Garrincha, ma adesso che fai?
Il ragazzino di Pau Grande non avrebbe mai dovuto giocare a calcio. Fatto male, dicevano. Il ragazzino invece si è messo la palla al piede e ha stupito il mondo. Il ragazzino lo chiamavano Garrincha e così sarebbe passato alla storia del calcio. Vita, calcio, amori, alcool, dissoluzione. Garrincha è stato un’anima dannata del pallone, ma giocava da Dio ed è impossibile non volergli bene. Per questo, a noi che gliene vogliamo ancora, viene da chiedergli: “Garrincha, ma adesso che fai?”
Garrincha, ma adesso che fai?
Garrincha, ma adesso che fai? Se proprio non me lo vuoi dire va bene così, anzi è meglio, anzi lascia che te lo dica io cosa fare.