Ultima giornata. Una storia vera

Cosa accade prima, durante e dopo l’ultima giornata di campionato? Come vivono l’attesa i ragazzi, la società, le famiglie? Come si confrontano con il risultato? Lo racconta "Ultima giornata", il docufilm di Sportmemory che porta sullo schermo la squadra under 19 del Montespaccato Calcio nel vissuto sportivo ed emotivo dell’ultima settimana dello scorso campionato.
Ultima giornata

Ultima giornata è una storia vera. Una storia di sport che si snoda sullo sfondo del Centro Sportivo Don Pino Puglisi e del recupero della legalità che, animato dall’ASP Asilo Savoia, proprio dal campo di quartiere ha portato al riscatto una zona fragile della periferia romana. Montespaccato nasce infatti come borgata, entità urbana incasellata ai margini della città dove, dal dopoguerra sino a tutti gli anni settanta, il profilo urbano è stato distinto dall’edilizia spontanea, mentre il profilo sociale è stato segnato da costanti erosioni della legalità. Così come per origine e identità Montespaccato rappresenta un unicum nel panorama romano, nel panorama sportivo italiano la storia del Montespaccato Calcio e del suo essere volano per il recupero alla legalità dell’intero quartiere rappresenta una storia di eccellenza. Una storia il cui epilogo registra il successo della campagna di azionariato popolare appena conclusa e il nuovo inizio societario.

Emozioni corali

Dal punto di vista narrativo, il docufilm Ultima giornata ha indagato nella sensibilità dei calciatori e delle loro famiglie, ne ha tradotto il vissuto personale per connetterlo in una trama comune più vasta e condivisa, ne ha intercettato testimonianze ed emozioni così da alimentare un racconto corale, certamente sportivo, ma anche sociale e culturale.
Le telecamere di Sportmemory hanno seguito la famiglia sportiva dell’under 19 del Montespaccato Calcio per una settimana, dall’allenamento di lunedì 17 sino alla partita di sabato 22 aprile, l’ultima dello scorso campionato, quando la squadra ha giocato in trasferta sul campo del Tivoli Calcio.
Un racconto corale i cui protagonisti assoluti sono stati ragazzi, allenatori, dirigenti della società, famiglie e tifosi, ognuno con una piccola storia, ognuno con un proprio sguardo personale. Ognuno prezioso e unico.

Per questi motivi il docufilm Ultima Giornata è un racconto sportivo mai fatto prima

Un racconto che si è addentrato in una lettura di persone, luoghi e identità, teso a superare la rappresentazione estetica dello sport per trovare e raccontarne quella valoriale, quella capace di farsi esempio e di agire nella società come acceleratore di coesione sociale e culturale.

Lo sport come anticorpo sociale

Attraverso il docufilm “Ultima giornata” – dichiara il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni – vogliamo trasmettere alle giovani generazioni lo spirito di appartenenza e di crescita sana e responsabile che può venire dallo sport di squadra, se praticato in coerenza con i principi e i valori che ne costituiscono l’essenza. Un vero e proprio “anticorpo sociale” – prosegue – che deve pervadere le nostre periferie riconnettendo i legami tra istituzioni di prossimità, terzo settore e realtà territoriali per prevenire le forme di esclusione ed evitare lo sconfinamento nella devianza e nell’illegalità. Per queste ragioni – conclude Monnanni – veicoleremo in quanti più luoghi e contesti possibili, a partire dalle scuole – il docufilm, unendolo ad incontri esperenziali e formativi che vedranno protagonisti gli stessi ragazzi di cui si narrano le storie personali e sportive”.

Sport, quartiere, persone

Una storia di quartiere. Una storia di persone, di emozioni, di attese e di speranze. Una storia di calcio densa di metafore e significati. “Ultima giornata” è narrazione viva e pulsante, neorealista nella sua voluta assenza di filtri, esperimento narrativo corale dove ognuno dei ragazzi, degli allenatori e dei dirigenti della società è stato protagonista di sé stesso – dichiara il direttore editoriale di Sportmemory e autore del docufilm Marco Panella –. Abbiamo vissuto per una settimana con i ragazzi dell’under 19 del Montespaccato Calcio, abbiamo parlato con i genitori che li seguono al campo e con quelli che li aspettano a casa, siamo entrati nelle loro vite, abbiamo viaggiato in pullman per andare incontro e tornare indietro insieme da quell’ultima giornata di campionato. Abbiamo visto visi aperti nei sorrisi e nella spavalderia dei vent’anni rabbuiarsi poi nelle delusioni di un’attesa mancata. Abbiamo tutti imparato qualcosa. Noi, dietro la camera; loro, per la prima volta, protagonisti assoluti davanti. Abbiamo imparato che nella vita, come nella grammatica, c’è sempre un punto a capo. Un punto a capo che serve per iniziare un nuovo periodo, un nuovo paragrafo, un nuovo capitolo o un nuovo libro. Proprio come una giornata. Proprio come un’Ultima giornata. Ora la sfida da vincere è quella di dare alla storia del Montespaccato Calcio la massima diffusione così che tutti possano trarne esempio e auspicio. Presenteremo il docufilm ai festival, lo offriremo alle piattaforme per la messa in onda e siamo disponibili da subito per affiancarne la proiezione nelle scuole e nelle università. “Ultima giornata” inizia adesso.”

 

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Ultima giornata è una produzione Artix-Sportmemory per l’ideazione e la regia di Marco Panella, realizzata con il supporto del Gruppo Sportivo Montespaccato Calcio.

Giulia Colasante si affaccia al mondo nell'ultimo anno del secolo scorso, in tempo per sentirne raccontare in diretta, abbastanza per rimanerne incuriosita. Laureata in Filosofia all'Università di Roma Tre, per tentare di capire il futuro che l'attende studia Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione. Che attende lei, ma anche un po' tutti gli altri.

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