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James “Jim” Fixx. La rivoluzione silenziosa del podista scrittore

Il 20 luglio 1984 sulla Vermont Route 15 ad Hardwick, James “Jim” Fixx finisce di correre per sempre, beffato dall’occlusione per arteriosclerosi di tre arterie che gli provoca un infarto fulminante. La sua rivoluzione silenziosa, quella che accompagna ogni runner quando macina chilometri ad ogni ora e con ogni tempo, invece non si è mai fermata.

Una vita in corsa

È solo un bambino quando Luciano Duchi sente parlare per la prima volta della Roma-Ostia e anche se non sono storie che parlano di tempi e di gambe, ma storie di ferrovieri che abitano nel suo palazzo, qualcosa rimane nella sua memoria. La vita poi fa il suo corso; la scuola, il militare, il lavoro in banca e l’atletica, la sua grande passione.
Una passione che lo riporta indietro nel tempo, ai racconti dispersi dei ferrovieri origliati da bambino e che, nel 1974, gli fa immaginare il futuro quando organizza la prima mezza maratona Roma-Ostia, da allora un classico che ogni anno richiama migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo.
La vita in corsa e per la corsa di Luciano Duchi inizia proprio così.



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