Kriss Kyle. Quando la bmx prende il volo

Un pallone aerostatico, una pista sospesa, la campagna inglese e un campione di bmx. Una miscela straordinaria che fa entrare Kriss Kyle nella storia delle performance estreme.
Kriss Kyle

Campagna inglese. Esterno, giorno. Nel cielo c’è qualcosa di strano.
Un grande uccello? Un supereroe venuto da lontano? No, è solo la prima pista volante per skateboard.
A tirarla in cielo è una grande mongolfiera a righe che mostra orgogliosa i due tori rossi della Red Bull.
Le sei persone nel cestello non sono lì per fare una gita: tra loro c’è Kriss Kyle e loro sono lì per lui.

Kriss Kyle
(Photo credit: Eisa Bakos/ Red Bull Content Pool)

Tutto parte da un’idea

L’idea alla base tutto sommato è abbastanza semplice: portare a 2100 piedi Kriss Kyle, atleta esperto di bmx e spaventato dalle altezze, per uno show da togliere il fiato.
Le belle idee non nascono sempre già perfette e anche in questo caso è stato necessario aggiustare la rotta iniziale. Il piano prevedeva una pista da skate con alti bordi costruita in legno, ma ben presto è stato chiaro che alzare da terra e manovrare un peso del genere attaccato a un pallone aerostatico sarebbe stato quasi impossibile. Grazie a un team che chiamare “variegato” è dire poco, la soluzione però è stata trovata.

Kriss Kyle
(Photo credit: Kriss Kyle)

Il team

La Cameron Ballons ha firmato il design di uno dei più grandi palloni ad aria mai creati. L’Oracle Red Bull Racing Formula One Team ha avuto l’idea di realizzare la pista in fibra di carbonio, diretta emanazione di quello usato per le macchine in Formula Uno. Un cospicuo gruppo di amici di Kriss Kyle, con anni dedicati alla bmx e alla costruzione di rampe, ha messo in campo la propria esperienza.
Risultato: una pista da 1,5 tonnellate, con dimensioni studiate al centimetro, cromata di nero e adatta alla sospensione in aria ha preso forma e superato tutti gli stress test del caso.
Dal canto suo, per 11 mesi, Kriss Kyle, si è sottoposto a un duro allenamento all’interno del capannone dove è stata montata la pista ed ha atteso. Come lui stesso ha detto “il progetto più impegnativo della mia vita”. Ovviamente il tutto con grande riservatezza. Il giorno del lancio doveva essere speciale.

Red Bull
(Photo credit: Eisa Bakos/ Red Bull Content Pool)

In volo!

Pista finita, allenamento completato, condizioni atmosferiche ideali, il grande giorno è arrivato e l’impresa di Kriss Kyle ha avuto inizio.
Il 6 febbraio scorso, dal Charlton Park Estate nel Wiltshire, il pallone aerostatico si alza e diventa padrone del cielo. La campagna inglese sembra fuggirgli sotto. La pista appesa, invece, attende il suo momento.
Qualche minuto ancora, il tempo di prendere quota, e Kriss Kyle viene calato dal cestello; ad aspettarlo sulla pista la sua bmx arancione.
Dopo è stato subito spettacolo.  Acrobazia dopo acrobazia, curva dopo curva, respiro dopo respiro.
Mai visto prima nulla di simile.
Riprese aeree e bodycam restituiscono lo scenario mozzafiato di un puntino bianco e arancione che si libra in aria per scomparire e poi ricomparire.

bmx
(Photo credit: Eisa Bakos/ Red Bull Content Pool)

 

Fare la storia

30 miglia in cielo a 610 metri di altezza, un paracadute sulle spalle perché non si sa mai cosa può accadere in una prova estrema come questa, su una pista traghettata in cielo da un pallone aerostatico, Kriss Kyle ha scritto un pezzo di storia della bmx.
Ora non rimane che chiedersi quale sarà la sua prossima sfida.

Giulia Colasante si affaccia al mondo nell'ultimo anno del secolo scorso, in tempo per sentirne raccontare in diretta, abbastanza per rimanerne incuriosita. Laureata in Filosofia all'Università di Roma Tre, per tentare di capire il futuro che l'attende studia Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione. Che attende lei, ma anche un po' tutti gli altri.

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