…a sentire Nino Benvenuti
Tra sport e costume, la grande boxe ha incollato alla radio centinaia di migliaia di italiani. Il 4 marzo 68 l’Italia si ferma per il terzo match di Benvenuti contro Griffith. Nessuno può sapere come andrà a finire. Molti lo scopriranno davanti a una radiolina portatile, un’occasione che a Napoli Riccardo Carbone non si fa scappare.
Tuffi di strada, di testa, di pancia e di cuore
Napoli, i tuffi, le fontane. Libertà assolute e trasgressioni innocenti quando tutto era possibile, anche fermarsi a mezz’aria e guardare il mondo intorno prima di piombare in acqua lasciandosi scivolare la vita addosso.
Auti nostro! Sogni, estetica e sudore del calcio di strada
Napoli 1967. Ai giardini del Molosiglio si gioca al grande calcio. Il calcio del campetto, quello delle ore infinite, delle porte immaginarie e del bordo campo qualche volta strusciato per terra, quasi sempre immaginato anche quello. Ma è proprio quando la palla supera quel bordo campo che il grido rompe l’aria. Auti nostro! gridi, agguanti la palla e la rimetti in gioco per rovesciare la sorte. Proprio come la vita, grande gioco anche quella.
All’ombra del Vesuvio torna la Star
Dopo 16 anni la classe Star torna a incrociare il vento nel Golfo di Napoli. Un ritorno a lungo atteso, ma soprattutto una grande storia napoletana.
La corsa dei camerieri
Napoli 1945. Riccardo Carbone ferma il tempo e racconta la corsa dei camerieri. Prendetevi una pausa e guardate le foto, fermatevi sui dettagli, il taglio dei capelli, i papillon annodati, le posture perfette. Vi si aprirà un mondo e vi ci ritroverete dentro.
Riccardo Carbone, Napoli e lo sport segreto
Sportmemory e Archivio Fotografico Riccardo Carbone. Una rubrica e una grande mostra per valorizzare la memoria dello sport a Napoli
È stata la mano di Dio
Maradona, genio calcistico, icona pop, nume tutelare, pibe de oro, ma soprattutto mano di Dio. Proprio come quella che ha salvato Fabietto. O meglio, quella che ha salvato Paolo Sorrentino.
La corsa dei carruoccioli
Pensate allo sport. Anzi, pensate allo sport di strada, quello che nasce spontaneo, improvvisato, quello che affonda nei ricordi personali mai sopiti.
Il 24 giugno 1956 era una domenica. Al Vomero, cuore di Napoli, è giornata di gioco, di sport e di avventura: si corre la corsa dei carruoccioli.
A tavola con Maradona
Cosa unisce a tavola un architetto, grande divulgatore di cibi e alimentazioni e uno psicoterapeuta amante del mangiar bene? La passione per il calcio, il Napoli e, naturalmente, le chiacchiere su Maradona
Giuliano Giuliani. La sfortuna di un uomo perbene
Giuliano Giuliani, un uomo perbene, un antidivo, un portiere con una storia che sembra essere stata rimossa. Un uomo tradito due volte, dall’Aids prima e dall’indifferenza poi. Dimenticato, ma forse non proprio da tutti.
È stato il piede di Dio
22 giugno 1986. Il piede del dio del calcio. Un’esplosione di gioia.
Diego, nume tutelare in nero/bianco azzurro
Diego Armando Maradona. Come fai a non fargli gli auguri di compleanno? Anche oggi, anche adesso e come sarà sempre. Buon compleanno Diego!