Settebello. La squadra imbattibile
È tra le Nazionali più medagliate di sempre, in uno sport, la pallanuoto, che vanta una orgogliosa tradizione in Italia. Per questo è per tutti diventata il “Settebello”. Ma il vero punto di svolta, probabilmente, fu la partita contro la padrona di casa nella finale dell’Olimpiade di Barcellona del 1992.
Cesare Rubini, il Principe.
Cesare Rubini, il Principe, campione come pochi, più che un allenatore un condottiero. Trieste, Napoli, Camogli, Milano, ovunque abbia giocato ha lasciato il segno. Oro olimpico per la pallanuoto a Londra ’48, colleziona scudetti da giocatore e da allenatore di pallacanestro. Unico e raro, meriterebbe un ricordo in più che lo sport italiano non gli ha ancora concesso.
Bud Spencer. Sport, cinema, mito
Carlo Pedersoli, ovvero Bud Spencer, ovvero Bambino, ovvero Piedone. Icona pop italiana a tutto tondo, Carlo Pedersoli ha vissuto almenop tre vite; quella da atleta, quella da attore e quella di amico più grande di tutti noi baby boomer, quello di cui ti puoi fidare e che puoi chiamare sempre. Una vita da cui non uscirà più.
1956. Ervin Zador e la battaglia di Melbourne
Ungheria-Unione Sovietica: un grande classico della pallanuoto. Quel 6 dicembre 1956 però, a Melbourne in acqua per l’Ungheria non c’è una squadra, ma un popolo e quella non sarà una partita; sarà una battaglia.
Il Nuoto, il Mare, la Provincia
Storia di un campione di nuoto plurimedagliato che ha iniziato a sbracciare nell’acqua di mare da bambino per poi vincere la sua prima medaglia dopo i 55 anni.
Eraldo Pizzo. Un Caimano tra gli Argonauti
Una promessa mantenuta. L’incontro di Armando Spataro, già magistrato con trascorsi da pallanuotista, con Eraldo Pizzo, il Caimano, l’uomo simbolo della pallanuoto italiana in una città, Recco, dove la pallanuoto è anima di tutti. Una città dove con il progetto Argonauti: Recco per Recco, la narrazione diventa identità comune.
Di pallanuoto e maratone. E anche di calcio.
Armando Spataro, 43 anni in magistratura, una vita tra inchieste e aule di Tribunale, racconta per la prima volta la sua vita di agonismo e passione sportiva, perché in fondo, tra costume, calzoncini e toga il passo può essere breve.
Elogio della Gara
A 57 anni, oggi, mi sento ancora un ragazzino agonista, perché l’agonismo è un modo di essere che non ti lascia mai; ho molta nostalgia del ragazzo che ero nello sport e rivivere le emozioni di qualche bella gara del passato sono certo che mi farebbe molto bene.
La pallanuoto, la mia vita e l’allegria
Da bambino la piscina mi dava allegria e ancora non sapevo che sarebbe stata la mia vita. Non sapevo che la pallanuoto avrebbe segnato il mio destino. Cuba, la tappa in Spagna e soprattutto la vita in Italia, l’oro mondiale nel 2011, l’argento olimpico nel 2012 e poi la televisione. Di una cosa sono sicuro: tutto questo senza allegria non sarebbe stato possibile
“A ci mantèn è fatt…”
È tutto racchiuso in questo grido in puro slang tarantino, lo spirito che ha legato la mia vita di sportivo alla gioventù, agli amici, alla crescita, all’amore, alle splendide vicende di quello scorcio di vita che si identifica in Rari Nantes Taranto, che era una vera e propria ragione di vita. A dispetto, spesso, di […]
Odore di cloro
Non ho mai visto esultare mio padre ad una mia partita. Si metteva seduto in disparte, guardava, scrutava, appoggiava il mento nella mano. A volte scambiava due chiacchiere con uno dei genitori dei miei compagni, con quelli che parlavano meno di lui. Non mi ha mai criticato né esaltato. Tentava di mantenere una certa neutralità. […]