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Running. Da soli o in compagnia?

Meglio soli che (male) accompagnati? Per il runner non vale. Almeno non sempre. Correre da soli o in compagnia sono due modi diversi di vivere la corsa. Non uno migliore o peggiore dell'altro, ma ad ognuno il suo con la possibilità - e anche la felicità - di cambiare a piacere perché correre significa macinare chilometri, ma soprattutto scoprire sé stessi.
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La corsa è molto più di uno sport. È un viaggio interiore, un’esperienza di crescita personale che assume diverse sfumature a seconda di come la si vive. C’è chi preferisce correre da solo, assaporando il silenzio e l’introspezione, e chi invece non riesce a fare a meno della compagnia di un gruppo o di un partner. Entrambe le tipologie hanno i loro vantaggi e rappresentano modi differenti, ma ugualmente validi, di vivere la passione per il running.

Correre da soli: un momento di connessione con sé stessi

Correre da soli è un’esperienza che permette di entrare in contatto profondo con il proprio IO e la propria mente. In questi momenti, il mondo esterno sembra svanire, e tutto ciò che conta è il ritmo dei passi e il respiro che si sincronizza al movimento.

La solitudine come forma di libertà

Correre in solitaria offre una sensazione unica di libertà. Si è liberi di scegliere il proprio percorso, il ritmo, e di cambiare idea all’ultimo momento senza dover rendere conto a nessuno. È un’occasione per ascoltare il proprio corpo e capire quali sono limiti e potenzialità.

Meditazione in movimento

Molti runners descrivono la corsa solitaria come una forma di meditazione. Il silenzio, il contatto con la natura, e il fluire regolare del passo permettono alla mente di rilassarsi e liberarsi dallo stress quotidiano. Correre diventa un momento per riflettere, per trovare soluzioni a problemi o semplicemente per staccare dalla frenesia della vita moderna. Io sono una di quelle. Nulla è meglio di un’ora di corsa tutta per sé. Come scrisse Murakami: “Correre un’ora al giorno, e garantirmi così un intervallo di silenzio tutto mio, è indispensabile alla mia salute mentale.”

L’autodisciplina

Correre da soli richiede una grande forza di volontà. Non c’è nessuno a motivarti o a darti il ritmo, sei tu a dover spingere te stesso. Questo può essere visto come una sfida, io lo ritengo più un’opportunità per sviluppare un’incredibile autodisciplina e capacità di concentrazione che poi declino in tutti gli ambiti della mia vita quotidiana. Impagabile.

Correre in compagnia: l’energia del gruppo

Dall’altra parte c’è chi trova nella corsa in compagnia una fonte inesauribile di energia e motivazione. Correre con gli amici, con il partner o con un gruppo di appassionati o compagni di squadra, rende la fitica, in qualche modo, più leggera. Non pensi alla fatica e prima di molare ci pensi due volte per non passare per la “pecora nera” del gruppo.

Motivazione e costanza

Uno dei principali vantaggi di correre con altri è la spinta motivazionale., un obiettivo comune, la passione per la corsa. Avere qualcuno che ti aspetta per un allenamento ti aiuta a non rinunciare nei giorni in cui la pigrizia sembra prendere il sopravvento. La pioggia, il freddo, il piumone, il buio all’alba. Inoltre, il gruppo sprona a dare il meglio di sé stessi, magari superando quel limite che da solo non avresti mai pensato di raggiungere.

Socialità e divertimento

Per molti, la corsa è anche un’occasione per socializzare. Parlare durante l’allenamento, confrontarsi sui risultati e sulle sensazioni provate può trasformare ogni uscita in un’esperienza di crescita personale e collettiva. Il gruppo crea legami, e spesso si instaurano vere e proprie amicizie che si portano avanti in altri ambiti e situazioni di vita che esulano dalla corsa. In compagnia, anche lo sforzo fisico sembra ridursi, mentre il tempo vola via più velocemente.

Competizione sana

Correre con altri può anche alimentare una sana competizione. Vedere i progressi degli altri membri del gruppo può essere uno stimolo a migliorarsi, a spingersi oltre e a non accontentarsi mai del risultato ottenuto. La competizione, se vissuta con lo spirito giusto, può diventare un fattore chiave per il miglioramento continuo.

The Loop Milano

Cu sono poi iniziative come The Loop Milano, evento dedicato al team building aziendale. Un evento capace di raccontare e mettere in campo valori come collaborazione-fiducia-connessione, che dovrebbero essere alla base di ogni squadra sportiva e di ogni team aziendale che si possa reputare funzionale e vincente, nato per dare alle aziende la possibilità di incrementare la propria identità collettiva anche fuori dal luogo di lavoro e in un contesto ludico ma comunque sfidante.
La staffetta a squadre dedicata a team aziendali, ciascuna formata da 4 persone che devono necessariamente appartenere alla stessa azienda. La gara si sé è sviluppata su un tracciato di 2,5 km, che ogni frazionista ha percorso per due volte (5 km), per un totale di 20 km a squadra.

Relay Marathon

In alternativa a The Loop Milano c’è la Relay Marathon che si svolge ogni anno in concomitanza con la Maratona di Milano. Dedicata al team building e al mondo delle charity. Un format di corsa che permette di dividere il percorso ufficiale di gara in quattro frazioni, di lunghezza compresa tra i 6,5 e i 13 km ciascuna fino a completare i 42 kilometri della intera maratona. Arrivata alla sua 13^ edizione, la staffetta ha ottenuto negli anni un grande successo all’interno della competizione meneghina, coinvolgendo un grandissimo numero di persone (oltre 16 mila runner iscritti nel 2024). Il progetto solidale permette ai runner di correre in team per una causa benefica, supportando i progetti di una delle 102 ONP indicate sul sito e divise in sei categorie principali: Diamond, Platinum, Gold, Silver, Bronze e Wild Card.

running

Correre da soli o in compagnia? La scelta dipende da te

Non esiste una risposta giusta o sbagliata alla domanda se sia meglio correre da soli o in compagnia. Dipende dalle proprie inclinazioni, dagli obiettivi e dall’umore del momento. Alcuni runners alternano le due modalità, trovando nella corsa solitaria un’occasione per riflettere e nella corsa in gruppo un momento di svago e condivisione.

L’importante è correre

Che sia da soli o in compagnia, l’importante è godersi ogni singolo passo. La corsa è un viaggio, e come tale va vissuto con passione, entusiasmo e voglia di migliorarsi. Ogni runner ha la sua strada, ed è proprio questa varietà di approcci che rende il running uno sport unico, capace di adattarsi ad ogni personalità.Resta soggettivo capire quale sia il modo giusto da approcciare.
Il mio suggerimento è quello di provare entrambe le opzioni.
Scoprire cosa fa sentire più vivi, più motivati e più felici e seguire quella strada.
Alla fine, il running è una questione di cuore, e il cuore sa sempre qual è la direzione giusta da prendere.

 

 

 

 

Greta Vittori Nata a Milano, Laurea in diritto internazionale. Amo viaggiare, leggere, scrivere e l’Inter. Bionda, Runner, PR per caso, il 1° di Novembre 2015 ho corso la mia prima Maratona e l’ho corsa a New York.

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