Jan Stoeckart. L’uomo del 90° Minuto
Infiniti i fattori comuni che legano calcio e musica. Tra questi Jan Stoeckart, alias Jack Trombey, compositore che forse non tutti conoscono o ricordano, ma al quale dobbiamo la sigla televisiva che ha segnato non solo un programma, ma un’epoca che oggi, in tanti, ricordiamo con affetto: l’epoca di 90° Minuto.
Statuto Football Club. Un inno al vero calcio
L’old football, la nostalgia del calcio popolare, di una passione incontaminata e del rito domenicale tra stadio e radioline. Gli Statuto, storico gruppo torinese, con “Football Club” cantano il calcio delle emozioni riproponendo nel proprio stile otto canzoni iconiche che, di quel calcio, sono state e sono ancora colonna sonora. Il motivo ce lo racconta la voce del gruppo, Oscar “oSKAr” Giammarinaro
Bartoletti forever
Colto, elegante nei tempi e nei modi, mai una parola fuori luogo, esempio di signorilità umana e giornalistica, Marino Bartoletti è simbolo di un calcio raccontato e di una televisione che non ci rassegniamo a veder sparire sotto l’onda lunga e invadente della trash-tv quotidiana.
Andrea Mingardi. Ràgaz rossoblù
Andrea Mingardi contiene moltitudini, è un romanzo in continuo movimento e come la sua musica ha la capacità di passare dal jazz al rock sino alla musica d’autore, passando per il blues e nel mezzo scrivere per i più grandi artisti della musica italiana, Andrea ha cuore vivo e radicato nella sua Bologna, nella sfera di cuoio e nella maglia rossoblù.
Ed Sheeran is a Tractor Boys. Un inno pop nella contea di Suffolk
I Tractor Boys, storia di calcio che ha radici profonde. Pub, tradizione, sacrificio, ma anche miracoli che hanno lasciato il segno. Ed Sheeran, stella inglese della musica mondiale, è con loro. Anzi, Ed Sheeran è uno di loro.
Vìctor Hugo Morales. Il poeta del calcio
“Il gol del secolo è la celebrazione del Dio del calcio”. Parole che rimangono sospese nel tempo, che segnano un prima e un dopo quel 22 giugno 1986 e che hanno consegnato all’epica Maradona e il suo gol del secolo. Parole che solo un poeta del calcio come Vìctor Hugo Morales poteva dire.
Giovanni Improta, il Baronetto tra calcio e musica
Uomo raffinato come il suo talento, centrocampista d’altri tempi, esteta e fine conoscitore di calcio, Baronetto per investitura di Posillipo e di un signore del calcio raccontato come Antonio Ghirelli, Giovanni Improta, con quel sangue azzurro che gli scorre nelle vene, di Napoli è figlio prediletto.
Derek Dougan. L’amico di George Best ossessionato dal rock psichedelico
L’arguto baffetto di Derek Dougan, amabile ribelle di un calcio di periferia, ci ricorda le origini operaie e sociali del football. Anni andati, di uno sport che si divideva tra passione e voglia di evadere. Derek, bomber, stile irlandese e amico di un genio assoluto come Best, fu girovago del calcio, ma talvolta a fregarlo fu la sua immensa ossessione per il psychedelic-rock. A ricordarlo, i lupi gialli delle “Wolves” e soprattutto il misterioso singolo “A Goal for Dougie”.
Ska-P. Il punk operaio della Republica de Vallekas
I Bukaneros, ultras del Rayo Vallecano sono il grido proletario ed unito di una periferia a sud-est di Madrid che tra lotte sociali ed operaie si raggruppa sotto la bandiera del Rayo Vallecano. Il loro urlo, identitario, che proprio quest’ anno compie trent’anni di onorato punk, si nutre dell’energia degli Ska-P. Zero pretese, da sempre si punta alla salvezza o al massimo al centro classifica. “Como un Rayo”, inno antifascista e contro il razzismo è un simbolo e idioma di un calcio umile e dal basso.
Il dottor Socrates. La revoluciòn, il tacco proletario e Toquinho
Il dottore che giocava al pallone come pochi. Il dottore che era un filosofo prima ancora di essere un calciatore. Il dottore che sognava e accarezzava la rivoluzione. Già a scrivere così, il nome viene da solo: Socrates, campione a casa sua, meteora a casa nostra, indimenticabile per tutti.
Rolling Stones. L’estate Mundial del 1982
L’estate irripetibile del 1982 e un 11 luglio che nessuno ha dimenticato. Il giorno del riscatto, il giorno della Coppa del Mondo alzata al Santiago Bernabeu vincendo contro la Germania. Il giorno di un’Italia in festa. A Torino quel giorno accade però qualcosa in più; allo Stadio Comunale suonano i Rolling Stones. Chi quel giorno c’era, veramente non ha mai più dimenticato.
Love me football. I Beatles e l’amore per il Liverpool
I Beatles, ovvero un grande fenomeno di massa globale che segna un prima e un dopo di loro. Il calcio, ovvero lo sport più popolare al mondo. In mezzo il Liverpool e l’amore per il calcio dei Fab Four.
Napoli. L’ombelico della passione
Napoli è una tribù pasoliniana contro le omologazioni del mondo, un parallelo di ansie, paure e rivoluzioni fuori dall’asse terrestre. Un pianeta, un mondo a latere dove tutto, cultura, arte e culto calcistico, appare per lo più inspiegabile.
Jacob Miller. Il cerchio della vita, tra reggae, calcio e fatalità
Sport, cuore, fratellanza. Jacob Miller e Bob Marley. Jamaica, perla del caribe, reggae, ruggiti dell’anima e calci a un pallone di cuoio duro. Occhi chiusi per sognare, sorrisi che si allargano, rabbia che non cede il passo, libertà a cui non si rinuncia. Mai. Lo sapevano loro. Lo sanno i tifosi che ancora oggi dalle curve cantano al cielo Three Little Birds & Tenement Yard. E la vita gira e tutto, prima o poi, torna al suo posto.
San Siro Rock Star. Dove suonano le leggende
Una lacrima,un ricordo, un emozione. La musica live è legata storicamente ai luoghi. L’attimo, un fermo immagine è impresso in un abbraccio, in una canzone, al compagno che avevi vicino. E quel tempio, San Siro ne ha regalati a milioni di fans. Oggi, parlare di demolizione è come abbattere un’idea, una storia, cancellare un luogo di culto. Da esso la parola cultura. Solo per ciò che ha rappresentato, ospitato e celebrato, bisognerebbe elevarlo a “monumento della musica nazionale”. San Siro, la Scala del rock, come lo definì Mick Jagger. Oltre 130 concerti, il meglio del rock mondiale ha calcato il suo terreno di gioco. Bowie, Vasco, Marley, Stones. Quarant’anni ed oltre a suon di musica e non sentirli. Finché ce ne hai stai lì, lì nel mezzo.
Pink Floyd F.C. The dark side of soccer
Seconda metà anni ’60. Londra. L’altra Londra. Psichedelica, acida, onirica, visionaria oltre misura. I Pink Floyd si affacciano sulla scena per non uscirne più. Voce, chitarra, basso, batteria, tastiera: sembra una formazione classica, sarà una rivoluzione. E poi una passione inevitabile: il calcio.
I Madness tra ska-blues, Camden Town e Stamford Stadium
Un inno può segnare per sempre una generazione. Ma anche un’intera curva. L’epicentro della febbre a 90 è Camden Town. A nord di Londra, negli anni 70′, dove non c’era storia. O eri uno skineheads o un mods. Botte, risse, e quella nuova moda chiamata ska. Il calcio incrocia da sempre gli stili e le mode della società. In quel 1979 quel passo in avanti avrebbe scombussolato le placide acque del Tamigi.
Ruud Gullit feat Relation Time. Il Simba di Sacchi tra reggae, Africa e Nelson Mandela.
Pluricampione con il Milan, pallone d’oro, potenza atletica come pochi, Ruud Gullit ha attraversato gli anni ’80 non solo da grande calciatore, ma da vera pop star. Innamorato del calcio, simpatico, anticonformista, elegante, attratto dalla musica, si spende per buone cause e diventa icona a tutto tondo. Per i tifosi, ma non solo.
Il Petisso a 45 Giri. Un tricolore viola tra gommalacca e vinili
Bruno Pesaola, il Petisso, italiano di Argentina, in campo sempre con passione, anima, intelligenza e persino humour. Da calciatore ha lasciato goal, dribbling, discese veloci e punizioni al millimetro. Da allenatore uno scudetto alla Fiorentina e Coppe al Napoli e al Bologna. Scaramantico quanto si deve, difficilmente si separava dal suo iconico cappotto di cammello, aveva un rapporto speciale con la musica, in particolare con Peppino Gagliardi. E anche un suo 45 giri, “Settembre”, gli sarà a lungo compagno di fortuna.
Dinamo Rock. Gli anni 90 tra football e rock’n’roll
Anni ’90. Tra football e rock’n’roll, la musica irregolare cerca una strada e adotta la bussola della solidarietà. Nasce così la Dinamo Rock e prendono vita iniziative come il Progetto Libellula e l’Operazione Tibet.