Daniele Cassioli è una vera e propria istituzione nello sport per le persone con disabilità visiva e non solo. Nato a Roma nel 1986, da piccolissimo si trasferisce a Gallarate dove ancora risiede. 25 titoli mondiali, 25 europei e 41 italiani nella sua disciplina, lo sci nautico, è stato nominato nel 2021 atleta della decade e del quarto di secolo tra gli sportivi con disabilità dall’International Waterski and Wakeboard Federation.
Ma non è stato subito amore con lo sci nautico, ci racconta Daniele che incontriamo al S. Alessio in occasione della presentazione della sua nuova fatica letteraria Insegna al cuore a vedere, edita da DeAgostini.
“La prima volta che ho messo gli sci in acqua, per esempio, mi sono preso una bella insolazione! Avevo iniziato a fare nuoto, ma sono decisamente pigro, più che la fatica, nello sport, ho sempre cercato l’adrenalina e la velocità. Probabilmente, fossi vedente, avrei giocato a calcio o a basket, anche se per questo sport in effetti non credo di essere abbastanza alto… Per fortuna invece è arrivato lo sci nautico, cui mi sono totalmente appassionato. Era il ‘95, mi hanno messo in acqua con una corda e mi hanno detto ‘ora scia!’, cosa impensabile ai giorni nostri. Se mi chiedi poi come abbia fatto a vincere tanti titoli, ti direi che è grazie probabilmente a un’attitudine naturale all’equilibrio e alla coordinazione, ma anche al duro allenamento, a un po’ di coraggio e ad un pizzico di talento”.
Daniele al momento, complici un brutto mal di schiena e la pandemia è momentaneamente fermo con lo sci nautico. “Da qualche mese sto un po’ meglio, ho ripreso a fare un po’ di attività fisica, sto andando in palestra e sto cercando di rimettermi in forma per la prossima stagione, vediamo se riesco”.
Real Eyes Sport
Ma di sicuro in questi mesi Daniele Cassioli non si è mai fermato. Da anni infatti svolge anche il compito di opinionista sportivo, è membro del Consiglio nazionale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e si occupa di avviamento allo sport per bambini con disabilità visiva, grazie alla attività promosse dall’associazione Real Eyes Sport di cui è cofondatore e presidente. “Cerco di portare la mia normalità nella vita degli altri. Quante ore al giorno può muoversi un bambino che vede? E uno che non vede? A queste domande vogliamo che la risposta diventi una soltanto: non c’è nessuna differenza. Questi bimbi sono ciechi, non malati che hanno bisogno di terapie come in molti pensano… Lo sport può diventare quindi uno straordinario strumento d’integrazione, presa di coscienza e divertimento, e un aiuto anche per quelle famiglie che con un bimbo con disabilità troppo spesso si sentono perse”.
“Con Real Eyes Sport abbiamo già coinvolto più di 200 bambini e cerchiamo di essere il più capillari possibili sul territorio, organizzando attività in molte parti d’Italia: Roma, Torino, Padova, Bergamo, siamo appena stati in Val Sesia a sciare, la prossima settimana andiamo in Trentino, facciamo un camp in Toscana d’estate, un altro a Parma, ecc… fortunatamente abbiamo trovato tanti campi sportivi in tutta la penisola dove fare le nostre attività. Spesso un bambino che non vede o vede poco non è pronto subito per praticare uno sport, ma ha bisogno più di altri di una specifica attività di avviamento alla pratica motoria, che vuol dire entrare in rapporto col movimento, vivere la dimensione dell’attività fisica sportiva. A Bergamo poi, dove possiamo contare su un gruppo di famiglie particolarmente attivo, svolgiamo anche attività di nuoto e mini-baseball. Per gli adulti, su Milano, svolgiamo attività di calcio a 5 ipovedenti e di blind tennis. Abbiamo iniziato per caso e oggi, per quanto riguarda il calcio a 5 ad esempio, contiamo 11 iscritti e gareggiamo nel campionato nazionale”.
Il S. Alessio e Daniele
Daniele Cassioli è legato al S. Alessio da una profonda amicizia e dalla comune convinzione che non vedere non vuol dire non capire. “Con le nostre attività, ci racconta, ognuno nel proprio ambito e con le proprie specifiche, portiamo avanti l’idea che anche chi non vede si possa costruire una vita dignitosa o perché no, con grandi soddisfazioni. Con il S. Alessio abbiamo organizzato una delle primissime giornate che mi ha portato ad insegnare ai bambini non vedenti a sciare sull’acqua. Con la collaborazione anche dell’Unione Italiana Ciechi del Lazio, abbiamo portato una ventina di bambini a Fiano Romano e gli abbiamo fatto fare questa esperienza sportiva. Una delle giornate più belle della mia vita! Poi ne abbiamo organizzate molte altre, l’ultima la scorse estate sul Lago di Bolsena in occasione di uno dei campi estivi del S. Alessio”.
I prossimi passi
Ora Daniele Cassioli sta girando per l’Italia con Real Eyes Sport e con le date di presentazione del suo libro ‘Insegna al cuore a vedere’, un racconto autobiografico che vuole offrire spunti diversi sulla disabilità e sulla possibilità di vivere al meglio la nostra vita, sia che siamo ciechi sia che non lo siamo. Un invito a guardare oltre, e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.
E per quanto riguarda lo sport? ‘Lo sci nautico purtroppo non è una specialità paralimpica, e per tutti gli sportivi il sogno è partecipare alle olimpiadi! Se la schiena mi lascia tranquillo, non è detto che a breve sentirete di Daniele Cassioli impegnato in un’altra attività sportiva… anche se al 2024 manca davvero poco!’.