Steelman H24 Race. Estremo oltre.

Steelman H24 Race, invenzione tutta italiana unica al mondo per modalità e intensità, esordisce nel panorama delle competizioni estreme e porta il suo assalto al futuro. Sportmemory è lo storytelling partner dell'iniziativa e la racconterà come ci piace fare: con emozione e suggestione.
Steel Man H24 Race

Non vi sembri strano.
Noi raccontiamo storie, a volte rintracciamo memorie abbandonate, altre volte storie trascurate, altre volte ancora storie note che però leggiamo con animo e parole diverse.
Questa volta invece raccontiamo il futuro.
Steelman H24 Race è la nuova competizione sportiva che si spinge ai limiti e non per arrivarci, ma per superarli.
Non esiste nulla di simile nel panorama mondiale delle gare estreme, qui siamo in un perimetro sconosciuto; qui siamo nell’estremo-oltre.
Forzando la mano a Nietzsche possiamo dire senza timore di essere smentiti che Steelman H24 Race, proprio come il suo Zarathustra, sia una gara per tutti e per nessuno.
Ma Steelman H24 Race non è solo questo, che già sarebbe tanto.
Steelman H24 Race è una storia di amicizia e di sfida, una storia di vite giovani che non si tirano indietro, vite di entusiasmo coraggioso e contagioso, vite che si mettono in gioco in prima persona.
Forse anche per questo ci piace così tanto.
Steelman H24 Race ha un grande futuro e noi siamo particolarmente contenti di affiancarla come storytelling partner, così da poterla raccontare non solo come notizia, ma sul filo delle emozioni e delle suggestioni degli atleti che sfideranno sé stessi.

Steelman H24 Race

Una storia di amicizia abbiamo detto

Christian Laccetta è di Gaeta, ha 30 anni e alle spalle ha venti anni di nuoto, iniziato a 4 anni quando terrorizzato entrava in piscina insieme al padre.
Michele Cappa è di Roma, ha 26 anni e, complice papà Raimondo due volte campione del mondo, ha una vita sportiva iniziata con la vela e proseguita con il canottaggio.
Per vie diverse Christian e Michele arrivano al crossfit, non una semplice disciplina, ma qualcosa di più.
Il crossfit nasce negli Stati Uniti negli anni ’70, di discipline ne comprende diverse e più che verso un obiettivo sportivo in senso stretto, con un allenamento funzionale ad alta densità di esecuzione porta l’atleta a perseguire un nuovo equilibrio psico-fisico.
Scoperto e rimasti affascinati dal crossfit, Christian e Michele decidono di farlo entrare definitivamente nella loro vita non solo praticandolo, ma anche insegnandolo; per farlo, però, è necessario acquisire competenze certificate ed è così che i due si conoscono, ma forse sarebbe meglio dire si riconoscono.
Il momento di snodo infatti è il 2017 quando, al corso di abilitazione per istruttori di crossfit, Christian e Michele si incontrano e iniziano a condividere chiacchiere e passioni.
L’amicizia nasce così; giornate di allenamento, serate insieme a parlare di moto, altra passione comune, di sfide e di vita futura.
Christian e Michele iniziano ad allenarsi insieme, partecipano alle prime gare e iniziano anche a sfidarsi tra di loro.
Nulla di strano, ma quello che accade dopo è imponderabile.

Steelman H24 Race

Siamo nell’agosto 2021

L’amicizia nel frattempo è diventata la migliore amicizia, la pandemia nel frattempo ha invece iniziato a cambiare l’attitudine delle persone a stare insieme, ma non per Christian e Michele che continuano ad allenarsi e a sfidarsi.
Nasce così l’idea, nasce così l’assalto al futuro.
La proposta di Christian è dirompente: 24 ore di competizione, 8 eventi, 7 discipline.
Pane per i denti di Michele che non solo accetta, ma insieme a Christian perfeziona il modello, lo affina ed iniziano ad allenarsi insieme per superarsi e mettersi alla prova.
Alle 6.00 di mattina di quella che si annuncia una calda giornata estiva, l’alba di Gaeta festeggia la partenza di Christian e Michele verso l’estremo-oltre: Steelman H24 Race spiega le vele e da idea diventa realtà.
La parentesi di futuro si chiude alle 4.00 della mattina seguente. Christian e Michele sono fisicamente distrutti, ma nessuno può pensare che un viaggio nel tempo sia la cosa più rilassante di questo mondo.
Perché per Christian e Michele di questo si è trattato: viaggiare nel tempo, aprire una finestra sul futuro e tornare indietro per metterlo a disposizione di tutti.

Steelman H24 Race

Per tutti e per nessuno

Questo è Steelman H24 Race lo abbiamo già detto, ma adesso vediamo da vicino di cosa si tratta l’estremo-oltre che mette alla prova resistenza, forza massima e resistenza psicologica dell’atleta.
20 team iscritti in gara, di cui 8 misti: ogni team è composto di due atleti. Si partecipa, si soffre e si supera sé stessi insieme. Il team è l’unità di misura della gara, ma è una filosofia di vita, non solo una modalità di partecipazione.
7 discipline: corsa, nuoto, kayak biposto, pesistica olimpica, mountain bike, crossfit, indoor rowing
8 sessioni: una per disciplina con il crossfit ripetuto due volte.
24 ore: dalle sei del mattino alle sei del mattino successivo. Tra l’una e l’altra sessione una sessione di riposo e reintegrazione idrica e alimentare. Il sonno non è previsto, l’adrenalina lo tiene a bada di suo. Per ogni sessione il team avrà a disposizione un pack di integratori specifici realizzati da Gensan e appositamente studiati dai nutrizionisti ufficiali della competizione, Omar Spalletta ed Edoardo Tacconi, per garantire un’integrazione sicura ed equilibrata per tutta la gara.
E poi, ancora:
lo staff: 10 persone, con mezzi di appoggio, seguono gli atleti in ogni sessione e monitorano lo svolgimento della gara;
il montepremi; un totale di 10.000 euro suddiviso in due categorie più un cash prize per ogni evento;
le dotazioni: grazie al sostegno dei partner, tra i quali il portale turistico DLT Viaggi e la factory bicycle Race Mountain, l’organizzazione mette a disposizione dei team una dotazione completa con una mountain bike e un casco a testa, un kayak biposto, cuffie per il nuoto e magliette personalizzate.

Le sessioni

Il dettaglio tecnico delle sessioni è impressionante per intensità e frequenza.

Run: 11,19 km, inclinazione 1-4%, kcal stimate 900/1.300, time cap 1.30 h, rest: 1.00 h;
Swim: 2 km, kcal stimate 700/1.100, time cap 1.30 h, rest: 0.30 h;
Kayak: 10 km, kcal stimate 2.000/7.000, time cap 3.00 h, rest: 1.00 h;
Weightlifting: kcal stimate 600/800, time cap 1.30 h, rest: 0.30 h;
Mountain Bike: 17 km, inclinazione 8,07 %, dislivello 1.185 mt, kcal stimate 4.000/4.800, time cap 3,00 h, rest: 1.00 h
Flow: in modalità segreta, sarà svelato poco prima dell’inizio della gara.
Indoor rowing: 42,195 km, kcal stimate 1.600/2.000, time cap 3.30 h, rest: 1.00 h
Murph:  1.600m run, 100 pull up, 200 push up, 300 air squat, 1600 m run, kcal stimate 1.000/1.500. time cap 2.00 h.

Può sembrare tanto, ma le iscrizioni dei 20 team previsti sono state bruciate in meno di due ore dall’apertura dei termini e adesso, ogni giorno, 40 atleti  si allenano per essere i pionieri, e magari i vincitori, della prima edizione ufficiale di Steelman H24 Race.

Dove e quando

L’ambizione di far diventare Steelman H24 Race un circuito internazionale di competizioni parte dal Golfo di Gaeta dove si svolgerà tra lo specchio d’acqua e la montagna compresa tra Gaeta e Formia.
L’appuntamento è per il 18 giugno in piazzale Amerigo Vespucci, al porto di Formia.
Fate attenzione però, il 18 giugno non inizia una gara.
Il 18 giugno, nel Golfo di Gaeta, inizia il futuro

Marco Panella, (Roma 1963) giornalista, direttore editoriale di Sportmemory, curatore di mostre e festival culturali, esperto di heritage communication. Ha pubblicato "Il Cibo Immaginario. Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola"(Artix 2015), "Pranzo di famiglia. Una storia italiana" (Artix 2016), "Fantascienza. 1950-1970 L'iconografia degli anni d'oro" (Artix 2016) il thriller nero "Tutto in una notte" (Robin 2019) e la raccolta di racconti "Di sport e di storie" (Sportmemory Edizioni 2021)

ARTICOLI CORRELATI

Alfonso de Portago e Linda Christian

Alfonso de Portago. Ultimo bacio, ultima corsa

Aristocratico di nascita, coraggioso per vocazione, bello e dannato per destino. La vita di Alfonso de Portago è un paradigma di avventura, rischio, sport, amore e passione. Fino all’ultimo, fino al 12 maggio del ’57, il giorno dell’ultimo bacio con Linda Christian, il giorno della tragedia di Guidizzolo e dell’ultima Mille Miglia.

Leggi tutto »
Stanguellini

Stanguellini. Una storia italiana

Trenta anni di competizioni, cento anni di vita italiana. La Stanguellini è una storia di motori, ingegno e passione, una storia dove troviamo identità e radici. Una storia resa possibile da visionari capaci di posare lo sguardo sul futuro, un crogiuolo di umanità creativa, sfidante e temeraria che ha segnato la storia motoristica del novecento.

Leggi tutto »

Il Rex. Mare, acciaio e cuore

Questa è una storia di mare, di acciaio e di cuore. Le navi di questo sono fatte. Il Rex più di tutte. 90 anni fa il Rex batte il record di velocità per la traversata del nord Atlantico, conquista il Nastro Azzurro ed entra nella storia. Il Rex, però, è soprattutto immaginario, si fa beffa del tempo e ancora oggi, a raccontarne, emoziona. Di lui rimangono una memoria fortissima e alcuni cimeli sopravvissuti. Soprattutto, però, rimane un’elica da ritrovare e riportare a casa.

Leggi tutto »
Ted May

Ted May. Il nuotatore solitario e i Rolling Stones

Edward James May, classe 1910. Operaio, meccanico, sottufficiale della Royal Navy negli anni della guerra, padre di 9 figli. Insomma, working class inglese, ma soprattutto uomo coraggioso. Con la passione del nuoto in acque libere, per due volte tenterà la traversata in solitaria del Canale della Manica. Dartford, paesino del Kent, ha visto nascere gente straordinaria. Come Ted, Mick e Keith.

Leggi tutto »
Gianluca Santilli

Gianluca Santilli. Bici, cuore e mani

Metafora della vita, dinamica assoluta, equilibrio in velocità, bellezza di linee. Affascinato da tecnica e significati, nel 1913 il futurista Umberto Boccioni ne traduce estetica ed afflato in “Dinamismo di un ciclista”. Da allora, la bicicletta di strada ne ha fatta. Gianluca Santilli è il padre della Gran Fondo Campagnolo di Roma, ma anche il primo che ha tradotto e teorizzato le emozioni della vita a pedali nel paradigma sostenibile e innovativo della Bikeconomy. Numeri, certo, ma soprattutto una filosofia.

Leggi tutto »
Horacio Pagani

Horacio Pagani. Il sogno della bellezza

Incontro Horacio Pagani in un pomeriggio di novembre che di autunno non vuole saperne, il cielo emiliano è pulito, il sole gentile. Entrare in Pagani significa entrare in un mondo altro. Significa dimenticare tutto quello che immaginiamo, sappiamo o pensiamo di sapere di automobili. Qui, nell’Olimpo dei motori, si maneggia arte, bellezza, memoria e futuro. Questo è il racconto di una conversazione. Di automobili, anche. Ma soprattutto sul senso della vita

Leggi tutto »
Learco Guerra

Learco Guerra. Il Duellante

Learco Guerra, gambe e cuore, muscoli e passione. Una vita di duelli, con il destino prima, con Alfredo Binda poi, con la velocità sempre. Locomotiva umana, così è passato alla storia. Tutto vero, ma Learco Guerra è stato più cuore che macchina, più coraggio che vapore. Per questo noi prendiamo licenza e preferiamo ricordarlo come il Duellante.

Leggi tutto »
Dorando Pietri

Dorando Pietri. L’altra storia

Dorando Pietri non è stato un perdente di successo, ma un atleta di successo. Lo dice la sua storia sportiva, quasi sempre schiacciata dall’iconografia della maratona olimpica del 1908. Una storia che sorprende e che bisogna continuare a raccontare.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi