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Jan Stoeckart. L’uomo del 90° Minuto

Infiniti i fattori comuni che legano calcio e musica. Tra questi Jan Stoeckart, alias Jack Trombey, compositore che forse non tutti conoscono o ricordano, ma al quale dobbiamo la sigla televisiva che ha segnato non solo un programma, ma un'epoca che oggi, in tanti, ricordiamo con affetto: l'epoca di 90° Minuto.
Jan Stoeckart 90° Minuto

La domenica è il giorno della festa, per alcuni paesi europei venerato come un momento di culto. Oggi, attanagliati dalla frenesia tecnologica e social, si è diradato il profumo delle piccole cose. Una volta, quando si assaporava il gusto della semplicità quotidiana, basavamo il nostro rito domenicale su delle semplicissime regole, fatte di gusto, passione e tradizione. Lo sport era la parte fondante del dì domenicale. Una sfera, dove tutto il mondo diventava paese, cadenzato dalle radiocronache di una radiolina o dall’attesa snervante di un goal in televisione. Il piacere risiedeva nell’essere, nel tempo e nel desiderio. La colonna sonora, indimenticabile, era stata creata da un inarrestabile compositore olandese: Jan Stoeckart. La pellicola era 90° Minuto. Il film della vita, di ogni vero tifoso di calcio.

Jan Stoeckart, ovvero il geniale Jack Trombey di “Pancho”

Il calcio e la musica sono legati da svariati minini comun denominatori, ma taluni sembrano più fascinosi di altri, vuoi per storia, per stile, o semplicemente posizione geografica. In tal senso, Londra rappresenta da sempre il ground zero sia per i musicofili che per gli appassionati di calcio. È in questa latitudine che si incrociano storie, aneddoti e la nascita dei più importanti movimenti culturali e sportivi del XX Secolo. Ai suoi albori, prende vita la celebre e gloriosa etichetta discografica De Wolfe, fondata da Meyer De Wolfe nel 1909. Nei suoi studi, nati per “musica per sonorizzazioni”, ovvero accompagnamenti per pubblicità, spot e documentari, sono passati i migliori compositori per il cinema, autentiche leggende come Ennio Morricone, Piero Umiliani e Alessandro Alessandroni. In quell’incredibile edificio si sviluppò una sorta di “golden age” della composizione, e tra gli innumerevoli musicisti ci fu anche un giovanissimo Jan Stoeckart. Il giovane e virtuoso aveva dalla sua genialità e capacita compositiva, mescolata a una vena giocosa e altamente istrionica. Le sue mirabolanti avventure, ricche di note e stesure, lo portano a concepire altrettanti pseudonimi dalla svariata fantasia ed eccentricità, nelle sue firme troviamo Willy Faust, Peter Milray, Julius Steffaro e Jack Trombey.
Jack, o Jan vantava una irrefrenabile potenza realizzativa che lo portò a produrre più di 1.200 brani. In questo mare-magnum di mirabile genialità camaleontica spicca il suo gioiello di fabbrica più ricercato, ovvero l’album “Young Beat” del 1966.  Il disco fu firmato “International Studio Group conducted by Jack Trombey”. Nella costruzione dell’album fu affiancato da musicisti del calibro di Isaac Hayes,  Steve Cropper e Donald Dunn, colonne della Stax Records. Ma la traccia che lo riconsegnò alla fama mondiale sarà “Pancho”, scelta sin dalla prima edizione dalla redazione di 90° Minuto come apertura ufficiale il 27 Settembre del 1970.

Paolo Valenti

90 °Minuto e la coppia Barendson- Valenti

Negli anni ‘50 la televisione italiana iniziava a muovere i primissimi passi. La scatola magica era ancora un lusso per pochi, ma sapeva a sua volta regalare i sani valori di socializzazione e aggregazione sociale. Le fumose sale cinematografiche molti anni prima erano autentiche proiezioni esclusive per i fortunati spettatori, ma con l’arrivo del famoso “apparecchio”, si potette assistere a una commercializzazione casalinga. La televisione si incamminava in un’epoca d’oro a braccetto con le celebri trasmissioni come Lascia o Raddoppia, Milleluci, o il Musichiere e anche lo sport inaugurò la sua programmazione con La Domenica Sportiva.
Tra i più innovativi programmi sportivi, La Domenica Sportiva declinò nel tempo una vena giornalistica maggiormente da “talk-show”. Lo spettatore appassionato, assistette però ad una autentica rivoluzione in quel settembre del 1970.  In un’Italia divisa tra un Nixon e un Saragat, si avviava il primo programma nazionale che forniva le immagini televisive delle varie partite di calcio domenicali, con annessi servizi, goal e momenti clou. L’idea, incredibilmente innovativa, è figlia della coppia Paolo Valenti e Maurizio Barendson. La fase embrionale, con inizio alle ore 18,00 e della durata di quindici minuti, prevedeva la lettura dei risultati, con annessa colonna del Totocalcio e qualche immagine di recap tra le sedi di Roma e Milano. Una autentica rivoluzione, che si poneva tra il celebre Tutto il calcio minuto per minuto, colmando l’assenza televisiva delle immagini, e l’approfondimento giornalistico tematico. Con l’ampliarsi delle sedi regionali Rai di Torino e Napoli, si avviò una sorta di meccanismo all’avanguardia, con la fornitura dei contribuiti degli inviati dal campo, quasi immediata, e la messa in onda giostrata dall’ineccepibile Valenti. Nel 1977 si arrivò ai primi servizi RVM e alla trasmissione a colori, per poi inserirsi anche all’interno di altri programmi con rimbalzi d’insieme con L’ Altra Domenica firmata da Renzo Arbore e Domenica Sprint.

Jan Stoeckart 90° Minuto
In quel periodo si disgregò anche la coppia Barendson – Valenti , ma memorabile fu la data del 23 Marzo 1980 com l’entrata in campo delle volanti di Polizia e Carabinieri che preannunciarono lo scoppio dello scandalo del Calcioscommesse. L’autenticità dello stile di Paolo Valenti, l’eleganza e la sua professionalità fecero da collante a una trasmissione colonna del calcio italiano. La conduzione “valentiana” che incarnava una sorta di conduzione polivalente, in cui gestiva molti inviati e grandissimi giornalisti sportivi, pose al centro della trasmissione, anche la sua immagine, ad oggi ancora indimenticata da molti tifosi di calcio. L’incredibile avventura vide Valenti alla conduzione per ben venti stagioni. Poi l’arrivo degli anni ’90 e di un primo calcio pay-tv, trascinò la trasmissione verso altre conduzioni firmate Galeazzi, Maffei, e con le voci-inviate di Gianni Cerqueti o Carlo Nesti, ammirevoli e talentuosi giornalisti. Quella romanticità, legata ad una classe senza tempo dei suoi inviati, fecero di 90° Minuto un incredibile romanzo sportivo amato tutt’oggi.

Luigi Necco

Milano chiama…Napoli risponde!

Luigi Necco, professore, teatrante, scrittore e giornalista, irrefrenabile uomo di battuta, di ironia e di saggezza, era colui che i napoletani amavano, per il suo stile, per la sua eleganza, e anche per il garbo-non garbo, di risposta al nord ricco e potente. Se Milano squillava, Napoli rispondeva. Anni di lotte, nord contro sud, tra un sinistro di Maradona e un battito di cigno di Van Basten. Salendo, verso il centro, c’era la incalcolabile e trascinate simpatia, di Tonino Carino da Ascoli, inecceppibile, ma puntuale nell’incischiarsi nella pronuncia dei nomi. La nota di colore domenicale, erano le cravatte granata di Cesare Castellotti da Torino o, passando per quelle di immagine, il noto riporto del capello di Franco Stippoli, inviato nella meravigliosa città di Bari. A raccontare le gesta doriane e blucerchiate, il ricordo era di Giorgio Bubba, che nel 90′ narrò lo scudetto della Sampdoria. Ad ampliare il tutto anche Gianni Vasino, Roberto Scordova e tanti altri. Un calcio passato, fatto anche di particolarità, ma onesto, verace, e talvolta non lineare. La bellezza e l’esaltazione, oggi troppo esasperata e ricercata, non dovevano obbligatoriamente far parte del contesto televisivo perché al tifoso interessava, e si rifletteva, in colui che tutto sommato lo rappresentava e lo faceva sorridere.  Un tempo e una sfera televisiva che oggi appaiono come mondi e galassie lontane, considerati retrò e vintage dalle nuove generazioni, prese e aspirate dai troppi contenuti social e mediatici, creati ad hoc per scopi sicuramente non calcistici. Erano anni intensi che oggi sicuramente servirebbero, come linfa vitale, per la loro onestà e trasparenza intellettuale.

Sergio Cimmino Nasce a Napoli nel 1982. Collabora in ambito comunicativo, radiofonico, musicale e culturale. Da freelance lavora per testate nazionali, web tv e ha contribuito alla realizzazione di musical ed eventi.

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