La maratona, metafora di vita
Nella maratona i secondi sono minuti e i minuti si tramutano in ore e si finisce per ritrovarsi nuovamente soli, in mezzo agli altri, a correre con sé stessi consapevoli che nessuno ti potrà aiutare.
La corsa come salvavita
Puoi correre per sentirti viva, per appropriarti di tutte le emozioni che il corpo può dare Anche io ho iniziato così. Poi l’ospite inatteso, un tumore al seno, ha provato a cambiarmi la vita. È stato così che ho capito che la corsa è un salvavita
Kathrine Switzer. La forza di cambiare il mondo
Kathrine Switzer voleva correre la sua maratona. Voleva farlo da donna, quando alle donne non era consentito farlo ufficialmente. Il 19 aprile 1967, a Boston, Kathrine Switzer avrà la forza di cambiare il mondo.
Siviglia, la maratona e zio Luca
La maratona di Siviglia, una sfida da correre in tandem per aiutare un amico a finirla. Anzi uno zio. Zio Luca. Ma zio di chi poi? Ci voleva la maratona per capirlo.
La resilienza. Vita e passione di uno sportivo Slovacco
Vincere non è sorpassare gli altri, è superare se stessi. Se lo dice Stefan Bendula, 61 anni, 12 interventi, un’anca di titanio e una vita trascorsa tra hockey, Iron Man e maratone, c’è da credergli
James “Jim” Fixx. La rivoluzione silenziosa del podista scrittore
Il 20 luglio 1984 sulla Vermont Route 15 ad Hardwick, James “Jim” Fixx finisce di correre per sempre, beffato dall’occlusione per arteriosclerosi di tre arterie che gli provoca un infarto fulminante. La sua rivoluzione silenziosa, quella che accompagna ogni runner quando macina chilometri ad ogni ora e con ogni tempo, invece non si è mai fermata.
Una vita in corsa
È solo un bambino quando Luciano Duchi sente parlare per la prima volta della Roma-Ostia e anche se non sono storie che parlano di tempi e di gambe, ma storie di ferrovieri che abitano nel suo palazzo, qualcosa rimane nella sua memoria. La vita poi fa il suo corso; la scuola, il militare, il lavoro in banca e l’atletica, la sua grande passione.
Una passione che lo riporta indietro nel tempo, ai racconti dispersi dei ferrovieri origliati da bambino e che, nel 1974, gli fa immaginare il futuro quando organizza la prima mezza maratona Roma-Ostia, da allora un classico che ogni anno richiama migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo.
La vita in corsa e per la corsa di Luciano Duchi inizia proprio così.
Io corro
Mi piace correre. Senza una meta, senza una destinazione, senza un obiettivo: corro fin che posso e soprattutto finchè riesco. Quando mi capita di parlarne con qualcuno, la prima domanda che mi viene fatta è sicuramente: “perché?”. Ne seguono poi, certamente, tante altre, ma questa è quella più inutile, nonché la più frequente. Perché corro? […]
New York. La mia maratona di testa
Ho quarantanove anni, tanti o pochi non saprei dire, corro da cinque e anche in questo caso non saprei dire se siano tanti o pochi, so però che questi cinque anni di corsa hanno migliorato la mia vita quotidiana Ma partiamo dal principio. Ho sempre praticato sport, fin da piccola; appassionata di nuoto e di […]