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Copenaghen 1926. Uno storico successo della vela italiana

Dalla rivista La Vela dell'agosto 1926 la storia del successo del 6 metri S.I. Cora IV alle regate di Copenaghen. Una storia recuperata nel maggio 1920 dal Notiziario del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana e che noi rilanciamo in avanti
Copenaghen 1926 Cora IV

La ripresa dello yachting in Italia dopo la guerra 1915-18 è stata particolarmente lenta. Nessuna barca azzurra partecipa alla prima Olimpiade post bellica, Anversa 1920, e nella successiva, parigi 1924, siamo presenti con una sola barca “privata” con equipaggio scelto dall’armatore. Il parco barche nazionale, con eccezione di Genova, è costituito da vecchi scafi della stazza 1906, mentre ormai nel mondo della vela agonistica internazionale impera la nuova stazza 1920. Tra i primi segnali edificanti troviamo nel 1926 la partecipazione alle regate internazionali di Copenaghen del 6 metri S.I. Cora IV costruito dai Cantieri Baglietto di Varazze per l’armatore genovese Edoardo Roggeri con al timone il mitico marinaio Raimondo Panario.

Copenaghen 1926

Nei giorni 22, 23, 24 e 25 luglio u. s. si è svolta una riunione internazionale di regate a vela in Danimarca. Nelle acque dell’Ore Sund erano rappresentate le bandiere di Italia, Francia, Svezia e Danimarca. Questa riunione ha avuto troppo grande importanza per i colori nazionali per non dime, anche brevemente, in questa rivista. L’Italia per la prima volta ha preso parte alle regate di Copenhagen. Diciamolo francamente, è stata questa una partecipazione fatta non timidamente od al solo scopo di restituire la visita fatta a Genova dai concorrenti danesi, ma una superba affermazione di italianità, di fìducia, di volontà.

Cora IV

Cora IV il sei metri ideato e costruito quest’anno in Italia nei cantieri Baglietto di Varazze, con a bordo il simpatico yachtman ligure signor Edoardo Roggeri ed il noto Raimondo Panario ha riportato una bella serie di vittorie in un lotto di ben tredici partecipanti. Il primo giorno secondo dietro Vi-vi la nuovissima barca, testé costruita nei cantieri ThomyerofF per conto del signor Vett; primo il secondo giorno; quarto il terzo giorno dietro Vastanflakt (Svezia), Bambi XI (Danimarca) e Tutti (Cile), ed infine incora una volta primo l’ultimo giorno riuscendo, cosi, a piazzarsi primo nella classifica generale della riunione per la sua categoria e ad assicurare in tal modo all’Italia, la “Coppa di Genova” già vinta da quell’appassionato yachtman danese che è il signor William Vett, il quale, con bel gesto sportivo, ha voluto rimettere in gara il bel trofeo che era stato vinto dal suo sei metri Bonzo nelle regate al Lido d’Albaro nel febbraio 1925.

I successi

Cora IV nella classifica generale per la categoria dei sei metri S.I. è stato dunque primo con 47 punti davanti a Vi-vi del sig. Vett (danese) che è stato secondo con 40 punti, Bambi XI del sig. Marx-Nielsen (danese) terzo; n 36 punti, Vastanflàkt del Consorzio Vastanflàkt (svedese) quarto con 32 punti e Bonzo del sig. K. Degù (danese) quinto con 31 punti – che i nostri lettori ricorderanno per aver preso parte alle legate di Genova dello scorso anno e vincitore, allora, di questa Coppa. Ci piace anche ricordare che, con simpatica manifestazione di cameratismo sportivo, a bordo di Cora IV ha regatato anche un giovane dilettante danese, il sig. Andersen, e che tra i partecipanti alla gara vi era il sei metri francese Ilusion che aveva al timone quell’intrepida yachtwoman che è Madame Virginia Heriot. Ed è con la maggiore soddisfazione e con legittimo orgoglio che rileviamo il successo di Cora IV, il cui equipaggio, pur non conoscendo le acque danesi né molte delle barche avversarie, si è piazzato ottimamente in tutte le prove e con tutti i tempi, perché si è avuto spessissimo, in quei giorni, durante le gare, forti raffiche di vento e di pioggia e, alle volte, anche dei momenti di calma.

Copenaghen 1926
(Copenaghen 1926. Saharet, yawl di Gaetano Giovinazzi al seguito delle regate)

Le altre gare non interesseranno, credo, i nostri lettori non avendovi partecipato concorrenti nazionali

Un solo otto metri l’Aile V (francese) con Madame Hèriot ha partecipato ed ha vinto con la categoria dei dieci metri in tempo compensato. Tra i dieci metri il migliore si è mostrato Nurdug VI. Il Re Cristiano XI ha preso parte tutti i giorni alle regate al timone del suo nuovissimo dieci metri Rita IV. Cordialissime sono state le accoglienze agli sportmen italiani presenti da parte del Kongelig Dansk Yacht-Club. La riunione di regate di Copenhagen si è chiusa domenica 25 con un brillante banchetto di circa duecento coperti, e molti urrah e rallegramenti sono stati rivolti all’Italia e ai concorrenti italiani durante la premiazione e coi brindisi del Presidente K.D.Y ammiraglio Fonche e del Presidente della Commissione sportiva. Molto ospitale, d’altronde, tutto il pubblico che si soffermava lungo Langelinie ed ammirava il nostro bel tricolore che sventolava a poppa di Cora IV nonché della jawl Saharet recentemente acquistata a Svendborg nei cantieri del sig. Sophus Weber dallo sportman napoletano signor Gaetano Giovinazzi il quale insieme con i suoi amici duca Carlo Marulli di Sancesario e marchese Giovanni Diana, dopo di aver assistito allo svolgersi delle regale ed al trionfo dei colori nazionali hanno iniziato con questo yacht una crociera da Copenhagen a Napoli dove contano di giungere a fino settembre.

Chiudiamo queste brevi note con l’augurio di rivedere alle nostre prossime riunioni di regate di Genova e di Napoli i simpaticissimi yachtsmen danesi. (G. D.)

G.D. firmato in anonimo su La Vela, agosto 1926

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