Sulle onde del vento

Enrico Sulli, non vedente e windsurfer per passione da quasi 40 anni. La sua è una storia di vento, di onde, di tavola e di vela. E anche di un sogno che prende forma con il Vela Club Vico: insegnare ad altri non vedenti a prendere il largo con il windsurf.
Windsurf

La traversata più lunga mai affrontata? Quest’estate in Sardegna, abbiamo fatto più di 8 chilometri. E quella più complicata? Sicuramente quella delle Bocche di Bonifacio, ma siamo dovuti rientrare perché è calato il vento.
Niente di strano nelle risposte che leggiamo, se non fosse che Enrico Sulli, seguendo una passione di quasi 40 anni, continua a solcare le onde con il suo windsurf nonostante abbia perso vista a causa di un glaucoma.

Dopo un primo momento di smarrimento che lo ha portato a mettere da parte la passione per la vela, nel 2019 è ritornato a planare: “Ho smesso quando mi sono scontrato con un altro windsurfer, mi resi conto che non potevo continuare. Ma la mia passione è stata più forte di qualsiasi altra cosa, infatti due anni fa mi ha fatto riaccendere la voglia di ricominciare a salire su quella tavola, soprattutto grazie al supporto di Francesco Favettini, presidente dell’Associazione 2 Sides Watersport Center di Porto Pollo che si occupa di disabilità motoria e windsurf. Inoltre, vivendo sul lago, sono tentato quotidianamente e non avrei potuto continuare a dire di no per molto tempo ancora”.

 

(Vela Club Vico)

Sulle sponde del lago di Vico

La casa di Enrico si affaccia infatti sul lago di Vico, ed è lì che ogni giorno rimette la sua tavola in acqua per allenarsi e, talvolta, anche per insegnare ad altre persone con disabilità visiva ad andare con windsurf. 
La vela dà quel senso di libertà che alle persone non vedenti viene spesso a mancare – ci racconta Enrico –. Il mio unico fine è quello di contagiare i miei simili!

Insieme a suo padre Francesco infatti, Enrico ha fondato Vela Club Vico, associazione che ora gestisce col figlio e che ha come obiettivo quello di insegnare a chi non vede o vede poco, ad andare col windsurf: “Dal 2001 gestisco un circolo velico, e quest’anno abbiamo avuto in concessione dal Comune di Ronciglione uno spazio con un prato, una terrazza e una piccola baita di 4 metri per lato che utilizziamo per il rimessaggio delle attrezzature (vela, canoe, sup, windsurf, ecc.). Ho già coinvolto una decina di persone con disabilità visiva e con l’arrivo della primavera partiranno anche i corsi individuali”.

 

non vedente in windsurf
(Enrico Sulli in windsurf)

Windsurf in sicurezza

Ovviamente Enrico ha trovato una soluzione per navigare in sicurezza, ed evitare l’eventuale impatto con altre persone e imbarcazioni, oltre che con gli scogli e i diversi ostacoli che è possibile incontrare in acqua, come tronchi galleggianti o simili. “Grazie alla tecnologia, oggi posso andare sul windsurf in autonomia. Ho iniziato usando il cellulare e una semplice videochiamata, e chi mi seguiva dalla riva poteva darmi tutte le indicazioni necessarie. Ora utilizzo un drone con telecamera: lo imposto in modalità ‘follow me’, e il drone mi segue in automatico ovunque vada, permettendo così a chi mi guida di avere una visione a 360° degli ostacoli che mi si pongono davanti”.

Il lago tra l’altro offre la situazione ideale per imparare ad andare con il windsurf: l’onda è poca o spesso assente, e anche il movimento di imbarcazioni è piuttosto limitato. E poi, se anche dovessi cadere, trovi l’acqua, e non l’asfalto. “Se non hai paura dell’acqua e hai un giubbotto salvagente, non corri davvero nessun rischio”.

Gli eventi nazionali

Da quando mi sono rimesso in gioco, ho partecipato anche al alcuni eventi nazionali dedicati a sport acquatici e disabilità come per esempio il Sotto gamba Game che si svolge ogni anno in Toscana, o il Windfestival di Diano Marina, il più grande Expo in Italia dedicato agli sport di mare e vento, ci racconta Enrico. Ho portato lo stand della mia associazione, e ho raccolto grande interesse per questa mia attività tra le persone che ho incontrato. Ho conosciuto anche una signora di 93 anni che, ogni mattina, ancora sale sul suo windsurf e si mette a planare. Segno quanto mai evidente di quanto questo sport possa essere inclusivo”. 

Enrico e il S. Alessio 

L’anno scorso Enrico aveva iniziato ad organizzare un momento esperienziale con i bambini e i ragazzi che partecipano ai corsi estivi promossi dal S. Alessio.Purtroppo però ho dovuto affrontare un lutto famigliare che mi ha particolarmente segnato e non siamo riusciti a realizzare l’incontro. Ma ora sono più forte, e quest’estate sono sicuro che ce la faremo. È un’emozione bellissima riuscire a regalare qualche momento di libertà a chi, essendo cieco come me, non sa che può provare a sentire il vento tra i capelli”.

Il sogno di Enrico? “Dare vita ad un campionato italiano di windsurf per persone con disabilità visiva e arrivare poi ad un incontro europeo… poi chissà, magari approdiamo anche alle paralimpiadi!

 

Amedeo Piva Presidente dell’Azienda di Servizi alla Persona S. Alessio - Margherita di Savoia. Già assessore alle politiche sociali del Comune di Roma e responsabile delle politiche sociali delle Ferrovie dello Stato.

ARTICOLI CORRELATI

Giovanni Leone Reggio

Giovanni Leone Reggio. L’oro di Kiel

Giovanni Leone Reggio è entrato a vele spiegate nella storia dello yachting italiano grazie alla superba vittoria ottenuta alle Olimpiadi del 1936 che regala alla vela italiana il primo oro olimpico. Lo ricordiamo con un’intervista che Emilio Isnaldi, appassionato scrittore di vela, ha pubblicato nel 1941 su “Motonautica, Vela e Motore”, recuperata grazie all’archivio del centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana

Leggi tutto »
Abebe Bikila

Abebe Bikila. Il maratoneta scalzo

Tutti lo ricordano come il vincitore scalzo della maratona dell’Olimpiade di Roma 1960. Ma Abebe Bikila non era solo un atleta straordinario, iconico e inarrivabile. La sua vita, spentasi a solo 41 anni, sembra uscita dalla fervida fantasia di uno sceneggiatore di Hollywood.

Leggi tutto »
Gastone Nencini

Gastone Nencini e il treno galeotto

Una piccola storia, un aneddoto che fotografa il tempo. È il 1960 quando Gastone Nencini vince il Tour de France, un trionfo per il ciclista intrepido delle discese. Il rientro in Italia è in treno ed un trionfo è quello che lo attende alla stazione di Firenze. A Bologna qualcuno sale sul treno e lo raggiunge. Qualcuno che, in un’Italia ancora ferma su sé stessa, a Firenze si dovrà nascondere

Leggi tutto »
Faruk Hadžibegić

Faruk Hadžibegić. Quel rigore tra calcio e guerra

Un calcio di rigore cambia un destino. Di un giocatore, di una partita, di un campionato. A volte anche di una terra. Faruk Hadžibegić non poteva sapere che tornando a casa dopo l’eliminazione della Jugoslavia da Italia ’90, il mondo, il suo mondo, sarebbe andato a soqquadro e il destino, il suo destino, sarebbe stato a lungo girovago.

Leggi tutto »
Holly e Benji

Holly e Benji. Due fuoriclasse

Il cartone animato sul calcio che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 ha conquistato milioni di giovani telespettatori, tra i quali parecchi calciatori professionisti, presenta alcune interessanti curiosità. Scopriamole insieme in questo articolo.

Leggi tutto »
DDR

DDR. L’inno oltre il Muro

Boomers di tutto il mondo unitevi! Hey Jude, don’t make it bad cantano i quattro di Liverpool, ma è nella piscina olimpica Francisco Marquez di Città del Messico dove risuona la musica più iconica di questo momento di ebollizione sociale e culturale. Sarà la colonna sonora per un ventennio. 

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi