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Running, maratone e mezze maratone. I propositi per il 2025

maratone Greta Vittori

Se la vita è una corsa, per noi runner lo è ancora di più. Lo sappiamo bene che il tempo è veloce, ma sappiamo anche che sogni lo sono ancora di più. Per questo non possiamo fare a meno di inseguirli. I nostri sogni hanno però date e luoghi certi. Sono quelli di maratone o mezze maratone che noi rincorriamo prima ancora di correre.

Running. Da soli o in compagnia?

running

Meglio soli che (male) accompagnati? Per il runner non vale. Almeno non sempre. Correre da soli o in compagnia sono due modi diversi di vivere la corsa. Non uno migliore o peggiore dell’altro, ma ad ognuno il suo con la possibilità – e anche la felicità – di cambiare a piacere perché correre significa macinare chilometri, ma soprattutto scoprire sé stessi.

Chicago. La Maratona perfetta

Maratona di Chicago

L’allenamento, la fatica, l’attesa, la partenza, la gente che ti incita, il mitico Bobby’s Corner, il panorama che scorre, la testa che corre di suo, il muro dei 30 km e la voglia di sfondarlo, il traguardo e l’emozione che se non ci hanno già pensato i 42.195 metri è lei che alla fine di taglia le gambe dopo averti stretto il nodo in gola. Questa è stata la mia Maratona di Chicago, la mia più bella, anche se forse la maratona più bella è sempre la prossima.

Il running come stile di vita: la storia di una PR tra sfilate e maratone

running Greta Vittori

Bilanciare la frenesia del lavoro con la passione per la corsa. Nel mondo frenetico delle PR, dove gli eventi si susseguono senza sosta e le presentazioni dominano l’agenda, c’è chi riesce a trovare un equilibrio perfetto tra la carriera e una passione che sembra lontana anni luce da passerelle e uscite redazionali: il running.

Di maratona in maratona (III)

Spataro maratona Boston

Le maratone nella vita sportiva, poliedrica e inaspettata, di Armando Spataro, già magistrato della Repubblica che ha condiviso vita e lavoro con calcio, pallanuoto e corsa.

James “Jim” Fixx. La rivoluzione silenziosa del podista scrittore

Il 20 luglio 1984 sulla Vermont Route 15 ad Hardwick, James “Jim” Fixx finisce di correre per sempre, beffato dall’occlusione per arteriosclerosi di tre arterie che gli provoca un infarto fulminante. La sua rivoluzione silenziosa, quella che accompagna ogni runner quando macina chilometri ad ogni ora e con ogni tempo, invece non si è mai fermata.

Io corro

Mi piace correre. Senza una meta, senza una destinazione, senza un obiettivo: corro fin che posso e soprattutto finchè riesco. Quando mi capita di parlarne con qualcuno, la prima domanda che mi viene fatta è sicuramente: “perché?”. Ne seguono poi, certamente, tante altre, ma questa è quella più inutile, nonché la più frequente. Perché corro? […]