Il calcio di Natale
Il calcio è festa. Il calcio e le feste. La nostra serie A e il Santo Natale, incontri rari e per questo preziosi.
Roma – Empoli. La partita dei segni
Roma – Empoli, un risultato sonoro, una vittoria attesa che fa bene a tutti, ma anche una partita di cui leggere i segni. Segni destinati a rimanere nel tempo. Segni che da ieri fanno essere la Roma, squadra, società e comunità di tifosi, più forte.
Roma. Atto di fede
Seconda sconfitta su tre partite, una strisciata negativa che allunga in continuità quella dello scorso campionato. Uno schema che vacilla, giocatori imprecisi e non ancora pienamente in forma, fragili e con l’infortunio sempre in agguato. Non è incoraggiante, per questo serve un atto di fede per la Roma che verrà. Come sempre.
Il Genoa ritornA
La serie A ritrova il Genoa. Hai presente il figliol prodigo? La festa più grande che ci sia. La festa per chi non è mai andato via. La festa per chi vuoi vedere e lo rivedrai. Siamo tutti figli tuoi, Genoa Football & Cricket Club 1893. Bentornato!
Napoli. Ricomincio da tre
Il terzo scudetto del Napoli è un evento eccezionale, non solo perché il campionato italiano è cannibalizzato storicamente dalle 3 strisciate, tranne rare eccezioni, ma soprattutto perché soltanto nella vecchia Partenope il festeggiamento sa diventare così visceralmente popolare, caricandosi di risvolti psicologici e sociali. Una sorta di baccanale ancestrale al quale partecipano in egual modo tutte le frange sociali, dal popolo minuto dei quartieri e della periferia, alla borghesia di Posillipo e del Vomero, passando per il gotha della vita artistica della città più passionale d’Italia.
Lo spareggio dei poveri
1964. Il boom economico inizia a dare segni di raffreddamento, mentre il campionato di serie A è caldissimo. Il Bologna è tornato grande, spareggia con l’Inter e vince lo scudetto. In coda stessa situazione: a giocarsi l’ultimo posto di permanenza in A il Modena e la Sampdoria. È lo “spareggio dei poveri”, così lo chiamano, ma sarà bel calcio anche quello
Curva Sud. Tradizione e Distinzione
Curva Sud. Tradizione e distinzione, non solo parole, non solo un vecchio striscione, ma uno stile che supera il tempo, trasmesso di padre in figlio, da fratello a fratello. Anima nostra, romana e romanista.
La carezza di Bonucci
La carezza di Bonucci a Giuseppe Furino. La maglia, certo. Il testimone passato da capitano a capitano come se fosse un moto circolare di eterno ritorno. Ma l’anima del momento è la carezza, gesto desueto, codice disperso, commozione che si fa gesto. Per questo noi ne parliamo.
Con la Roma in fondo al cuore
Un racconto di calcio, di tifo e di Curva Sud sul filo della memoria. Una geografia del cuore dove quattro lettere diventano i punti cardinali dello Stadio Olimpico e di un amore infinito, quello per la Roma
Liberiamo Oronzo Canà!
Oronzo Canà, il Porca Puttena e lo spot della Tim. Ancora una volta il calcio supera il perimetro sportivo e diventa paradigma sociale, di costume e di libertà.
Gegè Munari, ala sinistra e ambidestro della batteria
Il nostro viaggio non convenzionale tra jazz e sport continua con un artista assoluto, un maestro della batteria che tutti i più grandi del jazz hanno voluto accanto, Gegè Munari che ci racconta la sua musica e le sue passioni, tra jazz, calcio e Napoli di Maradona.
Helenio Herrera, la normalità del Mago
Hugo Pratt ed Helenio Herrera, un parallelo che al di là delle apparenze è forse meno ardito di quanto possa sembrare. Argentina, avventura e amore per Venezia ricorrono nella vita di tutti e due e all’esoterico Hugo Pratt il soprannome di Mago avrà sicuramente fatto sorridere
Boniperti, vincere è la sola cosa che conti
469 partite,188 goal, presidente dal 1971 al 1990: Giampiero Boniperti per la Juventus è stato anima, cuore e sudore. Per tutti, però, è stato un grande signore del calcio.
Totocalcio, ritorna l’Italia del tredici
Il Totocalcio, rito collettivo del novecento nato dall’intuizione geniale di Massimo Della Pergola. Una grande storia, capace di alimentare i sogni degli italiani, torna per guardare al futuro.
Napoli 91
Non è stato bello, di più. La cortina di fumo che aleggia nei sogni si era disvelata. È stato incontrollabile perché non avevamo mai visto così nitidamente. Ci credevamo perché era tutto possibile, perché era stato possibile svettare in mezzo all’aria a pochi minuti dalla fine e infilarla alle spalle di Buffon. Sotto la loro […]