David Pocock. Campione per una buona battaglia

Non basta essere forti in campo. Non basta essere tra i più forti al mondo, bisogna ricambiare fama e soldi con qualcos’altro. Ognuno ha le proprie battaglie, David Pocock ha la sua e riguarda la sua casa. Che è anche un po’ quella di tutti: la terra.
Stefano Bellandi. Milano, la Scala e il rugby

La leggerezza della danza, le note del bel canto, la forza di una palla ovale. Una storia di inizio novecento, quando tutto era possibile, anche fondare la prima squadra milanese di rugby respirando nel crogiuolo culturale del Teatro alla Scala.
Eric Liddell. Il velocista di Dio

Una vita di sport. Il college, il rugby, l’atletica con l’oro olimpico e il record del mondo sui 400 a Parigi ’24. Anche una vita di fede, però. Incrollabile. Una fede che a Parigi lo portò a scegliere di non gareggare nel gorno del Signore, la domenica. Una fede che gli fece correre l’ultima gara in un campo di prigionia giapponese.
Ottorino Mancioli. Lo sport come estetica

Friendless è un destino. Buster nel film, Ottorino quasi dimenticato in vita. Solo quasi, però, perché con Gianni solo Dio sa quanto sono stati amici. Ottorino Mancioli e Gianni Brera, da Tarquinia ’41 mai più persi. Ottorino e Gianni, matita e penna, arte e sport. Ottorino e Gianni due giganti.
Il Gioco del Pozzo in un giorno di rugby

Una scoperta e me ne dispiace. Mi spiace per il ritardo perché adesso ho capito quanto mi sono perso. Un caso, un giorno all’Olimpico per il rugby di Italia e Scozia. Il Gioco del Pozzo l’ho scoperto così.
Ivan Francescato. Sembra ieri

Catch me if you can. Ora prenderti è davvero impossibile. Hai combattuto il destino, pensavamo bastasse una finta delle tue, il cambio di passo, di direzione, puntare e sgusciare. Hai poggiato l’ovale a terra, senza avvisare, venticinque anni fa e sembra ieri. Ivan Francescato. Indiano, zingaro, selvaggio. Unico.
Riccardo Acerbi. Sport tra ciack e click

Fotografo, attore, film maker e sportivo.Dal tuffo nelle onde gelide a largo di Cape Town, passando per Londra e Milano, in giro per l’Italia e per il mondo, dovunque il suo lavoro come testimonial di un noto brand internazionale lo stia portando, Riccardo Acerbi non vede l’ora di tornare a casa, nella sua amata Roma. Oggi con un motivo in più.
Sophia. Se mi lasci l’ovale…

Sophia Loren circondata da rugbisti? Con lo sguardo di 10Decimi lo straordinario diventa ordinario e tutto può accadere
Brutti sporchi e cattivi. O forse no?

Ero giovanissimo: un apparente banale incidente su un campo di calcio vero si trasformò in un dramma, ma fu anche l’inizio della scoperta dello sport. Rugby prima, poi il football americano tra i primi in Italia e poi il ciclismo. Un paradigma sportivo e un percorso di vita, anche contro le apparenze.