Search
Close this search box.

Rally Maya 2023. Appunti dalla terza e quarta tappa

In gara al Rally Maya 2023 su Ferrari 308 GTS insieme alla copilota Marina Grassi, Prisca Taruffi racconta a Sportmemory le sue impressioni di tappa. Tra soprese di gusto italiano e meccanici al lavoro di notte, così sono andate la terza e la quarta tappa Merida-Progreso-Merida.
Prisca Taruffi al Rally Maya

Nella splendida Hacienda San Josè Kanan di Izamal si è svolta la premiazione della seconda tappa del Rally Maya. Tra i premiati  troviamo una piccola sorpresa che fa alzare le antenne al nostro orgoglio italiano: due ragazzi spagnoli al volante di una minuscola, ma regolare, Fiat 600 D del ‘65. Una conferma in più dello spirito di questo Rally riservato ad auto classiche, dove non conta tanto pigiare sull’acceleratore, quanto mantenere il più a lungo possibile le medie indicate sul road book.  Ancora una volta, la vecchia 600 che ha motorizzato l’Italia ha fatto la sua parte!
Al primo posto nella categoria B (auto dal ‘50 al ‘69) si sono classificati Placido G. e Arturo C. con un Mercedes Benz 250 S del 1967. Per la categoria “C”, riservata invece ad auto dal ‘70 al ’82, troviamo al primo posto una giovane coppia messicana con un Porsche 911 del 1980.

Rally Maya 2023

Scorci d’Italia

Senza nulla togliere ai meriti di guida e di motore, è però da dire che la vista di tutte le auto premiate di ciascuna categoria, allineate sul prato di questa magnifica hacienda messicana riconcilia con la bellezza.
I ragazzi in Fiat 600 D, però, non sono stati l’unica sorpresa “italiana”. Qui, proprio in questa hacienda a conduzione familiare, non solo si producono legni pregiati, ma anche limoni, italianissimi limoni piantati nell’altra parte del mondo.

Una notte di lavoro e di attesa

Se la notte porta consiglio, quando sei in gara non sempre porta anche il riposo. Così è stato per i nostri meccanici che, nella notte tra la seconda e la terza tappa di questo incredibile Rally Maya, hanno lavorato duramente per sostituire la pompa di iniezione della nostra Ferrari 308 GTS che aveva iniziato a perdere colpi.
Loro lavoravano e io, assillata dalla preoccupazione di non riuscire a riprendere il via, ho domito poco e male. Nulla è stata vano però. O perlomeno non è stato vano l’impegno dei meccanici del Racing Team Peralta. Il miracolo evocato è stato concesso: la nostra Ferrari è ripartita al primo colpo!

Rally Maya 2023. Meccanici al lavoro per Prisca Taruffi

Prove segrete e piede di velluto. L’alternativa a Mary Poppins

Avete presente pomi d’ottone e manici di scopa? Bene, dimenticateli, qui è tutta un’altra storia.
Pochi i chilometri di questa tappa del Rally Maya, ma tante le cosiddette prove segrete dove il tracciato con le medie e i controlli gps è consegnato appena prima della partenza a tutti i copiloti.
Fino al nostro arrivo a Progreso, città situata lungo la costa dello Yucatan, ho cercato di guidare con il piede di velluto, senza telegrafare con l’acceleratore, senza brusche frenate, camion permettendo, questi sì, a mio avviso, uno dei pericoli maggiori del Rally Maya

Rally Maya 2023 Prisca Taruffi

L’Autodromo dello Yucatan

Una piacevole novità di questa nona edizione è stata, una volta arrivati a Progreso, la sfilata di tutte le auto all’interno dell’Autodromo dello Yucatan inaugurato nel 2017 dall’ex campione del mondo di F1 Emerson Fittipaldi.
Naturalmente, sacrificata dal piede di velluto di cui sopra, il mio primo pensiero è stato “Ora finalmente potrò scatenare la cavalleria della mia Ferrari”. Una pia aspirazione subito cassata dalla mia copilota Marina la quale tristemente ripone il cronometro nel cassetto.

Verso Cancun

La mia guida pulita però ci premia: risaliamo la classifica di ben 20 posizioni. Adesso, stanche ma soddisfatte del risultato, ci meritiamo un sano riposo.
Domani ci attende l’ultima tappa, oltre 300 chilometri con arrivo a Cancun.
Vedremo che storia andremo a scrivere.

Ai prossimi appunti!

Vai alla seconda tappa

Prisca Taruffi campionessa di rally

ARTICOLI CORRELATI

Daniele Cerra

Daniele Cerra. Il sogno di Parigi 2024

Daniele Cerra deve ripensare la sua vita a 20 anni, quando perde la vista. È così che inizia a guardare lontano. Affiancato dal Sant’Alessio diventa esperto di tiflodidattica informatica e, da alcuni mesi, è entrato in acqua al Centro Sportivo Paralimpico delle Tre Fontane con un obiettivo ambizioso: Parigi 2024.

Leggi tutto »
Justin Fashanu

Justin Fashanu. Il calcio mancato alla discriminazione

Justin è stato il primo calciatore professionista a dichiarare la propria omosessualità. Ma nel 1990 il calcio inglese non era pronto ad accoglierlo. Cori razzisti e omofobi da parti dei tifosi, discriminazione da parte di allenatori e compagni, perfino il fratello John prese le distanze da lui. Un uomo tormentato dai propri conflitti interiori che lo condussero a un drammatico suicidio.

Leggi tutto »

Il ragazzo della vita accanto. I destini di due atleti che non si sono mai incontrati

Franco e Federico hanno vite comuni, passioni comuni, tanto comuni al punto che vivono vite parallele, pronte a un incontro che non avverrà mai, ma che potrebbe accadere in qualunque momento. Eppure, le vicende umane di cui sono protagonisti s’intrecciano nel finale a sorpresa di un destino manifesto capace di unire ciò che era diviso e avvicinare ciò che era lontano

Leggi tutto »
Artica II

Artica II. Le mie regate del 1961

Agosto 1961. Tre settimane su Artica II, gioiello di Marivela, le regate Monaco-Séte e Sète-Ajaccio, mare, vento, imprevisti, una geniale iniziativa nel finale di regata per una bella vittoria di classe, amicizie vecchie e nuove, tutte per una vita. Dalle pagine del Notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche una storia di vela raccontata in prima persona.

Leggi tutto »
Bruno Conti

Bruno Conti. 50 anni e una domenica

La Roma festeggia all’Olimpico i 50 anni giallorossi di Bruno Conti in una domenica di calcio che sembra una di quelle di una volta, giocata di giorno, all’ora di pranzo. Una partita che quasi ferma il tempo per riprendersi quello passato e lanciarlo al futuro. Proprio come fa El Sharavi che al 90esimo ferma il tempo, segna e mette il timbro a una promessa rinnovata.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi