuore che ci ha messo per finirla. Per l’occasione ha anche indossato il suo abito migliore: maglietta della Lazio e pantaloncini autografati di Milinkovic-Savic. Un’altra grande storia nella storia.
La maratona, metafora di vita

Nella maratona i secondi sono minuti e i minuti si tramutano in ore e si finisce per ritrovarsi nuovamente soli, in mezzo agli altri, a correre con sé stessi consapevoli che nessuno ti potrà aiutare.
La corsa come salvavita

Puoi correre per sentirti viva, per appropriarti di tutte le emozioni che il corpo può dare Anche io ho iniziato così. Poi l’ospite inatteso, un tumore al seno, ha provato a cambiarmi la vita. È stato così che ho capito che la corsa è un salvavita
Kathrine Switzer. La forza di cambiare il mondo

Kathrine Switzer voleva correre la sua maratona. Voleva farlo da donna, quando alle donne non era consentito farlo ufficialmente. Il 19 aprile 1967, a Boston, Kathrine Switzer avrà la forza di cambiare il mondo.
Siviglia, la maratona e zio Luca

La maratona di Siviglia, una sfida da correre in tandem per aiutare un amico a finirla. Anzi uno zio. Zio Luca. Ma zio di chi poi? Ci voleva la maratona per capirlo.
La resilienza. Vita e passione di uno sportivo Slovacco

Vincere non è sorpassare gli altri, è superare se stessi. Se lo dice Stefan Bendula, 61 anni, 12 interventi, un’anca di titanio e una vita trascorsa tra hockey, Iron Man e maratone, c’è da credergli