Virginie Hériot nasce il 25 luglio 1890 a Le Vésinet, uno dei comuni più ricchi della periferia occidentale di Parigi, e muore ad Arcachon il 28 agosto 1932 a bordo della sua goletta Ailée. Figlia del fondatore dei Grands Magazins du Louvre, avrebbe potuto fare una brillante vita mondana. Scelse, invece, il mare. Virginie Hériot era molto nota negli anni Venti anche in Italia infatti, dal 1924 alla sua morte, partecipò alle regate invernali organizzate a Genova dal Regio Yacht Club Italiano con i suoi 6 e 8 metri Stazza Internazionale, chiamati tutti Ailée. A Genova arrivò a bordo della sua goletta sulla quale praticamente viveva tutto l’anno.
Ailée
La sua prima barca a vela da crociera fu Ailée I, l’ex Meteor II dell’imperatore Guglielmo II – lunga 47,25 metri, progettata da George Lennox Watson e acquistata a Rotterdam. Nel 1928 la sostituì con una nuova goletta disegnata da Charles Nicholson, di 57,00 metri di lunghezza. Con le sue barche da regata Virginie Hériot partecipa alle più importanti riunioni internazionali sui campi di gara di tutta l’Europa. Aveva fatto parte dell’equipaggio dell’8 metri Stazza Internazionale Ailée VI che nel 1928 vince la medaglia d’oro all’Olimpiade di Amsterdam. Inoltre, sempre nel 1928, aveva vinto la Coppa d’Italia ad Amsterdam-Zuidersee e l’anno dopo la Coppa di Francia a Ryde, i due più importanti trofei internazionali della vela di allora. Con il 6 metri Petit Ailée II, nel 1927, Virginie conquista anche la One Ton Cup. Seguì la conquista della Coppa Italia nel 1928 e la coppa del Re di Spagna nel 1928.
All’attività agonistica alternava lunghe crociere nel Mediterraneo
Scrisse articoli regionali e alcuni libri di cui ricordiamo “Un ame à la mer” e “La poésie du larg”. In Francia, Virginie Hériot era conosciuta come Madame, titolo che si usava solo per la moglie del principe ereditario ai tempi della monarchia. I marinai genovesi la stimavano molto ed ebbero per lei e le sue doti marinare, profonda stima e rispetto chiamandola a loro volta “a Madamma“. Fu insignita della Légion d’honneur e decorata al Mérite marittime. La sua salma, dopo essere stata provvisoriamente tumulata nel cimitero di Seine-et- Marne, venne deposta in mare nel 1948 dalla torpediniera Le Basque, avendo ricoperto in vita, unica donna, il grado di quartier-maitre della Railleuse della Marina Nazionale.
La Coppa Virginie Hériot
Lo Yacht Club de France mise in palio il 21 maggio 1946 la Coupé Virginie Hériot assegnandola ai Dragoni. La Coppa, ancora oggi disputata, venne vinta nel 1952 a Le Havre dallo scafo italiano Tergeste con Sergio Sorrentino, timoniere, Piero Gorgatto e Annibafie Pelaschier. Doveroso ricordare che questa è l’unica edizione del Trofeo vinta da una barca italiana.