Search
Close this search box.

Azzurri. Il viaggio degli eroi

Se c'è stato un tempo del sogno azzurro, sicuramente è stato in quel Mondiale spagnolo nel 1982. Quando tutto sembrava per essere perduto, tutto invece accadde. Un'avventura del calcio azzurro che il film di Manlio Castagna, con protagonista d'eccezione Marco Giallini, racconta toccando le corde che più ci sono care.
Il viaggio degli eroi

Campioni del Mondo! Questa frase scandita tre volte dall’indimenticabile voce di Nando Martellini fa vibrare ancora i cuori, non solo di chi ha passione per il calcio, ma di tutti gli italiani.  Un successo inatteso, giunto dopo un avvio difficile, di sconfitte, di polemiche e silenzio stampa. Poi l’incredibile metamorfosi degli azzurri con la Nazionale italiana che sovverte il destino contro Argentina e Brasile e inizia la cavalcata che la porterà a sollevare la Coppa del Mondo. Se un’epica moderna dovesse immaginare un viaggio degli eroi, forse lo immaginerebbe così.

L’Italia del 1982

Un esempio di caparbietà, di orgoglio e di dignità. Una vittoria che tutti ritenevano impossibile, tranne quei ragazzi dell’82.
Una favola di riconoscenza e di riscatto, che vede fra i protagonisti Enzo Bearzot: commissario tecnico, mentore e padre putativo di quei giocatori che fecero l’impresa. Non era alla ricerca del consenso, ma aveva come priorità la lealtà, il rispetto e la coesione della sua squadra. 

Il viaggio degli eroi

L’Armata Brancabearzot

La chiamarono ironicamente così, ma alla fine diventò una famiglia. Questi valori, propri dello sport, furono condivisi anche dai tifosi e da tutti gli italiani. In un periodo storico difficile, un momento di profonda crisi economica e di forti tensioni sociali, questa vittoria costituì il motore propulsore capace di dare nuova linfa e consentire all’Italia di superare uno dei momenti più bui.

Un esempio per domani

Una irripetibile sinfonia di scelte coraggiose, sacrificio e capacità che rese umana ed eroica la vittoria. Questa storia, ancora oggi, costituisce un esempio per le giovani generazioni.

Marco Giallini e il Viaggio degli Eroi

Raccontiamo il Viaggio dei Nostri Eroi della Nazionale di Calcio del 1982 con la coinvolgente interpretazione di Marco Giallini. Un percorso a tappe, 11 momenti cruciali come i calciatori azzurri che scendono in campo per affrontare l’avversario. Un modello che è stato chiamato il Viaggio dell’Eroe che si realizza quando la storia diventa mito.
I capitoli sono impreziositi dalle animazioni di 11 dei più grandi illustratori italiani, coordinati artisticamente dal magistrale Roberto Recchioni.

” La vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio <<È una delle gioie più grandi da quando sono Presidente della Repubblica”.
(Sandro Pertini – 11 luglio 1982)

Roberto Angelini direttore responsabile Sportmemory.it

ARTICOLI CORRELATI

Ernesto Alicicco Bruno Conti

Ernesto Alicicco. Medico e galantuomo di campo

Primi anni ’80, la mia squadra era l’INA Casa, il nostro campo il Moscarelli al Tuscolano, periferia di Roma. Con noi c’è Ernesto Alicicco che per 24 anni sarà il medico dell’AS Roma. Deve insegnarci le pratiche di primo intervento in campo, ma in effetti ci insegna molto di più. A noi, ai calciatori e anche alle loro mamme.

Leggi tutto »
Gipo Viani Nereo Rocco

Gipo Viani e Nereo Rocco. Italians do it better

Difesa, libero, catenaccio, gioco all’italiana. Definizioni che ci siamo tatuate addosso, una seconda pelle che abbiamo portato in giro sui campi di tutto il mondo, provocando fastidio e malcelata invidia, sberleffi e risultati, tirando fuori il nostro intrinseco carattere e talvolta anche sangue dalle rape.

Leggi tutto »
Sivori

Omar Sivori. Ritorno al futuro

Marty McFly e Jennifer Parker hanno tutta la vita davanti, ma la De Lorean di Doc li porta sulle tracce del passato. Questa volta arrivano in Svezia, poco fuori Stoccolma. È il 27 giugno 1957 e in un campo semisconosciuto la Juventus gioca un’amichevole dimenticata con l’AIK Solna. Eppure quella non è una partita qualunque. Quella è la partita in cui inizia il futuro italiano di Omar Sivori, el Cabezon. Campione irripetibile, malandrino e divertente, tra realtà e licenza letteraria, questa è la storia di Sivori che non avete mai letto.

Leggi tutto »
Salvi

Lo spareggio dei poveri

1964. Il boom economico inizia a dare segni di raffreddamento, mentre il campionato di serie A è caldissimo. Il Bologna è tornato grande, spareggia con l’Inter e vince lo scudetto. In coda stessa situazione: a giocarsi l’ultimo posto di permanenza in A il Modena e la Sampdoria. È lo “spareggio dei poveri”, così lo chiamano, ma sarà bel calcio anche quello

Leggi tutto »
Pallone

C’era una volta il pallone

Campi, spalti, regole vecchie e nuove. Tutto pensato per lui. E poi arbitri, pubblico e calciatori. Tutti intorno a lui, ambito, rincorso, calciato e rilanciato. Lui, l’indiscusso protagonista: il pallone. Ma cosa è accaduto al caro e vecchio pallone di cuoio? Come siamo caduti così in basso?

Leggi tutto »
Gigi Riva

Quando Gigi Riva tornerà…

9 aprile 1977. Gigi Riva lascia il calcio, quello giocato. Scarpini, maglietta, calzoncini, arbitri, fischietti e goal. Tanti goal. Sembra ieri. Era ieri. Il tempo, se sei Rombo di Tuono, è solo un opinione.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi