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Uwe Seeler. Attaccante.

Uwe Seeler. Attaccante. Una leggenda per l'Amburgo. Un pezzo di storia del calcio tedesco e anche un po' per noi con quel suo colpo di testa impeccabile che fece pareggiare Mueller portando la Germania sul 3 a 3 nella Partita del Secolo. Per un minuto interminabile tutto sembrò compromesso, poi le cose andarono diversamente. Anche per questo, salutiamo e rendiamo omaggio a un attaccante che ha cambiato campo.
Uwe Seeler

In tedesco Jahrhundertspiel; “la partita del secolo”.
Sapete bene di cosa parliamo: Mexico ’70, Germania Ovest – Italia: 4 a 3.
Ovest in questo caso non è solo un punto cardinale, ma un segno del tempo, quello di allora, quello di quando la Germania non era raddoppiata, ma divisa.
Perché lo scrivo in tedesco?
Per ricordare Uwe Seeler attaccante tedesco scomparso il 21 luglio a 85 anni.

Uwe Seeler

Il cuore in gola

Fu lui l’uomo che in quel 17 giugno 1970 ci fece andare il cuore in gola.
È lui che al 110° minuto raccoglie un calcio d’angolo, stacca di testa impeccabile, mette quasi davanti Albertosi, proprio dove Muller s’infila, beffa Rivera e segna. Di testa. Per lui ovviamente, per noi un colpo al cuore.
Neanche troppo forte quel colpo di testa, ma abbastanza per riportarli in parità.
3 a 3. Rivera ci aveva provato, ma non era riuscito a frapporsi, a deviare il tiro.
No, niente da fare. Muller, maestro del goal, insacca. 

In quel periodo io ero in preparativi per il matrimonio di luglio quindi mi feci tutto il mondiale e non dormii mai.
L’urlo del gol di Seeler rimbombò cupo nel quartiere silenzioso, tutti a trepidare davanti alla tv, tutti sfiancati, tutti colpiti e affondati.
Eravamo rassegnati alla parità. Non mancava molto alla fine della partita.
Ma il tempo è sempre relativo.
Palla al centro, passaggio,
Boninsegna scende sulla sinistra, smarca, affonda, passa a centro area, San Rivera è lì, tira un piattone angolato sinistro, Sepp Maier accarezza erba e farfalle.
L’Italia va in vantaggio.
4 a 3. Storia, mito, leggenda.
Soprattutto tripudio!
Siamo al 111°. È passato solo un minuto!

In ogni epica, però ci sono anche gli altri

Uwe Seeler è tutt’ora una leggenda tedesca, ma non era particolarmente atletico e di reti in campionati mondiali ne fece poche, mi sembra, ma sempre al momento giusto.
Questa era la sua caratteristica anche quando andò a giocare in Irlanda nel Cork, gente tosta, aria di mare che punge.
 Lo chiamarono per giocare una partita di vecchie glorie calcistiche e Uwe Seeler si trovò in mezzo a gente vigorosa. In una gara di campionato contro lo Shamroch il Cork perse 6 a 2 ma quei 2 gol li fece proprio Seeler.
Non per niente in Germania era stato anche capo cannoniere. 

Uns Uwe, ovvero il nostro Uwe

 Ad Amburgo ce ne sarà sempre e solo Uno…
Questo il mio ricordo per rendergli l’omaggio che merita.

 

Iolanda Pozzi sugli spalti delle Olimpiadi giovani e romantiche di Roma 1960

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