È il 17 Aprile 2023. Una giornata calda, non diversa da tante altre.
Adulti che vanno al lavoro e i bambini a scuola. Qualcuno però fa qualcosa di diverso.
Sono 101 ultra sessantenni con la gioventù nell’anima e nel cuore. Di più. Sono 101 ultra sessantenni un po’ partciloari, sono skydivers che battono il record mondiale per la più grande formazione di anziani paracadutisti.
I 101 hanno infatti un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni. Mai come in questo caso il termine anziani è poco più che un modo di dire, una sintesi narrativa necessaria, praticamente una finzione scenica.
Skydivers over sixty
Nata nel 1992 Skydivers over sixty è una organizzazione fondata da Pat Moorehead in occasione del suo sessantesimo compleanno e oggi può contare su 2.600 affiliati sparsi in 30 paesi.
Per entrare a far parte del gruppo basta avere più di 60 anni e aver fatto almeno un salto. La moglie di Pat, Alicia, racconta di averne fatti quasi 3.000. Pat e Alicia, tra l’altro, per i loro ben 39 anni di matrimonio sulle spalle, possono ringraziare proprio un weekend per paracadutisti che nel 1984 li fece incontrare su un Twin Otter nel cielo del Messico.
Pat Moorehead è un tipo particolare
Vigile del fuoco in servizio a Vernon, California, Pat si lancia per la prima volta nel 1969. Gli piace e nello stesso giorno ripete. Aveva 37 anni e, come ama ripetere, “…quel giorno ero il più vecchio. Lo sono ancora”.
Inutile dire che una volta entrati nella sua vita, i lanci non ne sono più usciti. Ad oggi, ultranovantenne, Pat ha all’attivo qualcosa come 6.700 lanci. Lanci di tutti i tipi: per piacere personale, per sport, ma anche per pubblicità e programmi televisivi.
A chi gli chiede dell’età, lui risponde “…at home they said my meds would kill my desire to jump. The fish have no desire.“
L’appetito vien lanciandosi
Con una vita costellata di lanci, inevitabile che alle sue scadenze importanti Pat non volesse dare una forma tutta sua.
È così che allo scoccare degli 80 anni Pat si dice “Perché non festeggiarli in maniera adeguata questi 80 anni?”.
E allora via, pronti per una sfida con un nome che era già tutto un programma: Team-80. Una giornata intera di salti e lui, in appena 6 ore, ne fa 81.
Passano altri dieci anni e grazie al cielo – è il caso di dirlo visto che il cielo per Pat è una seconda casa – Pat è in buona salute. La cifra è tonda e che fai, non replichi?
Allora, il 20 novembre dello scorso anno, via al Team-90.
Stessa storia, solo che questa volta gli organizzatori convincono Pat a fare “solo” 9 salti, uno per ogni decennio. 9 salti a 90 anni in quattro ore, dalle 8,05 alle 12,05. Scusate se è poco. Ovviamente tutto è stato registrato e monitorato secondo i crismi, così da far iscrivere un nuovo record sull’albo d’onore di Pat e nel Guinness dei Primati. Altrettanto ovviamente dopo numerosi lanci di accompagno e figure disegnate in cielo dagli altri paracadutisti, a terra è stata festa grande per tutti, compresi ben 21 membri della famiglia di Pat, dalla sorella novantunenne alla pronipote di appena di 2 anni
La carica dei 101
Pat però è un giovanotto, non pesa gli anni e guarda avanti. Ovviamente stessa cosa la fa SOS – Skydivers Over Sixty, la sua creatura sulla quale si sono ingaggiati altri cuori tempestosi come il suo. Cuori volanti che si divertono a saltare, ma anche a inseguire record.
L’ultimo in ordine di tempo lo scorso aprile. Nel cielo della California del Sud 101 paracadutisti di eta compresa tra i 60 e gli 80 anni compiono l’impresa. Con base allo Skydive di Perris, al quarto tentativo i 101 completano una formazione di fiocchi di neve e battono il record del 2018 stabilito nel cielo dell’Illinois da 75 paracadutisti over sixty.
Non paghi di questo, gli stessi over sixty il giorno seguente stabiliscono un secondo record: 95 paracadutisti completano una formazione sequenziale, tecnica che prevede che i partecipanti cambino la formazione nel bel mezzo della caduta libera. Il record precedente era stato stabilito con 57 skydivers.
Skydivers per sempre
C’è chi ha iniziato a saltare per gioco, chi per sfida, qualcuno anche per paura. Paura da vincere. Qualcuno lo ha fatto con gradi e mostrine, in tempo di pace e no. Poi la vita corre e scorre. Quasi tutti fanno anche altro. Cose normali, famiglia, lavoro, a quelle latitudine NBA o football da vedere in tribuna o nel salotto di casa. Cose normali come alzarsi di buon’ora, andare all’appuntamento allo Sky Dive, parlottare, scherzare, spogliarsi, vestire tuta, imbracare, mettere il casco, salire sull’aereo con tutti i pensieri intesta o con nessuno e poi, una volta in quota, giù, si salta. Da soli o a cercare mani o gambe degli altri, pronti a montare figure, a provarle e riprovarle sino anche non ti devi staccare e aprire. E poi di nuovo. Così per un giorno, così per una vita.
Vita da Skydivers Over Sixty.
Gente che non invecchia mai.