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Olimpiadi. Il futuro scritto da Atene

Fortemente voluto dal visionario barone Pierre de Coubertin, il 6 aprile 1896 ad Atene il sogno olimpico diventa moderno. Le Olimpiadi non cambiano solo lo sport, ma diventano specchio del mondo che cambia intorno a loro. Soprattutto diventano simbolo e meta agognata di uomini e donne che ne fanno l'obiettivo della vita e che, vincitori o sconfitti che siano, diventano esempio per tutti.
Olimpiadi Atene 1896

Atene, 6 aprile 1896, Panathinaiko Stadium. Non un giorno né un luogo qualunque. Dove tutto era iniziato, dopo 1.500 anni di attesa, Re Giorgio I dichiara ufficialmente aperte le prime Olimpiadi dell’era moderna. 
A rimettere a posto le lancette del cronometro è Pierre de Coubertin, visionario, pedagogo, storico, sportivo e soprattutto fondatore del Comitato Olimpico Internazionale, di cui rimarrà presidente dal 1896 al 1925. È sua la visione dell’Olimpismo che, non solo è viva ancora oggi, ma è destinata ad essere eterna.

Olimpiadi Atene 1896

Le prime Olimpiadi

Finanziate da una donazione di circa un milione di dracme devolute dall’imprenditore Georges Averof, le prime Olimpiadi moderne accolgono 241 atleti provenienti da 14 paesi. Ognuno dei partecipanti è lì a titolo individuale perché le delegazioni ufficiali ancora non ci sono.

Centomila gli spettatori

Centomila è un numero tondo, poco più o poco meno non cambierebbe molto. La cosa importante, invece, è che sin da subito le Olimpiadi sono un successo di pubblico che accorre numerosissimo per godere dello spettacolo.
Spettacolo che è assicurato da nove discipline rappresentati: atletica, ciclismo, scherma, ginnastica, tiro, nuoto, tennis, sollevamento pesi e lotta. 
Le 43 gare sono ancora tutte al maschile, ma sarà l’ultima volta. A Parigi 1900 saranno appena 22 a rompere il tabù gareggiando nel tennis, nella vela, nell’equitazione, nel croquet e nel golf.
Sono solo le prime, l’emancipazione olimpica femminile non sarà un percorso né facile e né veloce. Sarà una francese caparbia e ostinata, Alice Milliat, che negli anni a venire darà la spallata che porterà all’ammissione femminile alle gare di atletica delle Olimpiadi di Amsterdam del 1928.

Olimpiadi Atene 1896

Ulivo, non oro

La prima medaglia olimpica sale sul collo, proprio il 6 aprile 1896, dell’americano James Connolly che vince il salto triplo (13,71 metri). Il primo campione olimpico greco moderno è il maratoneta Spyridon Louis.
Il nuotatore ungherese Alfréd Hajós vince i 100m e i 1200m. Sulla gara più lunga commenta “la voglia di sopravvivere era più grande di quella di vincere”.
Nessun oro ai campioni. Occorrerà attendere St Louis 1904 per vedere un podio a tre tinto d’oro, argento e bronzo.
Prima di allora, ad Atene 1896, come a Parigi 1900, il vincitore viene premiato con una corona d’ulivo e una medaglia d’argento. Il secondo classificato riceve una medaglia di bronzo e una corona d’alloro. Il terzo, invece, non riceve nulla. Bisognerà aspettare Parigi 1924 per vedere i cinque cerchi impressi sulle medaglie. 
Nessun Villaggio Olimpico ad Atene 1896 come nelle successive edizioni. Non ci sarà fino a Los Angeles 1932.

Olimpiadi Atene 1896

La pace olimpica

Per tutto il periodo dei Giochi olimpici di Atene si chiede a gran voce la cessazione dei conflitti.
È la tradizione, nelle Olimpiadi antiche accadeva così.

La differenza, questa volta, è che la richiesta di tregua olimpica non è più solo ellenica, ma ha ambizione mondiale. 
Finirà che con le guerre mondiali che bagneranno il ‘900 saranno le Olimpiadi a essere sospese e non la guerra.
Da questo punto di vista il sogno è ancora incompiuto.

Noi, comunque, in quanto a sogni mettiamo del nostro

Le Olimpiadi invernali di Cortina 1956 sono uno spettacolo.
Nell’Italia del boom tutto è possibile, anche fare le Olimpiadi più belle di sempre.
Roma 1960 sono le Olimpiadi di Abebe Bikila, di Nino Benvenuti, di Cassius Clay che poi sarà Muhammad Alì, di Livio BerrutiWilma Rudolph e del loro amore impossibile, forse mai esistito, ma desiderato da tutti.

I Giochi di Torino 2006 hanno una copertura video (disponibile su telefoni cellulari) diffusa in 18 nazioni di cinque diversi continenti. È la prima volta.
Il Programma di Educazione Olimpica entra nel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per diffondere i valori olimpici tra i giovani, attraverso un impegno attivo e un coinvolgimento diretto.
Milano Cortina 2026 è ancora da scrivere. La penna è in mano a più di 3500 atleti provenienti da 93 nazioni. Una grande novità è già nota: il debutto assoluto per lo sci alpinismo ai Giochi.
La certezza è una: quanto ci piace il sogno olimpico!

 

Daniela Cursi Masella pubblicista e press officer. Sceneggiatrice e regista di “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”, tratto dal suo omonimo istant book. Autrice del libro “Imperfetta” (Baldini & Castoldi Editore) e del reality “Campus Life Experience 2020".

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