Astutillo Malgioglio. Un esempio.

Ci sono i campioni e ci sono gli uomini. Poi ci sono uomini che diventano esempio. Proprio come Astutillo Malgioglio.
Astutillo Malgioglio

Ci sono i campioni e poi ci sono gli uomini.
I primi spesso diventano idoli e anche esempio.
Qualche volta anche cattivo esempio.
I secondi a volte passano una vita sportiva al limite dell’ordinario, ma altre volte lasciano il segno.
Astutillo Malgioglio è qualcosa di ancora diverso.
Astutillo Malgioglio è un esempio.

astutillo malgioglioCresciuto nella giovanile della Cremonese, dal 1977 al 1992 gioca 224 partite con il Bologna, il Brescia, la Pistoiese, la Roma, la Lazio, l’Inter e l’Atalanta, vince uno scudetto, una Coppa Italia, una Super Coppa e una Coppa Uefa.
Gioca in porta Astutillo Malgioglio e chissà se è vero che solo i più matti possono fare i portieri.

Il 1977 è anche l’anno di un altro suo esordio: fonda l’associazione ERA 77 – acronimo delle iniziali della figlia Elena, della moglie Raffaella e sua – e inizia ad occuparsi di assistenza ai ragazzi distrofici, un impegno al quale dedica tempo, anima, cuore e soldi.
In pratica tutto sé stesso.

Una domenica allo Stadio

Il 9 marzo 1986 a Roma è quasi primavera.
Astutillo è alla sua prima stagione a difendere i pali con i colori della Lazio, ma il rapporto coni tifosi non è mai particolarmente idilliaco, forse anche per i suoi trascorsi romanisti.
Fatto è che quella stagione la Lazio è in B e quella partita contro il Lanerossi Vicenza significa molto.

Sembra andare tutto bene, la Lazio vince 2-0, ma poi accade l’impensabile; prima la rimonta, poi il punteggio sembra essere fissato sul 3-3 quando il Lanerossi Vicenza segna un goal senza storia che gli fa vincere la partita.
È un goal senza storia che Astutillo avrebbe dovuto parare e la Curva Nord non glielo perdona.

Dice che un professionista in campo si debba schermare e non debba mai rispondere ad offese personali, anche e soprattutto quando sono fuoco amico.
Dice che sia così, ma poi bisogna trovarcisi.
Fatto è che a fine partita, prima di rientrare negli spogliatoi e con i cori contro di lui e i suoi ragazzi che non sono mai smessi, Astutillo si toglie la maglia, ci sputa sopra e la prende platealmente a calci.

Astutillo MalgioglioCambia tutto

Astutillo Malgioglio non è un uomo di piaggerie e sa benissimo cosa questo significa: ha tutti contro, tifo, squadra, Federazione.
Viene sospeso e deferito, lui rescinde il contratto e rimane alcuni mesi fermo prima di tornare in campo con l’Inter, dove rimarrà per cinque stagioni facendo il secondo di Zenga.
L’ultima stagione a Bergamo, con l’Atalanta.

Onore al merito

Dal 1977, però, Astutillo Malgioglio gioca anche un altro Campionato, quello con i suoi ragazzi distrofici, dove non si gioca contro qualcuno, ma tutti giocano per tutti.
Un impegno che dura ancora e che realisticamente non finirà mai.
Per questo impegno Astutillo Malgioglio il 13 novembre è stato insignito dal Presidente della Repubblica con l’onorificenza di Ufficiale all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Ecco, le storie di calcio sono tante, ma il calcio, per la storia di Astutillo Malgioglio, è quasi solo un pretesto.
Per questo noi oggi rendiamo omaggio all’uomo Astutillo Malgioglio, un esempio per tutti.

 

 

 

 

Marco Panella, (Roma 1963) giornalista, direttore editoriale di Sportmemory, curatore di mostre e festival culturali, esperto di heritage communication. Ha pubblicato "Il Cibo Immaginario. Pubblicità e immagini dell'Italia a tavola"(Artix 2015), "Pranzo di famiglia. Una storia italiana" (Artix 2016), "Fantascienza. 1950-1970 L'iconografia degli anni d'oro" (Artix 2016) il thriller nero "Tutto in una notte" (Robin 2019) e la raccolta di racconti "Di sport e di storie" (Sportmemory Edizioni 2021)

ARTICOLI CORRELATI

Giovanni Leone Reggio

Giovanni Leone Reggio. L’oro di Kiel

Giovanni Leone Reggio è entrato a vele spiegate nella storia dello yachting italiano grazie alla superba vittoria ottenuta alle Olimpiadi del 1936 che regala alla vela italiana il primo oro olimpico. Lo ricordiamo con un’intervista che Emilio Isnaldi, appassionato scrittore di vela, ha pubblicato nel 1941 su “Motonautica, Vela e Motore”, recuperata grazie all’archivio del centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana

Leggi tutto »
Abebe Bikila

Abebe Bikila. Il maratoneta scalzo

Tutti lo ricordano come il vincitore scalzo della maratona dell’Olimpiade di Roma 1960. Ma Abebe Bikila non era solo un atleta straordinario, iconico e inarrivabile. La sua vita, spentasi a solo 41 anni, sembra uscita dalla fervida fantasia di uno sceneggiatore di Hollywood.

Leggi tutto »
Gastone Nencini

Gastone Nencini e il treno galeotto

Una piccola storia, un aneddoto che fotografa il tempo. È il 1960 quando Gastone Nencini vince il Tour de France, un trionfo per il ciclista intrepido delle discese. Il rientro in Italia è in treno ed un trionfo è quello che lo attende alla stazione di Firenze. A Bologna qualcuno sale sul treno e lo raggiunge. Qualcuno che, in un’Italia ancora ferma su sé stessa, a Firenze si dovrà nascondere

Leggi tutto »
Faruk Hadžibegić

Faruk Hadžibegić. Quel rigore tra calcio e guerra

Un calcio di rigore cambia un destino. Di un giocatore, di una partita, di un campionato. A volte anche di una terra. Faruk Hadžibegić non poteva sapere che tornando a casa dopo l’eliminazione della Jugoslavia da Italia ’90, il mondo, il suo mondo, sarebbe andato a soqquadro e il destino, il suo destino, sarebbe stato a lungo girovago.

Leggi tutto »
Holly e Benji

Holly e Benji. Due fuoriclasse

Il cartone animato sul calcio che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 ha conquistato milioni di giovani telespettatori, tra i quali parecchi calciatori professionisti, presenta alcune interessanti curiosità. Scopriamole insieme in questo articolo.

Leggi tutto »
DDR

DDR. L’inno oltre il Muro

Boomers di tutto il mondo unitevi! Hey Jude, don’t make it bad cantano i quattro di Liverpool, ma è nella piscina olimpica Francisco Marquez di Città del Messico dove risuona la musica più iconica di questo momento di ebollizione sociale e culturale. Sarà la colonna sonora per un ventennio. 

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi