Lodovico Scarfiotti. Gentleman Driver

“Corro perché mi piace”. Così diceva Lodovico Scarfiotti a chi, per amore, tentava di allontanarlo dalle corse. Gentleman driver, eclettico, campione in pista, su strada e nelle cronoscalate, ultimo italiano a vincere nel 1966 il Gran Premio di Monza, quella di Scarfiotti è una storia dispersa troppo presto. Noi lo abbiamo ricordato così.
Enzo Ferrari. La filosofia del dolore

Enzo Ferrari non è una sola storia, ma tante. Questa storia entra in punta di piedi nel suo mondo più intimo e personale, quello di uomo al quale il destino ha riservato grandezza, facendogliela però scontare fino in fondo. Questa è la storia di uomo e del suo rapporto con il dolore.
Formulino. L’ultimo re di Imola

Arturo il gatto. Arturo salito al trono dell’autodromo di Imola come Formulino. Un regno durato sedici anni con Formulino che non mai negato affetto a nessuno, strappando sorrisi, stemperando tensione, lasciando tracce. Formulino ha attraversato il ponte per iniziare una nuova vita, una delle sue tante vite gatte. Come tutti i gatti che vanno oltre, non lascia un’assenza, ma una presenza indelebile.
Alfonso de Portago. Ultimo bacio, ultima corsa

Aristocratico di nascita, coraggioso per vocazione, bello e dannato per destino. La vita di Alfonso de Portago è un paradigma di avventura, rischio, sport, amore e passione. Fino all’ultimo, fino al 12 maggio del ’57, il giorno dell’ultimo bacio con Linda Christian, il giorno della tragedia di Guidizzolo e dell’ultima Mille Miglia.
Modena e Siracusa. Malinconia in circuito

Modena e Siracusa, città distanti ma parallele, unite da un destino che romba di motori, di uomini e di coraggio. È il 1967 e mentre il Mondo inizia a pensare di poter cambiare, sul circuito di Siracusa il Mondo cambia veramente. Arriva l’ultimo giro, l’unico che non sarebbe mai dovuto arrivare. Dieci anni dopo il Mondo cambia anche a Modena, l’ultimo giro arriva anche lì. E noi romantici ci pensiamo ancora.
Monza 100. Uomini, sogni e motori

Cento anni di storia di motori e di coraggio, di ingegno e di innovazione. L’autodromo di Monza è un tempio della velocità, ma soprattutto è un patrimonio culturale al quale rendiamo omaggio per il suo passato e per il futuro che gli spetta.
Lorenzo Bandini. Il bravo ragazzo

7 maggio 1967. Montecarlo. Lorenzo Bandini è in seconda fila dietro Jack Brabham. La pole position gli è sfuggita di un soffio, ma non importa; è lì e vuole fare la sua corsa. O meglio vuole fare sua la corsa. Tra una partenza più difficile del previsto, la rincorsa alla posizione di testa e l’arrivo sognato, il destino di Lorenzo prende il volo in una chicane e diventa fuoco e fiamme.
Peter Collins. Il bacio di Napoli

Peter Collins, bello e giovane proprio come gli eroi che sfidano la sorte e che la sorte, gelosa del Mondo, prende con sé. Un pilota, un cavaliere del Cavallino Rampante, un gentiluomo. Questa è la sua storia. Una storia di velocità e di amore. Proprio come quel bacio al Gran Premio di Napoli del 1957
Indianapolis 1909

19 agosto 1909. 133 ettari di terreno agricolo diventano un tempio dei motori. Si corre la prima corsa sull’Indianapolis Motor Speedway. La leggenda nasce così.
Gilles Villeneuve. Ultimo giro.

Gilles Villeneuve, giovane, coraggioso, spesso fortunato tranne l’ultima volta, l’8 maggio ’82, quando entra nella leggenda dell’automobilismo.
Ayrton. Dritto al cuore

Ayrton Senna. Dritto al cuore, come una curva che non finisce mai, come una parola detta con Dio, come un viaggio che cambia direzione.
Michele Alboreto. L’ultimo italiano.

Michele Alboreto, ultimo italiano a salire sul gradino più alto del podio per la Ferrari. Un campione gentiluomo e la sua vita normale.