Coppa Rimet. Novanta anni dopo

Coppa Rimet 1934

La prima volta in Europa per la Coppa del Mondo tenacemente voluta da Jules Rimet. Una prima volta nostra, che la organizziamo e la vinciamo anche. Merito di tutti, merito di tanti, merito suo, di Vittorio Pozzo, l’alpino allenatore, l’unico che la vincerà per due volte. La grande storia del nostro calcio nazionale, inizia così.

Ribot l’invincibile

Ribot

Ribelle quando passeggia, saggio, esemplare quando galoppa con il muso proteso in avanti e la falcata lunga e leggera, adora le carezze ed il suono della voce. È un cavallo sereno, solo la noia di trotterellare lo indispone perché lui è nato per galoppare. Lui è Ribot, l’invincibile.

Varenne il Magnifico

Varenne

“Magnifique! Volo irresistibile, festa italiana. Storico trionfo di Varenne a Parigi”. Era il 28 gennaio 2001. Non si può correre dietro al ricordo, non si può raccontare Varenne, non ci sono le parole. Bello, eterno, invincibile? No, ancora troppo poco

Ivan Francescato. Sembra ieri

Ivan Francescato

Catch me if you can. Ora prenderti è davvero impossibile. Hai combattuto il destino, pensavamo bastasse una finta delle tue, il cambio di passo, di direzione, puntare e sgusciare. Hai poggiato l’ovale a terra, senza avvisare, venticinque anni fa e sembra ieri. Ivan Francescato. Indiano, zingaro, selvaggio. Unico. 

Italia – Ungheria. Dalla disfatta del ’24 al riscatto del ’38

Azzurri Budapest 1924

Quattordici anni. Una storia che inizia nel 1924 quando i danubiani sono maestri veri e noi ci stiamo inventando. Una storia che inizia male: il 6 aprile del ’24 a Budapest perdiamo 7 a 1. Non accadrà mai più. Una storia che finisce bene: a Parigi, il 19 giugno del ’38, quando battiamo l’Ungheria e ci portiamo a casa il secondo Mondiale. È l’Italia di Vittorio Pozzo, l’allenatore più vincente e più dimenticato della nostra Nazionale

Gipo Viani e Nereo Rocco. Italians do it better

Gipo Viani Nereo Rocco

Difesa, libero, catenaccio, gioco all’italiana. Definizioni che ci siamo tatuate addosso, una seconda pelle che abbiamo portato in giro sui campi di tutto il mondo, provocando fastidio e malcelata invidia, sberleffi e risultati, tirando fuori il nostro intrinseco carattere e talvolta anche sangue dalle rape.

Il calcio di Natale

Calcio di Natale

Il calcio è festa. Il calcio e le feste. La nostra serie A e il Santo Natale, incontri rari e per questo preziosi.

Giovanni Raicevich. Lotta e vittoria

Giovanni Raicevich

Lotta e vittoria, iperbole e tragedia, sfide e rincorse, partenze e ritorni. La storia che sembra impossibile non conoscere, o peggio aver dimenticato. La storia di Giovanni Raicevich, lottatore. Semplicemente, il più forte di tutti.

DDR. L’inno oltre il Muro

DDR

Boomers di tutto il mondo unitevi! Hey Jude, don’t make it bad cantano i quattro di Liverpool, ma è nella piscina olimpica Francisco Marquez di Città del Messico dove risuona la musica più iconica di questo momento di ebollizione sociale e culturale. Sarà la colonna sonora per un ventennio. 

Reinhold Messner. Uomini, record e montagne

reinhold messner

Quando uomini e montagne s’incontrano grandi cose accadono. Ottomila per quattordici non è una moltiplicazione e il risultato non è un calcolo matematico. Ottomila per quattordici è un’opera d’arte. L’opera d’arte di Reinhold Messner.

Albert Spalding. Il Gran Tour del Baseball

Spalding

Spalding, un nome che dice tutto. Anzi, quasi tutto. Non dice del Grand Tour del baseball voluto da Albert Spalding, prima giocatore, poi presidente e co-proprietario dei Chicago White Stockings (ora Cubs). Non dice dell’incredibile viaggio che tra il 1888 e il 1889 portò il Chicago e l’All American Team a giocare in tutto il mondo. Un’avventura sportiva che guardava già al futuro, ma soprattutto una grande impresa romantica

Abdon Pamich. 90 anni da campione

Abdon Pamich

Abdon Pamich, una leggenda in marcia. Da sempre. Da quando aveva 13 anni costretto a marciare per lasciare Fiume, lasciata di gambe, mai di cuore. Una vita sportiva ineguagliata, una vita da testimone che si porta dentro. Novanta anni lo scorso 3 ottobre. Auguri e tanta strada, Abdon. 



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