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Andrea Chiappi. Il Portoricano

La boxe, il primo sparring, andare a terra, rialzarsi e scoprire di non avere più paura. Dopo 20 volte sul ring arriva la scelta definitiva dell'MMA. Una scelta che lo farà combattere, e con successo, in tutto il mondo. Andrea Chiappi il Portoricano è un fighter e questa è la sua storia.
MMA Andrea Chiappi il Portoricano

Campionati Europei MMA, Praga 2016. Andrea Chiappi il Portoricano si presenta di fronte allo svedese Daniel Schalander con tutte e due le mani infortunate dal match precedente. Il bilancio è di 3 dita fratturate. L’avversario cerca il take down ma Chiappi si rialza sempre. 
In una fase a parete – riporta il sito della Federazione – già nella prima ripresa riceve una testata involontaria, anche l’occhio si chiude per il vistoso versamento ma “Il Portoricano” non è certo qui per fare la comparsa, si fa tutti e tre i round e si batte come un leone.”
“You are a real warrior” gli diranno i coach svedesi a fine match mentre Chiappi segnato in faccia sorride con il suo sorriso smargiasso. Ha perso, ma ha mostrato un cuore pazzesco! Tutta l’Italia MMA lo acclama dagli spalti, gli avversari anche.
Un’immagine degna dei migliori film americani che non deve tralasciare, però, ricordi di paura e sofferenza che lo hanno reso un combattente nell’anima.

La paura segna l’inizio

In più di un’occasione, in giovane età – rivela Chiappimi sono reso conto che non sapevo difendermi. Di qui, la scelta di provare una lezione di boxe”. Un primo passo che segna lentamente la trasformazione di Andrea Chiappi in “Portoricano”.
Andrea passa in breve tempo dall’ebbrezza adolescenziale del guantone alla disciplina sportiva. La transizione tra uno che gioca e un vero atleta di boxe è quasi immediata.
La paura si annulla con il primo sparring: “Un suo diretto destro mi ha letteralmente sollevato in aria per farmi poi cadere a terra. Secondi interminabili, emozioni infinite. Poi mi sono rialzato e da li non ho più avuto paura”.
Andrea prende colpi, si rialza, impara a schivare, mette a segno un miglioramento costante, equilibrato e coraggioso.
Dopo circa 20 match sul ring, passa al combattimento targato MMA.

MMA Andrea Chiappi il Portoricano

Toglietemi tutto ma ridatemi la carbonara

Ricordo bene – incalza Portoricano – che prima del taglio del peso mi sono bevuto 11 litri d’acqua in un giorno. Non mi sono potuto muovere da casa! Quando devo mantenere, o scendere di peso, affronto il dramma della rinuncia al cibo. Non ci si abitua mai. Intendo dire che quando cammino per la strada non sono preparato ad affrontare il profumo di una carbonara che esce da un ristorante. Di solito cammino più in fretta possibile per allontanarmi dalla tentazione. Vado alla ricerca del primo inquinamento olfattivo disponibile. Fino al profumo successivo. Incredibile quanti ristoranti ci siano a Roma”.
Pizza, fast food e carbonara sono i suoi trofei post incontro MMA: “Quando posso mangiare a volontà, difficilmente perdo tempo a fare foto di piatti per postarle su Instagram”, sentenzia. 

Il dolore si cura con il dolore

Mancano 3 settimane al Campionato Italiano Assoluto 2015, evento che stacca il ticket per il Mondiale 2015 MMA di Las Vegas. 
Chi vince parte come titolare nazionale per la categoria 67kg.
Ebbene, Andrea Chiappi viene lasciato dalla sua dolce metà. Una doccia fredda sul cuore in piena preparazione. 
Credo che sia inutile descrivere come mi sentissi. Tutti, prima o poi, ci passano per quella zona nera. Ecco io ero nella zona nera, forse, nel momento meno opportuno. O forse no. Mentre ne parlo mi rendo conto che a distanza di anni potrei rivedere quel momento inopportuno come opportuno. Allora cercavo di colmare il vuoto emotivo con l’allenamento, oggi, riguardando il mio passato come un libro già letto, mi rendo conto che è stato proprio quel dolore a portarmi la scintilla. Ogni giorno mi allenavo, andavo all’università e poi, dopo cena, correvo per un’ora. Lo facevo per canalizzare la mia sofferenza in qualcosa di costruttivo, pur sapendo che non avrei mai potuto vincere su tutti. Ma in quel momento lo sport era l’unico vero compagno su cui potessi contare per sentirmi vivo. E stanco a tal punto da non pensare”.

Andrea Chiappi il Portoricano

La sfida

La massima sfida nazionale MMA, meta dell’atleta e distrazione per l’uomo, vede combattere in finale lo sfavorito Abdrea Chiappi contro il favorito Walter Cogliandro
Non mi sarei mai aspettato di essere così efficace a livello tecnico e tattico, anche se – ammette sussurrando – ho preso botte come una zampogna. La mia bolla mi aveva trasformato da stupire tanto me quanto il mio avversario. Il biglietto per Las Vegas, dopo la vittoria, ha avuto un sapore che ancora oggi porto con me e cerco di trasmettere ai miei allievi”. 

Parola d’ordine combattimento

Chi si allena con Andrea Chiappi, alias El Portoricano, ha ben presente il personaggio sportivo (un mondiale, due Europei, Oro assoluto nel 2015, vittoria in Coppa Italia nel 2016), ma Andrea ci tiene a comunicare costantemente un messaggio che va al di là di trofei o medaglie: Che si tratti di pugilato o di MMA, io cerco di motivare tutti ad essere pronti ad affrontare la quotidianità. Mentre ci si allena e ci si mette alla prova fisicamente, la nostra mente ci predispone a metterci in gioco, a cominciare qualcosa, a muovere un primo passo. Che si tratti di giovani promettenti o di adulti amatori, quello che conta è non arrendersi prima di cominciare. Perché nella vita o si vince o si impara. Ma un paio di pugni – chiude un sorriso ironico virgolettando i pugni con le dita – fanno sempre bene”. 

 

Daniela Cursi Masella pubblicista e press officer. Sceneggiatrice e regista di “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”, tratto dal suo omonimo istant book. Autrice del libro “Imperfetta” (Baldini & Castoldi Editore) e del reality “Campus Life Experience 2020".

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