Search
Close this search box.

Rally Maya 2023. Appunti dalla seconda tappa

In gara al Rally Maya 2023 su Ferrari 308 GTS insieme alla copilota Marina Grassi, Prisca Taruffi racconta a Sportmemory le sue impressioni di tappa.
Rally Maya Prisca Taruffi

La seconda tappa del Rally Maya, 186 chilometri da Campeche a Pomuch-Merida è preceduta da una grande soddisfazione: il Peralta Racing Team con il quale quest’anno ho preso parte alla nona edizione del Rally ha vinto per la terza volta consecutiva il primo premio del Concorso di Eleganza assegnato in apertura del secondo giorno di gara. Una Maserati Ghibli del 1970 la “creatura” alla quale è andato il premio. Bellissima, inutile dirlo.

 

Concorso Eleganza Rally Maya 2023

Un premio ambito, ma soprattutto un buon auspicio per noi

Con il trofeo sotto braccio il nostro Team Manager Carlos Peralta ci incoraggia quindi ad affrontare nel miglior modo possibile il tracciato della seconda tappa anche questa, come la prima, distinta da un caldo torrido. Grande dispendio di energie, quindi, ulteriore rispetto a quello che richiede già la gara di suo. Concentrazione, attenzione, riflessi, tensione; tutto in gara ti fa consumare energie.

Rally Maya seconda tappa

Il percorso

I micidiali topes, ovvero riduttori di velocità, fin troppo presenti da queste parti, mi hanno costretta a guidare con la massima attenzione; anche una minima svista può infatti essere fatale. Molto impegnativa la guida in presenza dei numerosi camion che spesso mi impedivano di individuare in sicurezza i riferimenti del GPS segnalati dalla mia copilota.

 

Sebbene i chilometri di questa tappa siano stati inferiori rispetto alla prima, le ore trascorse dentro l’abitacolo della nostra Ferrari 308 GTS mi sono sembrate infinite. Come se non fosse sufficiente l’infuocata temperatura esterna, abbiamo avuto il (dis)piacere di vedere andare in tilt l’impianto dell’aria condizionata andato in tilt.
Nonostante l’asfalto rovente, i nostri pneumatici Pirelli si stanno comportando a dovere. Molto pittoresco poi il rifornimento in emergenza dei nostri meccanici nel paesino di Pomuch. In un Rally come questo, inventiva e spirito di adattamento diventano elementi vincenti dell’organizzazione.

 

Rally Maya rifornimento

Non solo per noi

Correre in gara è adrenalina, coraggio, persino fantasia. Noi piloti siamo abituati a questo, siamo abituati a partire e ad arrivare, alle noie del motore, ai cambi degli pneumatici, alle riparazioni in corsa. Siamo abituati a vincere e a perdere. La garà è lì, inizia e finisce. Poi magari ne parli e ne riparli.
Per qualcuno, invece, la gara non finisce mai.

Rally Maya 2023
La Fondazione Alejo Peralta, partner ufficiale del Rally Maya, in ogni tappa distribuisce più di 100 sedie a rotelle in favore dei bisognosi. mentre la Fondazione Telcel-Telmex ha premiato i ragazzi più meritevoli con delle biciclette.
A volte, poco significa veramente tanto.
Significa una gara che non finisce mai.

Ai prossimi appunti!

Vai alla prima tappa

Prisca Taruffi campionessa di rally

ARTICOLI CORRELATI

Wyndham Halswelle

Wyndham Halswelle. L’oro solitario di Londra 1908

Si può gareggiare in una finale olimpica da soli? Siamo ai Giochi Olimpici di Londra, nel 1908, e al White City Stadium di Wembley accade proprio questo. Una vittoria scontata? Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, Wyndham Halswelle il suo oro l’ha meritato tutto.

Leggi tutto »
Erik Weinhemayer.

Erik Weinhemayer. L’Everest senza limiti

“Sono in alto. Riesco a sentire il vento e il freddo che mi sferzano il volto. Tocco la roccia, la sento viva sotto le mie mani perché dove non arrivano gli occhi è la terra che mi restituisce sensazioni”. Erik perde la vista da bambino, ma nel 2001, a 33 anni, è il primo alpinista non vedente a conquistare l’Everest.

Leggi tutto »
Giuseppe Borghi Ignis Poblet

Giovanni Borghi. La grande storia sportiva della Ignis

Giovanni Borghi con la sua Ignis accompagna l’Italia verso la modernità. Lo fa da industriale illuminato e migliora la vita degli italiani, ad iniziare da quella dei suoi operai. Innamorato dello sport, non lo pratica, ne capisce però per primo il valore per l’impresa. Pugilato, ciclismo, calcio, basket, canottaggio: investe di suo, non fa finanza, e i suoi atleti scrivono pagine di grande sport. Non dovremmo mai smettere di ringraziarlo. Possibilmente, dovremmo anche ricordarlo qualche volta di più.

Leggi tutto »
Ernesto Alicicco Bruno Conti

Ernesto Alicicco. Medico e galantuomo di campo

Primi anni ’80, la mia squadra era l’INA Casa, il nostro campo il Moscarelli al Tuscolano, periferia di Roma. Con noi c’è Ernesto Alicicco che per 24 anni sarà il medico dell’AS Roma. Deve insegnarci le pratiche di primo intervento in campo, ma in effetti ci insegna molto di più. A noi, ai calciatori e anche alle loro mamme.

Leggi tutto »
Malcolm Campbell

Malcolm Campbell. L’uomo più veloce sull’acqua

Malcolm Campbell è stato a lungo l’uomo più veloce del Mondo, capace di segnare record assoluti su terra e in acqua. Dalle pagine del Notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche recuperiamo un articolo che ne ripercorre le sue sfide alla velocità in acqua con gli idroplani Blue Bird K3 e K4.

Leggi tutto »