Fausto Coppi. Napoli come destino
1945. Di ritorno dalla prigionia in Africa, Fausto Coppi sbarca a Napoli. Un falegname di Somma Vesuviana gli regala una Legnano verde per riprendere gli allenamenti. Lui ci farà 800 chilometri per tornare a casa. A Napoli ritorna nel ’47 quando vincerà l’ottava tappa del Giro d’Italia che, alla fine, sarà suo per la seconda volta. Sul filo del traguardo di Napoli lo attende il fotografo Riccardo Carbone che ne fisserà il tempo e lo farà arrivare sino a noi.
Carovane Azzurre. Passione in trasferta
Tifare in trasferta significava partenza all’alba e spesso anche prima. Treni, pullman, auto. Panini da casa o viaggio tutto compreso. Sono le Carovane Azzurre degli anni ’50 e ’60, proprio come quella per Lazio-Napoli del 20 ottobre 1957 che raccontiamo con gli scatti di Riccardo Carbone.
Luís Vinicio. Il matrimonio di un campione
22 giugno 1957, Basilica di San Francesco. A piazza Plebiscito la gente si accalca e l’aria è quella della festa grande. Luis Vinicio e Flora Aida Piccaglia si sposano e i tifosi sono lì per vivere e festeggiare un momento di felicità corale con il loro capocannoniere. Una felicità che noi respiriamo negli scatti, mai più visti da allora, di Riccardo Carbone .
Hasse Jeppson. ‘O Banco e Napule
1952. Uno svedese sbarca a Napoli. Non un turista, uno dei tanti. Hasse Jeppson è un calciatore, uno che segna tanti goal. Per questo vale tanto: 105 milioni di lire dell’epoca. Un’enormità. Inizia così, tra milioni, polemiche e goal una storia sportiva e di affetto che Napoli non ha mai interrotto.
Napoli. Il Palio Marinaro del 1952
È una grande festa di mare e di popolo quella che dal 2 al 9 agosto del 1952 anima le acque di Napoli con la Settimana Motonautica promossa dal quotidiano Il Mattino. Festa nella festa è il Palio Marinaro, sintesi felice dell’anima del Golfo e che vede tutte le marinerie competere tra di loro. Un festa di cui, dopo 70 anni, gli scatti di Riccardo Carbone ci restituiscono intatti sapori ed emozioni.
Peter Collins. Il bacio di Napoli
Peter Collins, bello e giovane proprio come gli eroi che sfidano la sorte e che la sorte, gelosa del Mondo, prende con sé. Un pilota, un cavaliere del Cavallino Rampante, un gentiluomo. Questa è la sua storia. Una storia di velocità e di amore. Proprio come quel bacio al Gran Premio di Napoli del 1957
1958 Napoli-Juventus. Mai una partita qualunque
Un 4 a 3 storico, per il tifo napoletano forse anche più di quello di Italia-Germania all’Azteca nel 1970. Una partita epica quel Napoli-Juventus del 20 aprile 1958, una vittoria che diventa gioia incontenibile di popolo e che oggi possiamo rivivere negli scatti di Riccardo Carbone.
Napoli 28 luglio 1946.Battaglia allo Stadio
Napoli-Juventus 28 luglio 1946. Non un giorno qualunque, non una partita qualunque. La guerra è finita da un anno, ma allo Stadio della Liberazione è battaglia. Fuori e dentro il campo.
…a sentire Nino Benvenuti
Tra sport e costume, la grande boxe ha incollato alla radio centinaia di migliaia di italiani. Il 4 marzo 68 l’Italia si ferma per il terzo match di Benvenuti contro Griffith. Nessuno può sapere come andrà a finire. Molti lo scopriranno davanti a una radiolina portatile, un’occasione che a Napoli Riccardo Carbone non si fa scappare.
Tuffi di strada, di testa, di pancia e di cuore
Napoli, i tuffi, le fontane. Libertà assolute e trasgressioni innocenti quando tutto era possibile, anche fermarsi a mezz’aria e guardare il mondo intorno prima di piombare in acqua lasciandosi scivolare la vita addosso.
Auti nostro! Sogni, estetica e sudore del calcio di strada
Napoli 1967. Ai giardini del Molosiglio si gioca al grande calcio. Il calcio del campetto, quello delle ore infinite, delle porte immaginarie e del bordo campo qualche volta strusciato per terra, quasi sempre immaginato anche quello. Ma è proprio quando la palla supera quel bordo campo che il grido rompe l’aria. Auti nostro! gridi, agguanti la palla e la rimetti in gioco per rovesciare la sorte. Proprio come la vita, grande gioco anche quella.
La corsa dei camerieri
Napoli 1945. Riccardo Carbone ferma il tempo e racconta la corsa dei camerieri. Prendetevi una pausa e guardate le foto, fermatevi sui dettagli, il taglio dei capelli, i papillon annodati, le posture perfette. Vi si aprirà un mondo e vi ci ritroverete dentro.