Search
Close this search box.

Giacinto Facchetti. Il campione con il sorriso

Giacinto Facchetti. Un campione, una maglia, un sorriso. A noi, oggi, sedici anni dopo il suo cambio di campo, piace immaginarlo dall'altra parte con la stessa maglia e lo stesso sorriso.
Giacinto Facchetti

Cosa vuoi dire ancora di Giacinto Facchetti?
Nulla che non sia già stato scritto e detto.
Un gigante in campo, un signore nella vita.
Uno capace di cambiare regole al calcio, lui terzino che scende, crossa e persino segna. In barba alle regole, appunto, che allora non lo prevedevano. Dopo aver capito che si poteva fare, lo faranno in tanti.

Nato con la maglia

Giacinto Facchetti è uno di quei giocatori a cui la maglia il buon Dio doveva avergliela disegnata a pelle prima di farlo sbarcare da queste parti.
Primi calci a Treviglio e poi la maglia nerazzurra dell’Inter, mai cambiata per 18 anni.
La maglia di 634 partite e 75 reti, di 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali. La maglia, la numero 3 che già di suo è un numero perfetto.
E poi 94 volte con la maglia azzurra della Nazionale, un record mantenuto fino al 1981. Una maglia che onora da capitano e con la quale è campione d’Europa nel 1968 e vice campione del Mondo nel 1970.

Giacinto facchetti

Del calcio Giacinto Facchetti è un monumento

Il 4 settembre del 2006 Giacinto ha cambiato campo e allora oggi, sedici anni dopo, il pro memoria che ci teniamo a fare non è solo del calciatore, ma dell’uomo.
Perché, vedete, di bravi calciatori ce ne sono stati e ce ne saranno sempre tanti.
Campioni dal giuoco irripetibile, qualcuno geniale, qualcuno sregolato, qualcun altro comparsa fulminea, altri di lunga carriera. Tecnica, talento, virtuosismo, inventiva, coraggio, sacrificio, visione. Quante cose servono per diventare un campione. Non è esagerato dire che Facchetti di tutto questo ne aveva, eccome se ne aveva.

Giacinto Facchetti

Però c’è altro

C’è che Giacinto Facchetti aveva il viso pulito, il viso del compagno di banco di cui ti puoi fidare, quello bravo per lui e spesso anche per gli altri quando passa i compiti che non hai fatto o ti suggerisce per quelli in classe.
Giacinto Facchetti è il campione, certo, ma è anch il sorriso garbato che lo ha accompagnato per una vita.
Sorriso quasi timido, lui che poteva permettersi qualunque cosa perché lui, oh, lui era Facchetti “Giacinto Magno”, un quasi Dio.
Una vita dedicata al campo e alla famiglia, innamorato di Giovanna per 55 anni, fin quando gli è stato concesso di giocare con noi.
E allora, oggi, ci piace ricordare Giacinto sorridendo al suo sorriso.
Un sorriso che, come la sua maglia, non avrà mai smesso neanche dall’altra parte.
Di uomini così non ne avremo mai abbastanza.

 

Marco Panella, (Roma 1963) giornalista, direttore editoriale di Sportmemory, curatore di mostre e festival culturali, esperto di heritage communication. Ha pubblicato "Il Cibo Immaginario. Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola"(Artix 2015), "Pranzo di famiglia. Una storia italiana" (Artix 2016), "Fantascienza. 1950-1970 L'iconografia degli anni d'oro" (Artix 2016) il thriller nero "Tutto in una notte" (Robin 2019) e la raccolta di racconti "Di sport e di storie" (Sportmemory Edizioni 2021)

ARTICOLI CORRELATI

Messner

Reinhold Messner. La solitudine del gigante

20 agosto 1980. Reinhold Messner arrampica l’Everest dal versante nord, da solo e senza ossigeno. Primo al mondo, anche i monsoni ne rispettano cuore e coraggio e lo lasciano andare. È cosi che i giganti si parlano. In solitudine.

Leggi tutto »
Sandro Mazzinghi

Sandro Mazzinghi. La battaglia di San Siro

Un incontro epico. Sandro Mazzinghi è pugni, cuore e carattere e quel titolo mondiale dei superwelter perso tre anni prima se lo vuole riprendere. Kim-Soo Ki è un mancino d’acciaio e non ha alcuna intenzione di restituirglielo. Il 26 maggio del 1968 a San Siro si combatte davanti a 55.000 testimoni che non dimenticheranno mai. Il 26 maggio del 1968 Sandro Mazzinghi riporta il titolo a casa.

Leggi tutto »
Ralph De Palma

Ralph De Palma. L’Invincibile

2.889 gare, 2.557 vittorie. Nessuno mai come lui. Unico italiano per due volte campione statunitense di automobilismo, unico a fissare un record mondiale di velocità a Daytona Beach, unico a vincere una Indy 500. Ralph De Palma, Raffaele all’anagrafe di Biccari, ha avuto una vita straordinaria. Questa è la sua storia.

Leggi tutto »
Monza partenza

Monza 100. Uomini, sogni e motori

Cento anni di storia di motori e di coraggio, di ingegno e di innovazione. L’autodromo di Monza è un tempio della velocità, ma soprattutto è un patrimonio culturale al quale rendiamo omaggio per il suo passato e per il futuro che gli spetta.

Leggi tutto »
ascari

Gli Ascari. La maledizione dei numeri

Antonio e Alberto Ascari. Padre e figlio. Stessa vita e stesso sangue da campioni, ma anche stesso destino segnato da una maledizione di numeri ricorrenti. Possiamo chiamarle coincidenze, ma Alberto Ascari alle coincidenze non credeva. Questa è la loro incredibile storia. Dopo averla ascoltata, forse, alle coincidenze non crederete più neanche voi.

Leggi tutto »
boxe

Boxe, giornali e ragazzini

Una fotografia del 1908 ci racconta una storia. Non solo la storia apparente di due ragazzini che sotto gli occhi di altri tirano di boxe. Questa è una storia di un altro secolo e di un altro mondo. Una storia di cui abbiamo seguito le tracce che lo sguardo della fotografia sociale di Lewis Wickes Hine ci ha lasciato. Lo ha fatto affinché non dimenticassimo e noi, oggi, gli rendiamo omaggio.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi