Search
Close this search box.

Il ragazzo della vita accanto. I destini di due atleti che non si sono mai incontrati

Franco e Federico hanno vite comuni, passioni comuni, tanto comuni al punto che vivono vite parallele, pronte a un incontro che non avverrà mai, ma che potrebbe accadere in qualunque momento. Eppure, le vicende umane di cui sono protagonisti s'intrecciano nel finale a sorpresa di un destino manifesto capace di unire ciò che era diviso e avvicinare ciò che era lontano
(Photo credit:Danilo Giovannangeli)

Il mondo è un campo da corsa immenso, con infiniti blocchi di partenza e corsie parallele che, solo se siamo fortunati, ci permettono di condividere una parte di percorso con qualcuno, magari con il ragazzo della vita accanto.

Franco e Federico, protagonisti del romanzo di Anna Chiara Giordani  Il ragazzo della vita accanto, hanno vissuto le loro personali gare distanti l’uno dall’altro.
Franco viene presentato al lettore per la prima volta mentre si trova solo all’inizio di quella che dovrebbe essere una luminosa carriera calcistica per la Roma degli anni ’60.
Federico, invece, si rivolge al lettore tra un respiro profondo e l’altro prima di iniziare quella che dovrebbe essere la gara di nuoto più importante della sua carriera.
Entrambi questi, apparentemente, luminosi futuri sportivi però avranno vita corta.

Così, i due protagonisti de Il ragazzo della vita accanto si ritrovano a dover ricominciare da zero, a reinventarsi una vita che sembrava già scritta per loro e rimodellare quei sogni che li avevano accompagnati per tanto tempo. Subito ci si rende conto che lo sport assume un valore profondamente diverso per entrambi: Franco è animato da una fame di vita e di riscatto che quasi non gli permettono di aspettare in attesa del suo futuro; Federico invece vive una profonda scissione fra i desideri apprensivi di un padre poco affettuoso e la pura e assoluta rabbia caratteristica dei diciotto anni.

L’autrice descrive le vite di due uomini comuni, persone che si potrebbero incontrare allo stadio, scambiarsi un paio di battute sulla partita e proseguire tranquilli con le loro esistenze; ma è proprio in questa leggerezza e quotidianità che risiede il fascino delicato di questo testo.
I capitoli si accavallano veloci, colmi di aneddoti e ricordi che si potrebbero sentire durante una chiacchierata durante una calda serata estiva: feste di carnevale imbarazzanti, storie di cuori giovanili spezzati o di primi viaggi da soli in macchina. Tutto prosegue con il normale proseguire degli anni e così come con i momenti felici, anche quelli tristi arrivano, si osservano, si vivono e si lasciano andare.
Perché in realtà il grande elemento che lega queste due figure finisce sempre per essere uno dei più grandi maestri di vita che sia mai esistito: lo sport.

Franco è un calciatore che non può giocare e Federico è un nuotatore che deve cercare la sua strada fuori dall’acqua. Nello sport trovano delusioni ma è proprio lì che trovano il propellente giusto per andare avanti e trovare la forza per potersi muovere con destrezza nel dedalo di vie della vita. Le loro vite sono delimitate da una fisicità e una ricerca di contatto che non gli permette di trovare un senso nelle mondanità qualsiasi, loro sono (o almeno sono stati) atleti e come tali sono stati plasmati per possedere una mentalità di un certo tipo.
Nessuno dei due si lascia andare a lunghe recriminazioni per il futuro che potevano avere ma, proprio come atleti con l’A maiuscola farebbero, si gettano di nuovo nella mischia e vanno avanti per il loro percorso.

Questi due uomini comuni sembrano incarnare alla perfezione ciò che ogni singola persona che almeno una volta ha gareggiato, si è sbucciata le gambe o ha pianto per la rabbia di uno scontro perso ha tentato di essere: sostenitori di una mentalità corretta e portatori di valori nobili.
Né Franco né Federico ottengono, durante il corso dell’opera, riconoscimenti o premi per le loro prestazioni atletiche ma subito si comprende che non sono i titoli a renderli “grandi”; entrambi portano il campo dentro di sé e come tali sembrano sempre muoversi secondo le regole ben precise del gioco più affascinante e complesso di tutti: la vita.

Franco e Federico, in maniera ufficiale, non si sono mai incontrati ma il loro essere accumunati da uno schema di valori più alto li rende compagni di squadra, sostenitore l’uno dell’altro, mai avversari.

Il ragazzo della vita accanto è una lettera d’amore alla profonda umanità che lega ognuno di noi, lo scambio di sguardi che passa tra due sconosciuti e il decidere di offrire un sorriso invece che un’offesa.
L’uomo si riconosce solo nello specchiarsi in un suo simile e lo riconosce come tale senza pensarci troppo, realizza di avere bisogno di contatti e di speranza per affrontare ciò che il domani riserverà.
Perché è questo che lo sport ci insegna: non importa quante volte cadremo, ci sarà sempre la possibilità di trovare nuova speranza da qualche parte, per quanto buio sia.

Franco e Federico, con i loro dubbi e sogni, sono uguali a tutti noi, pronti a reinventarsi e carichi di quella stupenda speranza che ci spinge ad andare avanti ogni giorno sicuri che, dietro ogni fallo e squalifica, la vittoria è sempre più vicina.

 

(Il ragazzo della vita accanto, Anna Chiara Giordani, 241 pagine, euro 15,00, disponibile su Amazon.it)

Giulia Colasante si affaccia al mondo nell'ultimo anno del secolo scorso, in tempo per sentirne raccontare in diretta, abbastanza per rimanerne incuriosita. Laureata in Filosofia all'Università di Roma Tre, per tentare di capire il futuro che l'attende studia Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione. Che attende lei, ma anche un po' tutti gli altri.

ARTICOLI CORRELATI

pallone finale Brasile - Uruguay 1950

Superball. La storia del pallone che ha cambiato il calcio

Non propriamente sferico, dodici strisce di cuoio cucite intorno a una camera d’aria, il pallone degli anni eroici aveva una specie di bubbone esterno per il gonfiaggio e quando pioveva diventava una pietra. Colpirlo di testa provocava quasi sempre ferite piuttosto dolorose. Ci penseranno tre italiani d’Argentina a cambiare le cose. Sono loro che nel 1931 brevettano il Superball, pallone completamente sferico, facilmente gonfiabile e che fa nascere il calcio moderno.

Leggi tutto »
Daniele Cerra

Daniele Cerra. Il sogno di Parigi 2024

Daniele Cerra deve ripensare la sua vita a 20 anni, quando perde la vista. È così che inizia a guardare lontano. Affiancato dal Sant’Alessio diventa esperto di tiflodidattica informatica e, da alcuni mesi, è entrato in acqua al Centro Sportivo Paralimpico delle Tre Fontane con un obiettivo ambizioso: Parigi 2024.

Leggi tutto »
Facchetti Mondiali 74

Giovanni Arpino. La sconfitta diventa letteratura

Brucia l’eliminazione dal Mondiale tedesco del 1974. A chi ne ricorda brucia ancora oggi. Gli Azzurri sono criticati, contestati negli stadi e nel ritiro, sulla stampa, in tv e nelle strade.Una ferita nazionale, una di quelle che il calcio riesce incredibilmente a dare come nessun altro sport. Giovanni Arpino è dentro i fatti sportivi, segue il Mondiale da inviato, è un seguace del calcio alla Bearzot, allora allenatore in seconda. Giovanni Arpino è però soprattutto uomo di cultura e con Azzurro tenebra la sua penna fa diventare la sconfitta riflesso letterario che rispecchia il calcio, i suoi personaggi e lo spirito del tempo.

Leggi tutto »

Straulino. Quel giorno a Taranto

14 maggio 1965. Agostino Straulino, italiano di Dalmazia, marinaio, velista campione olimpico e mondiale, al comando di Nave Vespucci esce a vela dal Mar Piccolo di Taranto e compie un’impresa che rimarrà nella storia della marineria italiana.

Leggi tutto »
Giovanni Leone Reggio

Giovanni Leone Reggio. L’oro di Kiel

Giovanni Leone Reggio è entrato a vele spiegate nella storia dello yachting italiano grazie alla superba vittoria ottenuta alle Olimpiadi del 1936 che regala alla vela italiana il primo oro olimpico. Lo ricordiamo con un’intervista che Emilio Isnaldi, appassionato scrittore di vela, ha pubblicato nel 1941 su “Motonautica, Vela e Motore”, recuperata grazie all’archivio del centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi