Antonio Spataro. Olimpiadi da medico dello sport
Le Olimpiadi raccontate dalle emozioni di un medico sportivo. La testimonianza esclusiva del professore Antonio Spataro, Chief Medical Officer Italian Olympic Team, nell’intervista rilasciata a Vincenzo Mascellaro per Sportmemory
Handbike, l’altro Giro d’Italia
Esistono veramente incontri che cambiano la vita? Se non avete la risposta,o se anche pensate di averla, leggete come è nato il Giro d’Italia handbike
L’Atmonauta e il Paradosso di Zenone
A 4.300 metri ci arrivi tra scherzi e battute. Possibile poi che quando salti fuori, mentre fai diventare il tuo corpo una deriva inclinata per scendere in tecnica Atmo, ti venga in mente proprio il Paradosso di Zenone?
Gegè Munari, ala sinistra e ambidestro della batteria
Il nostro viaggio non convenzionale tra jazz e sport continua con un artista assoluto, un maestro della batteria che tutti i più grandi del jazz hanno voluto accanto, Gegè Munari che ci racconta la sua musica e le sue passioni, tra jazz, calcio e Napoli di Maradona.
Il Napoli scudetto, liturgia di un amore
Il 10 maggio 1987 non è una data, è un monumento alla vita e alla gioia di una città che vive il suo primo scudetto come un evento corale irrefrenabile. Un evento che va oltre il tifo e che rimane impresso nella memoria di tutti per passare di bocca in bocca e di pagina in pagina ed essere raccontato al futuro. Proprio come in questa storia.
NBA. Quando i nomi sono un destino – 1
Il campionato NBA raccontato attraverso i nomi delle squadre, nomi che sono identità, sfide e destino, spesso suggeriti con una partecipazione corale dei tifosi chiamati poi a sceglierli. Ancora una volta l’NBA non può che stupire.
Franco Selvaggi, tanti i goal fatti, tanti di più quelli fatti fare
Ho fatto un centinaio di goal, ma ne ho fatti fare molti di più. Come centravanti mi piacevano Inzaghi e Paolo Rossi, nell’area di porta erano due rapinatori, forse Paolo aveva più tecnica.
Villa Borghese tra sport e vita
Villa Borghese dove si corre per amore e dove si ama di corsa, dove si portano i figli a crescere, dove il laghetto ti sorprende e ti ospita e dove tra cielo, tetti e cupole Roma si stende sotto la Terrazza del Pincio. A Villa Borghese, cuore verde di Roma, anche la corsa diventa un destino.
La resilienza. Vita e passione di uno sportivo Slovacco
Vincere non è sorpassare gli altri, è superare se stessi. Se lo dice Stefan Bendula, 61 anni, 12 interventi, un’anca di titanio e una vita trascorsa tra hockey, Iron Man e maratone, c’è da credergli
1960. Il mio straordinario anno olimpico
Il ciclismo di Marino Vigna è una storia di famiglia. Una passione che passa di padre in figlio come nelle migliori tradizioni. Una passione che lo porta a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 nell’inseguimento a squadre. Una passione che diventa una vita dedicata al ciclismo da atleta, da dirigente e da esempio.
Carlo Galimberti, il campione eroe
Carlo Galimberti, quattro olimpiadi con una medaglia d’oro e due d’argento, primatista italiano e mondiale di sollevamento pesi. Ma non è tutto. Carlo passa dalle trincee della Grande Guerra al Corpo dei Vigili del Fuoco con intraprendenza, altruismo e generosità. Qualità di un campione, certo, ma nel suo caso anche di un eroe.
Mani in alto (questa è una schiacciata)
Un salto nello Spazio. Sicuri che Paola Egonu non sia un’extraterrestre? Un salto nel Tempo. Sicuri che Botticelli non abbia pensato a lei per dipingere la nascita di Venere? Un salto nel Mito. Sicuri che non siano Zefiro e Cloris a farla alzare fino quasi a toccare il cielo?
Il nuoto, la mia seconda vita
La gara era interminabile, la corsia sembrava in salita e sentivo il fiato mancare.
Il mio Tredici da informatico
Il Totocalcio, ovvero il concorso a pronostico più popolare e più amato dagli italiani che, per decenni , si sono messi in fila davanti alle ricevitorie per tentare la fortuna giocando una schedina. Qualcuno, però, la fortuna ha provato ad aiutarla. Questa è la storia di chi ci è riuscito.
Il beachvolley, le Olimpiadi e mio nonno
Il Maracanà non è solo uno stadio. Il Maracanà è uno stato dell’animo, identità collettiva, emozioni fuse. Per questo in Brasile ogni luogo diventa in un attimo un Maracanà. Proprio come il rettangolo di spiaggia della nostra finale olimpica di Rio 2016.
Il ragazzo della vita accanto. I destini di due atleti che non si sono mai incontrati
Franco e Federico hanno vite comuni, passioni comuni, tanto comuni al punto che vivono vite parallele, pronte a un incontro che non avverrà mai, ma che potrebbe accadere in qualunque momento. Eppure, le vicende umane di cui sono protagonisti s’intrecciano nel finale a sorpresa di un destino manifesto capace di unire ciò che era diviso e avvicinare ciò che era lontano
Wimbledon, lecito sperare
Wimbledon è il tennis perché tutto il resto è arrivato dopo. Per questo non possiamo non guardare all’erba inglese come a una grande rappresentazione, un palcoscenico dove i protagonisti entrano in scena con ruoli e aspettative precise, quelle assegnate dal ranking internazionale, ma dove nulla, proprio nulla, sfugge alla regola dell’erba che non perdona leggerezze e distrazioni.
Vog. Lo sport immaginario
Se esiste uno sport immaginario, è certamente passato attraverso la vita promessa da Vog, l’indimenticabile vogatore moderno che negli anni settanta occhieggiava dalle pagine dei fumetti.
Wimbledon, divise bianche e vezzi aristocratici
In principio fu Wimbledon, il più antico tra i tornei di tennis, dove il tennis è da sempre cultura e identità, proprio come il suo colore d’obbligo, il bianco aristocratico, quello che non ammette toni diversi, ma neanche mezze misure. Inizia oggi il nostro racconto di Wimbledon. Non una cronaca, ma un viaggio nella sua storia, tra i suoi personaggi e nel suo futuro.
Helenio Herrera, la normalità del Mago
Hugo Pratt ed Helenio Herrera, un parallelo che al di là delle apparenze è forse meno ardito di quanto possa sembrare. Argentina, avventura e amore per Venezia ricorrono nella vita di tutti e due e all’esoterico Hugo Pratt il soprannome di Mago avrà sicuramente fatto sorridere
Eriksen, ecco cosa è successo veramente
Il 12 giugno 2021 allo stadio Parken di Copenaghen, sotto gli occhi di milioni di persone, è andata in scena la grande rappresentazione della vittoria della vita sulla morte.
La straordinaria corsa di Paola Pigni
Paola Pigni ha staccato tutti. Una straordinaria vita di sport e una corsa mai interrotta oltre stereotipi e pregiudizi
Febbre da cavallo, la vera storia
Il 17 maggio 1976 non è una data qualunque del cinema italiano. Non lo ricordate, o forse non lo avete mai saputo, ma è quel giorno che Febbre da Cavallo irrompe nelle sale. Un successo? Neanche per idea. proprio come un cavallo sfavorito che vince a sorpresa, il successo che lo avrebbe fatto diventare un cult movie sarebbe arrivato in seconda battuta, con centinaia di passaggi televisivi e con le battute e i personaggi passati di bocca in bocca. E sapete una cosa? Era quasi tutto vero.
Sleddog, nel grande bianco
Il grande bianco, dove il freddo brucia come il sole. Una slitta, un uomo e i suoi cani; la grande avventura dello sleddog.
Totocalcio, ritorna l’Italia del tredici
Il Totocalcio, rito collettivo del novecento nato dall’intuizione geniale di Massimo Della Pergola. Una grande storia, capace di alimentare i sogni degli italiani, torna per guardare al futuro.
La corsa è vita il resto è attesa
I modellini di automobili, le prime riviste, le prime corse viste assiepato a bordo strada, la prima moto, un Guazzoni 50 e poi una Gilera regolarità e poi altre ancora e poi le macchine, tante e che non mi hanno mai più lasciato, ma ad accrescere la mia passione fu il padre di una ragazza che poi diventò mia moglie: Gino Valenzano, campione degli anni ’50, pilota ufficiale prima Lancia e poi Maserati.
L’atletica allena il coraggio
Quando non puoi fare qualcosa, puoi immaginare di poterla fare.
Nel dicembre del 1991 la vita di Cinzia Leone cambia; quello che lei aveva immaginato prima, adesso non va più bene.
Sembra tutto perso, ma non è così. Cinzia trova il coraggio di immaginarsi ancora, allena cervello e fisico e li costringe a inseguire la sua immaginazione fino a quando i due non si ricongiungono.
Si chiama riabilitazione, ma è molto meglio chiamarla atletica del coraggio.
Fili di Rugiada
In quel periodo i suoi giorni si trascinano come in un limbo dove non riconosce i colori dei sentimenti ne è capace di apprezzare o di aiutare ad aiutarlo chi gli sta vicino. Un giorno, nel corridoio dell’ospedale dove si trovava per una visita, viene casualmente colpito da un palloncino lanciato da una bimba. Con […]
L’oro due
Giganti. Potremmo forse chiamare diversamente Pietro Mennea e Usain Bolt? Giganti e veloci. Velocissimi, non più del vento, ma della stessa essenza del vento.
L’Assieme: la forza del canottaggio
L’attività sportiva è passione e amplifica la capacità della persona umana di occuparsi di sé stessi e degli altri.
Giorgio Chinaglia, il grido di battaglia
Una vita da irregolare, un pensiero da irregolare, un calcio da irregolare, Giorgio Chinaglia non è solo una storia di calcio. È una storia di amore e di passione, perché Giorgio Chinaglia la sua Lazio l’amava in maniera viscerale e così i suoi tifosi che non hanno mai smesso di ricambiarlo.
Neanche dopo, quando la vita se l’è preso troppo presto.
La Pace viaggia in autobus
La diplomazia del ping pong. In uno dei periodi di maggior tensione per i rapporti sino-americani – la guerra in Vietnam è in pieno svolgimento e tutto il quadro asiatico è in forte tensione – . l’incontro casuale di due atleti riapre il dialogo tra Cina e Stati Uniti.
Una vita in corsa
È solo un bambino quando Luciano Duchi sente parlare per la prima volta della Roma-Ostia e anche se non sono storie che parlano di tempi e di gambe, ma storie di ferrovieri che abitano nel suo palazzo, qualcosa rimane nella sua memoria. La vita poi fa il suo corso; la scuola, il militare, il lavoro in banca e l’atletica, la sua grande passione.
Una passione che lo riporta indietro nel tempo, ai racconti dispersi dei ferrovieri origliati da bambino e che, nel 1974, gli fa immaginare il futuro quando organizza la prima mezza maratona Roma-Ostia, da allora un classico che ogni anno richiama migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo.
La vita in corsa e per la corsa di Luciano Duchi inizia proprio così.
Roland Garros, racconti di grande tennis – 1
È terra rossa, la respiri, si mischia con il sudore, ti rimane attaccata alla pelle sotto centinaia di occhi che ti fissano dalle tribune e altri milioni che ti guardano in televisione. Ti emoziona? Sorridi, sei fortunato, stai giocando al Roland Garros.
Ago
Ago è una parola che punge, ma soprattutto è un nome che fa ancora male.
Tarcisio
Tarcisio Burgnich ha cambiato campo e adesso inizia la sua partita più bella.