Search
Close this search box.

Sportmemory. Un anno di storie di sport.

SPORTMEMORY

Oggi è un giorno importante.
Anticipato da un editoriale zero il 13 marzo 2021, il successivo 2 aprile 2021 Sportmemory iniziava a uscire regolarmente e ad arricchire la rete con la sua narrazione emotiva dello sport.
In 12 mesi abbiamo raccontato 372 storie a 208.300 lettori che hanno ci hanno visitato 254.600 volte.
Sportmemory oggi non è solo un grande archivio dello sport, ma è il luogo sicuro della memoria emotiva di campioni, di sportivi e di appassionati. Il luogo sicuro della memoria che guarda al futuro, che non si arrende al tempo, che lo sfida e che lo supera.
In questi 12 mesi abbiamo recuperato storie disperse e dimenticate, ne abbiamo raccontate altre note, mettendone però in luce nessi e connessioni che a noi sembravano chiare, ma che non avevamo invece ancora letto.
Hanno scritto per noi campioni olimpici e mondiali, atleti che iniziano adesso il loro percorso di vita e semplici appassionati dello sport, ognuno con una storia, un aneddoto, un’emozione da affidarci e da trasferire ai nostri lettori.
Emozioni che molto spesso valgono come esempi.

I numeri, grandi o piccoli, dicono qualcosa di Sportmemory, ma forse non tutto.

Forse non dicono della passione che abbiamo messo in campo  per cercare storie ed immagini, per scriverne trovando, speriamo, le parole giuste per alimentare altre passioni, le vostre.

Un anno è solo l’inizio e i nostri progetti sono ambiziosi, non proprio facili, ma nel 2022 Sportmemory, oltre al magazine, aprirà altri liguaggi narrativi, linguaggi per la memoria e per il futuro.

Il mio ringraziamento personale è per tutti coloro che hanno scritto e scrivono su Sportmemory, che  si sono appassionati al racconto che avevamo in mente e che a quel racconto hanno voluto dedicare tempo, emotività e penna facendolo diventare quello che oggi siamo.
Senza enfasi, senza mezzi termini e senza false modestie, un caso di successo di editoria sportiva.
E il ringraziamento ovviamente va a chi ci ha letto e ci legge, anche in questo caso dedicando del tempo alle parole, alle storie e alle emozioni che abbiamo cercato di rendere vive.

A proposito, ma chi ha portato la palla?

Marco Panella, (Roma 1963) direttore editoriale di Sportmemory, giornalista, scrittore. Ha pubblicato i romanzi "Io sono Elettra" (RAI Libri 2024) e "Tutto in una notte" (Robin 2019), la raccolta di racconti "Di sport e di storie" (Sportmemory Edizioni 2021), i saggi "Pranzo di famiglia. Una storia italiana" (Artix 2016), "Fantascienza. 1950-1970 L'iconografia degli anni d'oro" (Artix 2016), "Il Cibo Immaginario. Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola"(Artix 2015).

ARTICOLI CORRELATI

sinner bagnania

Jannik Sinner e Pecco Bagnaia. Campioni ed esempio.

Jannik Sinner e la squadra della Coppa Davis. Pecco Bagnaia e il team della Ducati, l’altra rossa italiana. Una domenica di sport, una straordinaria domenica di campioni e di vittorie a lungo attese. C’è anche altro però. Ci sono campioni che danno l’esempio.

Leggi tutto »
Trigoria

Trigoria. La tana dei lupi

Il 27 marzo, nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio, i Cavalieri della Roma hanno presentato il libro del giornalista Paolo Assogna “Trigoria. La tana dei lupi”. Un affresco letterario sull’onda dei ricordi e delle testimonianze di prima mano che ripercorre con storie e aneddoti quaranta anni di vita giallorossa.

Leggi tutto »
Curva Sud Pruzzo

Curva Sud. Goal e braccia al cielo

Gioia, liberazione, adrenalina. Il pallone che gonfia le rete, lo stadio che respira, la Curva Sud che impazzisce. È da questi spalti una volta di cemento freddo che l’emozione mi ha stretto petto e gola quando loro correvano verso di noi sbracciando e urlando. Calcio vero, giocatori veri. Se dopo un goal vi capita di vedere altro, tipo quei balletti oggi un po’ di moda, diffidate dalle imitazioni e ricordate che un altro calcio è possibile.

Leggi tutto »
Gertrude Bell

Gertrude Bell. Vita avventurosa di una regina senza corona

Gertrude Bell ha avuto una vita avventurosa. Amante dello studio, della storia e dell’archeologia, infrange i canoni del suo tempo, viaggia nel mondo, assorbe lingue e culture, si innamora del Vicino Oriente, è ingaggiata dai servizi segreti inglesi, lavora in diplomazia e sostiene per conto della corona l’indipendenza araba dalla dominazione turca. Nel 1921 a Baghdad, per il popolo, lei è al-Khatun, consigliera di re Faysal, fondatrice dello Stato. Regina senza corona, così la ricordiamo, ma per le vite avventurose le corone sono solo un dettaglio

Leggi tutto »