Masini, il “dutur” e il miracolo dell’acqua. Atto unico.
Angelo Cattaneo, massaggiatore storico dell’Olimpia, era Simmenthal, aveva un borsone dei miracoli. Dentro c’era il rimedio per tutto. Ne sa qualcosa Massimo Masini detto “Maso”, al tempo uno dei migliori lunghi in circolazione. Forte il Masini, ma anche lui con qualche fragilità che ogni tanto veniva a galla. Come quel giorno, quando ci pensò il “dutur” a fargliele passare. Facile come bere un bicchier d’acqua.
Gevi Basket. A Napoli si ricomincia sempre da 3
Nelle Final Eight di Torino 2024, La GeVi Napoli Basket si impone in finale contro la favorita Olimpia Milano e porta in riva al golfo la terza Coppa Italia della storia.
Kellogg’s Better Days. Sport, socialità e benessere
A Reggio Emilia la seconda tappa dei Kellogg’s Better Days con l’inagurazione, il prossino 25 settembre, del ripristinato campo da basket Noce Nero di via Torricelli. All’evento anche il capitano della Virtus Bologna Marco Belinelli
Basket. Da una palestra alle Nazioni Unite
132 anni di storia per diventare uno sport globale e un futuro ancora giovane. Le Nazioni Unite istituiscono la Giornata Internazionale del Basket, da celebrare il 21 dicembre di ogni anno in memoria della prima partita dello sport inventato da James Naismith.
Alessandro Gamba. Un americano a Milano
Con i suoi dieci scudetti Alessandro Gamba è stato un ottimo giocatore, un grande allenatore, ma soprattutto un uomo che sapeva guardare avanti. La vita straordinaria dell’uomo che, ispirato dal modello americano, in Italia ha saputo far diventare basket la pallacanestro.
Wataru “Wat” Misaka
Wat è un Nisei. Così chiamavano i nippo-americani negli anni della guerra. Dicriminazione, ferite profonde, Pearl Harbour e tanto altro. Wat fa quello che non ti aspetti. Alto poco più di un metro e settanta, gioca nel basket universitario e trascina le sue squadre alla vittoria. A Hiroshima come interprete dell’US Army tre mesi dopo la bomba, non dimenticherà mai l’orrore. Nel 1947 sarà il primo giocatore di colore della Basketball Association of America, madre della moderna NBA, e aprirà la strada per tutti quelli venuti dopo di lui.
Don Calhoun. Quel tiro da un milione di dollari
14 aprile 1993. Don Calhoun è un semplice spettatore che, durante una partita dei Chicago Bulls, ha l’opportunità di una vita. È sul parquet, ha il pallone in mano, i Bulls e Michael Jordan sono alle sue spalle, dagli spalti 36.000 occhi lo guardano fissi. Il canestro è lì davanti. 80 piedi, un solo tiro e un milione di dollari. Questa è la serata di Don Calhoun
Olimpia Milano e Royal Philips. Con Lumify la diagnostica fa canestro
Olimpia Milano sceglie l’ecografo portatile Philips Lumify per valutare direttamente sul parquet le condizioni dei propri atleti. La diagnostica ecografica sul parquet consente una valutazione immediata del trauma e restituisce in tempo reale informazioni preziose per formulare diagnosi e interventi tempestivi a tutela della salute dell’atleta.
Davide Bonora. Prima delle partite non dormivo mai
Dubbi, errori e notti insonni. Sogni, dedizione e successi. I segreti di una carriera da playmaker campione d’Europa. Davide Bonora racconta il suo eterno amore per il basket
Il tuffo di Raffaele
“Un tuffo?” “Sì”. “E dove?” “Sotto una transenna”. “Una transenna?” “Esatto”. “Ma perché sotto una transenna?” “Per vincere una partita”. “Una partita?” “Sì, di basket”. “Non ci credo”. “Si vede che non conosci Raffaele”
Juventus Caserta. Lo scudetto degli scugnizzi
1991. Dopo una cavalcata vincente in finale play-off contro Milano, la Juventus Caserta si aggiudica il primo e unico scudetto di una squadra meridionale nel basket. È un sogno, un’avventura tutta di un fiato che fa ancora battere il cuore. È lo scudetto degli scugnizzi e questa è una straordinaria storia di sport.
Il basket di Valentina
Ci sono storie che iniziano per caso, proprio come questa che per Valentina è iniziata stando seduta. Seduta su un pallone da basket a guardare i grandi giocare. Qualcuno guarda lei, però, e la guarda con occhi che sanno insegnare a giocare, certo, ma anche a crescere. A sette anni il pallone da basket può essere grande come il mondo. Dentro c’è tutto. Anche per Valentina e il suo allenatore.
Cesare Rubini, il Principe.
Cesare Rubini, il Principe, campione come pochi, più che un allenatore un condottiero. Trieste, Napoli, Camogli, Milano, ovunque abbia giocato ha lasciato il segno. Oro olimpico per la pallanuoto a Londra ’48, colleziona scudetti da giocatore e da allenatore di pallacanestro. Unico e raro, meriterebbe un ricordo in più che lo sport italiano non gli ha ancora concesso.
Giannis Antetokoumpo. Il mostro greco
A Sepolia, il quartiere popolare di Atene dove nasce da genitori nigeriani clandestini, Giannis Antetokoumpo gioca a basket dividendo un unico paio di scarpe con il fratello. Sono scarpe che gli faranno fare una lunga strada, ma Giannis quelle scarpe con la suola consumata non le ha mai dimenticate.
NBA. Quando i nomi sono un destino – 2
La seconda parte del nostro viaggio non convenzionale dentro il campionato NBA raccontato attraverso i nomi delle squadre, nomi che sono identità e sfide, spesso scelti con una partecipazione corale dei tifosi chiamati a suggerirli e poi a sceglierli. Anche questo un aspetto di un NBA che non finisce mai di stupire.
NBA. Quando i nomi sono un destino – 1
Il campionato NBA raccontato attraverso i nomi delle squadre, nomi che sono identità, sfide e destino, spesso suggeriti con una partecipazione corale dei tifosi chiamati poi a sceglierli. Ancora una volta l’NBA non può che stupire.
L’Italia di Marvin Hagler e Kobe Bryant
Gli Stati Uniti, grazie alla loro cultura sportiva insita nei giovanissimi sin dai tempi della scuola primaria, regalano al mondo storie incredibili di campioni in ogni sport. Ce ne sono alcuni che lasciano un vuoto enorme, anche tra i non appassionati, quando purtroppo lasciano questa terra. Marvin “Marvelous” Hagler e Kobe “Black Mamba” Bryant sono […]