Running. La spinta di settembre per le maratone d’autunno

L’estate ha il profumo di libertà. È fatta di risvegli lenti, tramonti infuocati e momenti in cui ci concediamo di rallentare. Per chi corre, le vacanze non sono solo una pausa dalla routine: sono un’occasione per ricaricare energie, lasciare respirare la mente e riscoprire il piacere puro del movimento, senza cronometro né tabelle. E proprio da questo “respiro” nasce la forza per affrontare gli appuntamenti più attesi dell’anno: le maratone d’autunno.
 Greta Vittori
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Allenarsi a luglio e agosto significa fare i conti con il caldo, il sole che picchia e la stanchezza accumulata. Ma è anche il periodo in cui si impara ad ascoltarsi davvero. Correre all’alba, quando il mondo ancora dorme, o al tramonto, quando il cielo si accende di arancio, trasforma ogni uscita in un piccolo rito di libertà.
Non serve macinare chilometri infiniti: bastano corse brevi e regolari per mantenere viva la fiamma, alternate a nuotate, giri in bici o lunghe camminate in montagna. L’importante è non spegnere quel filo sottile che ci lega alla corsa.

Rientro dalle vacanze: ricominciare con nuove energie

Settembre non è solo il mese del ritorno al lavoro e alla routine: per i maratoneti è il momento in cui si torna a costruire, chilometro dopo chilometro, il sogno della 42 km. Ogni lungo domenicale diventa un mattone aggiunto alla propria resistenza. Ogni allenamento a ritmo gara è un piccolo assaggio di ciò che ci aspetta. Ci sono giorni più facili e giorni più duri, ma la differenza la fa la costanza. E quando la fatica si fa sentire, basta ricordarsi perché lo stiamo facendo: per vivere l’emozione unica di tagliare quel traguardo.

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La magia della Maratona di Atene

La mia sfida ha un fascino speciale: la Maratona di Atene. Non è una gara come le altre, è un ritorno alle origini, un percorso che profuma di leggenda e storia. Partire da Maratona e correre verso lo Stadio Panathinaiko, lo stesso che accolse i primi Giochi Olimpici moderni, significa correre insieme a secoli di memoria, fatica e gloria. Ma è anche un percorso che mette alla prova: 20 km di salita tra il 10° e il 30° chilometro che richiedono forza, pazienza e cuore. Per arrivare preparati servono allenamenti mirati: lunghi in salita, esercizi di forza, cura dell’alimentazione e soprattutto la capacità di credere in se stessi. Perché ad Atene non vince solo chi è allenato, ma chi riesce a resistere quando le gambe gridano stop e la mente vuole mollare.

Dalle vacanze alla linea di partenza

E allora sì, le vacanze estive diventano la base di tutto: ci hanno regalato leggerezza, energia nuova e la voglia di ricominciare. Ora è il momento di trasformare quell’energia in determinazione. Ogni chilometro percorso da settembre in poi non è solo un allenamento, è un passo in più verso quel sogno. Un sogno che mi vedrà entrare nello Stadio Panathinaiko, spinta dal tifo e dall’adrenalina, con il cuore che batte forte e la consapevolezza di aver trasformato un’estate di pausa in un autunno di conquista. Perché la maratona non è solo una gara. È un viaggio. E il mio viaggio quest’anno mi porterà ad Atene, nel luogo dove tutto è iniziato.

 

Greta Vittori Nata a Milano, Laurea in diritto internazionale. Amo viaggiare, leggere, scrivere e l’Inter. Bionda, Runner, PR per caso, il 1° di Novembre 2015 ho corso la mia prima Maratona e l’ho corsa a New York.

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