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Chicago. La Maratona perfetta

Maratona di Chicago

L’allenamento, la fatica, l’attesa, la partenza, la gente che ti incita, il mitico Bobby’s Corner, il panorama che scorre, la testa che corre di suo, il muro dei 30 km e la voglia di sfondarlo, il traguardo e l’emozione che se non ci hanno già pensato i 42.195 metri è lei che alla fine di taglia le gambe dopo averti stretto il nodo in gola. Questa è stata la mia Maratona di Chicago, la mia più bella, anche se forse la maratona più bella è sempre la prossima.

Il running come stile di vita: la storia di una PR tra sfilate e maratone

running Greta Vittori

Bilanciare la frenesia del lavoro con la passione per la corsa. Nel mondo frenetico delle PR, dove gli eventi si susseguono senza sosta e le presentazioni dominano l’agenda, c’è chi riesce a trovare un equilibrio perfetto tra la carriera e una passione che sembra lontana anni luce da passerelle e uscite redazionali: il running.

Piacere, Giornarunner®. Una vita passata di corsa

Giornarunner®.

Sintesi inaspettate, passioni che si sommano a passioni e che fanno la differenza nella vita. È così che Claudia Solaro racconta il territorio che la circonda, quello quasi commovente di bellezza delle Langhe, seguendo la sua vocazione alla corsa e alla scrittura. È così che è diventata la Giornarunner®.

Di maratona in maratona (III)

Spataro maratona Boston

Le maratone nella vita sportiva, poliedrica e inaspettata, di Armando Spataro, già magistrato della Repubblica che ha condiviso vita e lavoro con calcio, pallanuoto e corsa.

New York. La maratona di Giovanni Bartocci.

MARATONA DI NEW YORK

Giovanni Bartocci, ristoratore romano trapiantato nella Grande Mela, ci racconta della sua prima Maratona di New York e dell’anima e del cuore che ci ha messo per finirla. Per l’occasione ha anche indossato il suo abito migliore: maglietta della Lazio e pantaloncini autografati di Milinkovic-Savic. Un’altra grande storia nella storia.

La maratona, metafora di vita

maratona venezia

Nella maratona i secondi sono minuti e i minuti si tramutano in ore e si finisce per ritrovarsi nuovamente soli, in mezzo agli altri, a correre con sé stessi consapevoli che nessuno ti potrà aiutare.

La corsa come salvavita

Greta Vittori La corsa come salvavita

Puoi correre per sentirti viva, per appropriarti di tutte le emozioni che il corpo può dare. Anche io ho iniziato così. Poi l’ospite inatteso, un tumore al seno, ha provato a cambiarmi la vita. È stato così che ho capito che la corsa è un salvavita

Kathrine Switzer. La forza di cambiare il mondo

Kathrine Switzer

Kathrine Switzer voleva correre la sua maratona. Voleva farlo da donna, quando alle donne non era consentito farlo ufficialmente. Il 19 aprile 1967, a Boston, Kathrine Switzer avrà la forza di cambiare il mondo.

Siviglia, la maratona e zio Luca

Siviglia

La maratona di Siviglia, una sfida da correre in tandem per aiutare un amico a finirla. Anzi uno zio. Zio Luca. Ma zio di chi poi? Ci voleva la maratona per capirlo.

Villa Borghese tra sport e vita

Villa Borghese dove si corre per amore e dove si ama di corsa, dove si portano i figli a crescere, dove il laghetto ti sorprende e ti ospita e dove tra cielo, tetti e cupole Roma si stende sotto la Terrazza del Pincio. A Villa Borghese, cuore verde di Roma, anche la corsa diventa un destino.

James “Jim” Fixx. La rivoluzione silenziosa del podista scrittore

Il 20 luglio 1984 sulla Vermont Route 15 ad Hardwick, James “Jim” Fixx finisce di correre per sempre, beffato dall’occlusione per arteriosclerosi di tre arterie che gli provoca un infarto fulminante. La sua rivoluzione silenziosa, quella che accompagna ogni runner quando macina chilometri ad ogni ora e con ogni tempo, invece non si è mai fermata.