1934. Quella volta che il Napoli giocò ai Mondiali

Oggi siamo abituati alle squadre di calcio che indossano alternativamente tre o quattro versioni diverse delle loro maglie da gioco. Belle, bellissime, ma qualcuna anche orribile, spesso diventano cimeli da collezione da inseguire con passione. Ma ci fu un tempo in cui perfino le Nazionali avevano una sola maglia da gara. E se si confondeva con quella degli avversari, beh, allora si doveva lavorare di fantasia…
C’era una volta il pallone

Campi, spalti, regole vecchie e nuove. Tutto pensato per lui. E poi arbitri, pubblico e calciatori. Tutti intorno a lui, ambito, rincorso, calciato e rilanciato. Lui, l’indiscusso protagonista: il pallone. Ma cosa è accaduto al caro e vecchio pallone di cuoio? Come siamo caduti così in basso?
Azionariato popolare. Calcio del futuro o sguardo romantico?

La campagna di azionariato popolare lanciata dal Montespaccato Calcio, squadra di periferia romana con una storia di riscatto sociale e recupero della legalità, offre lo spunto per affinare un tema di estrema attualità. Sarà sostenibile ancora a lungo l’attuale modello di proprietà finanziaria delle squadre di calcio? L’azionariato popolare è solo una scheggia di calcio romantico, oppure è qualcosa di più? Sicuri che non possa proporre e sostenere il calcio del futuro?
Siviglia-Roma. Mancano le parole

31 maggio 2023. Nella liturgia del tifo giallorosso, la notte di UEFA Europa League alla Puskàs Arena di Budapest è già memoria lanciata nel futuro. Inutile descriverla con dovizia e virtuosismi tecnici. Il Gioco, prima di essere parole è filosofia. E quando mancano le parole, rimane l’esempio.
Roberto Baggio. L’addio che ancora emoziona

16 maggio del 2004: diciannove anni fa, Roberto Baggio univa uno stadio intero con la sua ultima partita. Dietro lo stadio, tutta l’Italia.
Luis Monti. Di calcio e di leggenda

Come lui nessuno. Centromediano senza rivali. Forza, piedi e visione del gioco. Luis Monti è stato unico e non solo perché ha giocato due finali mondiali in due nazionali diverse. Due nazionali, due cuori, quello dei padri e il suo, che diventano uno. Leggenda, sì. Luis Monti è leggenda.
Attilio Fresia. Oltre confine

Alla voce “pioniere” il dizionario di Oxford dice: “Scopritore o promotore di nuove possibilità di vita o di attività, collegate specialmente all’insediamento e allo sfruttamento relativo in terre sconosciute”. Spesso visionari, sempre coraggiosi. Attilio Fresia, forse né l’uno e né l’altro. È però il primo calciatore italiano all’estero. Non è poco.
Ferdinando De Matthaeis. Da Lucera ai Cosmos di NY

Ai più, il suo nome non dirà nulla, ma Ferdinando De Matthaeis, centrocampista nato a Foggia 62 anni fa, giocò nei Cosmos di New York insieme a Franz Beckenbauer e a Giorgione Chinaglia. Una storia speciale, come solo lo sport può regalare.
Quando Gigi Riva tornerà…

9 aprile 1977. Gigi Riva lascia il calcio, quello giocato. Scarpini, maglietta, calzoncini, arbitri, fischietti e goal. Tanti goal. Sembra ieri. Era ieri. Il tempo, se sei Rombo di Tuono, è solo un opinione.
Sócrates. Il dottore e la squadra del popolo

“Noi calciatori siamo artisti, e gli artisti sono gli unici lavoratori che hanno più potere dei loro capi” diceva così Socrates, O Doutor, intellettuale prestato al calcio che festeggiava i suoi goal alzando il pugno al cielo. Al Corinthias sarà protagonista di stagioni di calcio, sogni e utopia. In fondo, l’essenza del calcio, è proprio questa.
Brian Laudrup. Il fratello del più forte giocatore danese

Brian era forte, ma il fratello Michael era considerato il più forte giocatore danese di tutti i tempi. Una vita in ombra quella di Brian, riscattata però da un’estate indimenticabile.
Omar Sivori. Ritorno al futuro

Marty McFly e Jennifer Parker hanno tutta la vita davanti, ma la De Lorean di Doc li porta sulle tracce del passato. Questa volta arrivano in Svezia, poco fuori Stoccolma. È il 27 giugno 1957 e in un campo semisconosciuto la Juventus gioca un’amichevole dimenticata con l’AIK Solna. Eppure quella non è una partita qualunque. Quella è la partita in cui inizia il futuro italiano di Omar Sivori, el Cabezon. Campione irripetibile, malandrino e divertente, tra realtà e licenza letteraria, questa è la storia di Sivori che non avete mai letto.