Quando Cané era meglio di Didì, Vavà e Pelè…
In un calcio mitico, lontano anni luce da quello di oggi, si consumò l’epopea di Cané, ala brasiliana che infiammò la tifoseria napoletana fino a meritarsi un coro geniale in cui una sua parte anatomica era considerata meglio dei più grandi giocatori verdeoro dell’epoca.
Pelé. Quel giorno all’Olimpico
Io c’ero quel giorno all’Olimpico. Erano i primi anni sessanta, se poi fosse Roma-Santos del ’60, del ’61 o del ’63, lasciatemi il dubbio della memoria. Però io c’ero e Pelé l’ho visto veramente giocare. L’ho visto e lui sì che me lo ricordo come fosse ieri.
Pelé. La stagione a stelle e strisce
Una parentesi l’esperienza statunitense di Pelé, ma come tutte le cose che ha fatto, anche questa fu straordinaria. Così come fu straordinario il Cosmos di quegli anni, più che una squadra come la possiamo intendere noi, un vero e proprio media che sdoganò il calcio al grande pubblico a stelle e strisce.
Pelé. Il millesimo
19 novembre 1969. Maracanà. Trentaquattresimo del secondo tempo. El Gato Andrade sfiora il pallone che O’Rey Pelé dal dischetto insacca alla sua sinistra. Non è un goal qualunque, è il suo millesimo e nessuno lo ha dimenticato.
Garrincha, ma adesso che fai?
Garrincha, ma adesso che fai? Se proprio non me lo vuoi dire va bene così, anzi è meglio, anzi lascia che te lo dica io cosa fare.
Pelé 1966. Una storia inglese
Pelé è il calcio. Lo è stato anche quando non glielo hanno permesso. Proprio come in questa storia inglese, una storia che inizia l’11 luglio del 1966.