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…a sentire Nino Benvenuti

Tra sport e costume, la grande boxe ha incollato alla radio centinaia di migliaia di italiani. Il 4 marzo 68 l'Italia si ferma per il terzo match di Benvenuti contro Griffith. Nessuno può sapere come andrà a finire. Molti lo scopriranno davanti a una radiolina portatile, un'occasione che a Napoli Riccardo Carbone non si fa scappare.
COVER CARBONE 01 (3)

Guardateli, guardate la foto, c’è un mondo là dentro e quella non è una notte qualunque.
Non pensate male, quella che vedete non è baldoria improvvisata e loro non sono tiratardi alle prese con l’ultima bottiglia, no.
Loro sono lì, in piena notte, perché quella notte è iniziata dall’altra parte dell’Oceano, nella città delle mille luci, la città che non dorme mai. Una notte iniziata alle 20.30 di lunedì 4 marzo del 1968 al Madison Square Garden, Pensylvania Plaza, New York City.
Nella foto siamo invece a Napoli, in un posto imprecisato che potrebbe essere ovunque in città, un parcheggio di taxi o forse semplicemente un ritrovo occcasionale.
Di New York, di Pensylvania Place e del nuovo Madison Square Garden che inaugurava quella sera, gli uomini intorno a quel taxi Fiat 1400 B – o forse 1900, vallo a sapere, visto che con vago vezzo americano tutte e due le macchine avevano il fendinebbia montato sulla calandra centrale – forse ne sapevano tutti abbastanza poco
Ma non importa.
Intorno alle tre di quella notte napoletana loro erano tutti lì a sentire Nino Benvenuti.

Emile Griffith vs. Nino Benvenuti

O meglio, a sentire Paolo Valenti che conduceva la radiocronaca del match più atteso dell’anno: Emile Griffith contro Nino Benvenuti, il terzo e ultimo della serie.
Una storia sportiva intensa la trilogia di incontri tra il caraibico americano e l’italiano di Isola d’Istria, qualcosa che a prima vista potrebbe anche ricordare i protagonisti de Il duello di Joseph Conrad portati sullo schermo da Ridley Scott, solo che i nostri non sono ussari napoleonici, ma pugili. E che pugili!
La trilogia Griffith-Benvenuti inizia il 17 aprile 1967, al Madison Square Garden anche quella volta, quando Benvenuti sovverte i pronostici e batte Griffith – per inciso, in assoluto uno dei pugili più forti di sempre -.
Una storia che passa per la rivincita del 29 settembre 1967 allo Shea Stadium, nel Queens, sempre New York, quando Benvenuti perde dopo aver portato avanti 15 riprese di cui 13 con una costola rotta.
Una storia che quel 4 marzo 1968 trova il suo epilogo a New York, ma che noi ritroviamo a Napoli dentro una radiolina portatile, a transistor come si diceva allora, immaginiamo accesa a tutto volume sul cofano di un taxi.
Tanto, sia chiaro, quella notte in Italia erano veramente in pochi a dormire.

(4 marzo 1968…a sentire Nino Benvenuti)

Un grande rito collettivo

Quel terzo incontro, visto o ascoltato in casa da chi poteva, oppure vissuto insieme in improvvisati crocicchi stradali o in ritrovi organizzati proprio per affrontare prima l’attesa notturna e poi la sfida, mobilita l’Italia.
A Riccardo Carbone, fotografo, ma soprattutto raro segugio di emozioni, l’occasione non poteva sfuggire. Aveva capito Riccardo che lui e la sua Rolleiflex, girando per Napoli, quella notte ne avrebbero viste di belle.
E allora via a immortalare facce e sorrisi, pugni stretti che neanche ci fossero loro sul ring, tavoli sfatti di cene mai finite, macchine trasformate in palchetti d’onore, portieri di notte e, tra tutti, lei.
Sempre lei.

(4 marzo 1968…a sentire Nino Benvenuti)

Inseparabile, mitica e a volte persino stilosissima radiolina portatile

Scordate auricolari stereofonici, scordate la pulizia del suono di un podcast o dirette social su Instagram, Tik Tok o Facebook.
Se avete vissuto l’epopea del transistor allora sapete già tutto e potete provare a ricordare l’emozione della voce a volte gracchiante, il girare rabdomante dell’antennina telescopica tesa a cercare il punto etere più espanso, il tatto della custodia di pelle che spesso le rivestiva.
Se invece l’epopea non l’avete vissuta provate a immaginare il tempo eroico del sapere senza vedere, dell’immaginare il match per grazia ricevuta da una voce che tagliava l’aria, ma che spesso toglieva il respiro e incalzava il ritmo
Ecco, quella notte del ’68, in quella congiuntura di forze primordiali scatenate sul ring del Madison Square Garden, quando l’istriano fatto di roccia carsica si riprende il titolo dal caraibico che non aveva paura di nessuno, Riccardo Carbone fotografa attimi ed emozioni e ne trova una straordinaria chiave di lettura proprio nella radiolina portatile.
A ben vedere, è proprio lei la protagonista assoluta di queste sue foto.

(4 marzo 1968…a sentire Nino Benvenuti)

Una grande storia di amicizia

Quella notte Nino Benvenuti vince, si riporta a casa il titolo e lo fa da campione.
Ma non finisce così.
Tre incontri e quarantacinque riprese cementano tra i due una grande amicizia al punto che Griffith farà da padrino a Giuliano, uno dei figli di Nino.
Griffith non avrà una vita troppo fortunata. Rimasto senza soldi e minato dall’Alzeheimer passerà i suoi ultimi anni  con un sussidio da 300 dollari al mese. Benvenuti lo aiuta economicamente, gli è vicino, lo va a trovare in America, promuove per lui una raccolta fondi.
Nel 2013 i guantoni di Griffith rimangono appesi per sempre.
“È un dolore immenso, ho perso un fratello” così Nino saluta Emile.

Storie di radioline

Quella notte, intorno sul qual cofano del taxi, nessuno poteva sapere come sarebbe andata.
Del match, certo. Della carriera dei pugili e della loro vita, certamente.
Ma anche della vita di ognuno di loro, quella che li attendeva per festa o per agguato.
Tutti, però, in quel momento hanno vissuto la stessa emozione, ne avranno parlato a lungo, l’avranno raccontata a figli e nipoti e a chi non c’era.
Per noi quella storia l’ha messa da parte Riccardo Carbone con i suoi scatti che hanno fermato il tempo.
Scatti che oggi ci raccontano una storia mai raccontata prima, quella di Napoli e dello sport segreto.

 

 

 

 

 

Archivio Fotografico Carbone si occupa della conservazione, digitalizzazione e catalogazione degli oltre 700mila scatti realizzati da Riccardo Carbone (Napoli 1897-1973), primo fotoreporter del quotidiano napoletano Il Mattino, che documentano i principali avvenimenti accaduti a Napoli ed in Campania attraverso le varie fasi politiche che hanno caratterizzato la storia del Novecento. www.archiviofotograficocarbone.it

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