Search
Close this search box.

Ayrton Senna. Occhi feroci, occhi bambini.

Giulia Toninelli racconta la storia di Ayrton Senna, dagli inizi fino alla tragica fine. Non importa se si è appassionati o meno: la storia di Magic Senna colpisce tutti per il suo esempio di coraggio e desiderio di vivere, fino alla fine, fino all’ultimo minuto, sempre secondo le proprie regole.
Ayrton Senna

Giulia Toninelli quando racconta di Magic Senna non sta semplicemente delineando un pilota, campione di Formula 1 amato in tutto il mondo, piuttosto sta chiacchierando con Ayrton l’uomo.
Le parole con cui lo descrive hanno quasi un tratto documentaristico, dando prima di tutto i tratti a un ragazzo che “stava sempre con la testa infilata sotto a un kart, per studiarne i dettagli, a capirne i segreti”. Una vita votata al motorsport, per un giovane privilegiato al centro di un Brasile che non sembrava voler regalare niente a nessuno. Sarà proprio questa lunga ombra di felicità che ne andrà a segnare il comportamento, dandogli la spinta che lo porterà sempre ad aiutare chi, a differenza sua, ha conosciuto “il gusto aspro dell’impossibilità”.
La passione per la Formula 1 arriva prepotentemente nella vita di Ayrton che, ben presto, si volterà verso l’Europa e a quel desiderio d’iniziare a competere con i grandi, forse mosso dalla consapevolezza inconscia di avere davvero la stoffa per essere come loro. Intanto, però, ci sono i go-sui quali inizia a correre ad appena dieci anni e che lo fanno crescere masticando senso della sfida, ebbrezza della velocità e fiducia nelle sue possibilità.

Ayrton Senna

Una questione di famiglia

Eppure già dalle prime pagine del libro ci si rende conto che Ayrton Senna non è l’unico protagonista della storia; le figure dei genitori, con il loro affetto scambiato per eccessiva preoccupazione, diventano fondamentali per la storia, così come lo diventa il suo primo vero maestro, Lucio Pascual Gascon.
Il modo di gareggiare di Ayrton ci racconta tutto di lui: disinteressato agli affari politici, concentrato piuttosto su una guida pulita da portare al massimo delle sue prestazioni. Spesso, infatti, sono più le sue azioni che le sue parole a parlare; l’autrice non teme di approfondire le asperità di quel mondo di benzina e olio motore con le quali Ayrton deve misurare sé stesso. È proprio attraverso momenti come il mondiale di kart del 1978 a Le Mans che l’uomo-pilota Senna compare sulla scena: è nelle lacrime versate dopo una gara non all’altezza delle sue aspettative che si può condensare tutta la sua esperienza. Sono situazioni come questa che fanno maturare in Giulia Toninelli la consapevolezza che Ayrtondoveva sbagliare sotto la pioggia prima di imparare a governarla. A comprendere il peso di una sconfitta prima di fare di tutto pur di non provare più quella sensazione”.

La fine di tutto

È sempre sotto il segno di una strana forma d’inquietudine che l’intero libro si dipana fino alla fine, a quella domenica in cui Ayrton Senna passa dall’essere pilota al diventare una leggenda.
È così che arriviamo anche al pregio dell’opera. La storia di Ayrton Senna è conosciuta, ma l’autrice riesce a delineare una scena che neanche la più dettagliata radiocronaca riuscirebbe a fare. Ecco come la gara diventa quasi una sfida degna di un novello Prometeo, eroe che non ha timore nel cercare di domare quelle rumorose fiamme che da sempre sono state la sua sfortuna. Il silenzio che segue un evento simile riesce ad emergere nello spazio bianco fra le parole, fremendo quasi come se fossero astanti in attesa, nel momento precedente allo schianto e successivo al botto.

Grandioso e intoccabile, per sempre Ayrton Senna

Così l’autrice consegna alla fine di tutto il protagonista del libro. Tuttavia non si può fermare un sogno simile; ecco che l’ultimo capitolo ci proietta a trent’anni dopo, al gran premio di Formula 1di Interlagos del 2023, dove l’autrice raccoglie testimonianze ed impressioni sul profondo legame che ancora lega la memoria di Senna e i brasiliani.
Nuovamente il cielo minaccia pioggia, ma anche se non vi è nessun giovane fremente alla griglia di partenza pronto a prendersi tutto, l’assenza porta con sé un dolore dolce amaro. Perché in fondo, mutuando la citazione di De Gregori dal calcio alla Formula 1, “il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette”. Per fortuna. Per fortuna nostra e di chi, raccontando o vivendo la storia di Ayrton Senna, ha intravisto per un attimo una promessa di eternità.

Giulia Colasante si affaccia al mondo nell'ultimo anno del secolo scorso, in tempo per sentirne raccontare in diretta, abbastanza per rimanerne incuriosita. Laureata in Filosofia all'Università di Roma Tre, per tentare di capire il futuro che l'attende studia Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione. Che attende lei, ma anche un po' tutti gli altri.

ARTICOLI CORRELATI

Croisière Jaune

Gli avventurieri della Croisière Jaune Citroën

Sono passati sei anni dall’avventura della Croisière Noire e l’eco dell’impresa ancora non si è spento. André Citroën però non è uomo che si accontenta del successo di una volta sola. Lui l’impresa la vuole ripetere, ma questa volta guarda verso Oriente. Il progetto della Croisière Jaune nasce così e questa è la storia dei suoi uomini coraggiosi.

Leggi tutto »
Mille Miglia

Mille Miglia. La corsa delle corse

26 marzo 1927, a Brescia, è un sabato festante. Da giorni la città è in fermento, ma oggi ci ciamo. Oggi, novantasei anni fa, prende il via per la prima volta la corsa di tutte le corse: la Mille Miglia. Da oggi in poi per le corse su strada sarà tutta un’altra storia, per la Mille Miglia sarà una leggenda.

Leggi tutto »
Steve McQueen

Steve McQueen. Una vita e 22 secondi

Una sera d’agosto, Steve McQueen ed io. Un tempo sospeso per raccontare i 22 secondi della 12 Ore di Sebring 1970, quando Steve con Peter Revson su Porsche 908 arrivano secondi dietro alla Ferrari 512S di Mario Andretti. 22 secondi che sono la storia della sua vita. Un’intervista impossibile, ma nulla è più reale di un amico immaginario.

Leggi tutto »
Hèlene de Rothschild van Zuylen

Hélène van Zuylen. La poetessa pilota

Nata in una delle famiglie più influenti al mondo, Hélène de Rothschild non può tenere a freno il suo spirito ribelle. Dopo aver sposato il barone van Zuylen, nel 1898 è lei la prima donna a gareggiare in una competizione internazionale. Il suo vero trofeo però è stato abbandonare tutte le certezze per una vita d’amore.

Leggi tutto »
Nino Farina

Nino Farina. Una vita da Formula Uno.

Nino Farina guida a braccia tese, fuma sigari cubani, ha coraggio da vendere, ama la velocità e le belle donne. Nino Farina è stato un campione, il primo campione della Formula Uno e quella curva che se l’è portato via l’ha solo reso libero di correre per sempre.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi