Vìctor Hugo Morales. Il poeta del calcio
“Il gol del secolo è la celebrazione del Dio del calcio”. Parole che rimangono sospese nel tempo, che segnano un prima e un dopo quel 22 giugno 1986 e che hanno consegnato all’epica Maradona e il suo gol del secolo. Parole che solo un poeta del calcio come Vìctor Hugo Morales poteva dire.
Napoli. L’ombelico della passione
Napoli è una tribù pasoliniana contro le omologazioni del mondo, un parallelo di ansie, paure e rivoluzioni fuori dall’asse terrestre. Un pianeta, un mondo a latere dove tutto, cultura, arte e culto calcistico, appare per lo più inspiegabile.
Maradona e la punizione del secolo
Il 3 novembre 1985, allo stadio San Paolo di Napoli, Diego Maradona segna uno dei gol più incredibili della storia del calcio. Una punizione impossibile che, sfidando tutte le leggi della fisica, si insacca nell’angolo in alto a sinistra della porta difesa da Tacconi e regala ai napoletani la vittoria contro la rivale di sempre, la Juventus.
È stata la mano di Dio
Maradona, genio calcistico, icona pop, nume tutelare, pibe de oro, ma soprattutto mano di Dio. Proprio come quella che ha salvato Fabietto. O meglio, quella che ha salvato Paolo Sorrentino.
A tavola con Maradona
Cosa unisce a tavola un architetto, grande divulgatore di cibi e alimentazioni e uno psicoterapeuta amante del mangiar bene? La passione per il calcio, il Napoli e, naturalmente, le chiacchiere su Maradona
È stato il piede di Dio
22 giugno 1986. Il piede del dio del calcio. Un’esplosione di gioia.
Diego, nume tutelare in nero/bianco azzurro
Diego Armando Maradona. Come fai a non fargli gli auguri di compleanno? Anche oggi, anche adesso e come sarà sempre. Buon compleanno Diego!
Gegè Munari, ala sinistra e ambidestro della batteria
Il nostro viaggio non convenzionale tra jazz e sport continua con un artista assoluto, un maestro della batteria che tutti i più grandi del jazz hanno voluto accanto, Gegè Munari che ci racconta la sua musica e le sue passioni, tra jazz, calcio e Napoli di Maradona.
Il Napoli scudetto, liturgia di un amore
Il 10 maggio 1987 non è una data, è un monumento alla vita e alla gioia di una città che vive il suo primo scudetto come un evento corale irrefrenabile. Un evento che va oltre il tifo e che rimane impresso nella memoria di tutti per passare di bocca in bocca e di pagina in pagina ed essere raccontato al futuro. Proprio come in questa storia.