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Wilma Rudolph e Livio Berruti

Roma 1960. Wilma, Livio e l’amore impossibile

25 agosto 1960. In una Roma bella e ingenua come forse mai più, si aprono i Giochi della XVII Olimpiade. Dal Settebello ai ciclisti d’oro, da Cassius Clay a Nino Benvenuti, da Abebe Bikila a Livio Berruti e Wilma Rudolph, tante sono le storie dei giorni olimpici. Tra queste quella dell’amore impossibile, forse immaginario e solo da copertina di Livio e Wilma, ma anche quella di una Roma impossibile da non amare.

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Messner

Reinhold Messner. La solitudine del gigante

20 agosto 1980. Reinhold Messner arrampica l’Everest dal versante nord, da solo e senza ossigeno. Primo al mondo, anche i monsoni ne rispettano cuore e coraggio e lo lasciano andare. È cosi che i giganti si parlano. In solitudine.

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Annie Oakley

Annie Oakley. La donna con la mira infallibile

Una donna e la sua storia di emancipazione. Una storia che affonda radici nel West profondo e che vede tra i suoi protagonisti l’universo del Wild West Show di Buffalo Bill. Avventurosa, fuori dagli schemi, emancipata. Questa è la storia di Annie Oakley, donna dalla mira infallibile capace di farsi spazio in un mondo di uomini.

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hector rocha

Hector Rocha. In loving memory

Hector Rocha, Maestro di pugilato sconosxiuto ai più in questa parte di mondo, il 15 agosto del 2020 termina il suo ultimo match. Dopo sei settimane il Covid se lo porta via e lui, con i suoi 83 anni passati quasi tutti tra guanti, sacchi e sudore, gli deve aver dato filo da torcere fino all’ultimo. Un anno e due giorni dopo, noi rendiamo omaggio a un Maestro capace di essere esempio e lo immaginiamo ancora a tirare, a insegnare e a lasciare segni nel cuore.

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Benedetta Pilato

Benedetta Pilato. Oro, cloro e lacrime

Budapest 2022. Campionati del Mondo di nuoto a un passo da dove il Mondo sembra impazzire. È qui che Benedetta Pilato diventa grande e non solo per l’oro straordinario vinto nei 100 rana, ma perché ha dimostrato che si può essere fortissimi senza nascondere nessuna fragilità.

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Johanna Nordblad

Johanna Nordblad. Regina dei ghiacci

“Era un po’ fredda”. Dice così Johanna Nordblad alla sorella Elina dopo aver stabilito il record mondiale di apnea lineare sotto il ghiaccio nuotando per 113 metri, senza muta, senza pinne, senza pesi e solo in costume da bagno. Serve altro per considerare straordinaria l’atleta e la sua impresa?

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