Azzurri. Il viaggio degli eroi
Se c’è stato un tempo del sogno azzurro, sicuramente è stato in quel Mondiale spagnolo nel 1982. Quando tutto sembrava per essere perduto, tutto invece accadde. Un’avventura del calcio azzurro che il film di Manlio Castagna, con protagonista d’eccezione Marco Giallini, racconta toccando le corde che più ci sono care.
Edmondo Fabbri e “la Corea”. Una sconfitta definitiva
Edmondo Fabbri, uomo perbene, allenatore della squadra italiana eliminata dalla Corea del Nord al primo turno dei Mondiali del 1966. Una ferita mai rimarginata che si è portato dentro per tutta la vita. Ma erano altri tempi e, anche nella sconfitta, altra pasta di uomini
Il pentathlon e il talento dell’agonismo
Un talento per l’agonismo che poteva prendere una direzione diversa. Il padre che lo iscrive a nuoto per toglierlo dalla strada. Dalla prima gara vinta a nuoto alle Olimpiadi mancate del ’72, dal passaggio al pentathlon sino agli ori olimpici e mondiali, Daniele Masala racconta la sua vita.
I fratelli Abbagnale, scugnizzi del remo
I fratelli Abbagnale, gli scugnizzi del remo che con Peppiniello Di Capua e Giuseppe La Mura, da Pompei sono entrati nel mito dello sport.
Salvatore Antibo. La corsa, gli ori e l’epilessia
Spalato 1990, Campionati Europei, 5.000 metri. Salvatore Antibo è strattonato poco dopo la partenza, cade, si rialza, è a lungo ultimo, poi recupera, lotta, si difende, attacca e negli ultimi 100 si guadagna l’oro staccando tutti. Poi la malattia, l’epilessia, oggi subdola compagna di vita. Ma Salvatore Antibo è sempre in corsa e, anche se non più in pista, corre per prendersi i suoi sogni. E anche questa volta sarà oro.
Atletica Leggera. Ode alla Regina
Tokyo 2020 è storia dello sport italiano e segna il grande ritorno dell’atletica leggera, regina olimpica lontana dai riflettori e spesso trascurata dai media. L’atletica leggera è disciplina madre, pop, basica, può essere praticata con poco ed è la naturale via di accesso a una vita sportiva di lunga durata. Questa è una riflessione sul futuro dello sport come patrimonio nazionale. Un futuro che inizia con un’ode alla Regina.
Taccuino Olimpico #2 – Gli incontri di Casa Italia
Taccuino Olimpico raccoglie appunti estemporanei, sensazioni e scorci non formali di vita olimpica. Un racconto in diretta, sintesi emotiva di uno sguardo che da dentro il Team italiano coglie spunti e offre suggestioni.
Taccuino Olimpico #1 – Casa Italia
Taccuino Olimpico raccoglie appunti estemporanei, sensazioni e scorci non formali di vita olimpica. Un racconto in diretta, sintesi emotiva di uno sguardo che da dentro il Team italiano coglie spunti e offre suggestioni. Proprio come il primo ingresso in Casa Italia, dove sono bellezza e meraviglia ad accogliere atleti, dirigenti e tecnici.
Bisogna saper perdere
Vincere è un merito, ma perdere è sempre una questione di stile. Wembley e Wimbledon ne sono stati esempio clamoroso. Nel 1967 Bisogna saper perdere è un successo dei Rokes, ne rivedo la copertina del 45 giri, ne risento la musica, il refrain. Una canzone che gli inglesi non hanno forse mai ascoltato.
Euro 2020. A Wembley l’Inghilterra non sa perdere
Euro 2020. A Wembley l’Inghilterra si è resa protagonista di una delle più brutte pagine della storia del calcio dimostrando al mondo di essere incapace di perdere.
Franco Selvaggi, tanti i goal fatti, tanti di più quelli fatti fare
Ho fatto un centinaio di goal, ma ne ho fatti fare molti di più. Come centravanti mi piacevano Inzaghi e Paolo Rossi, nell’area di porta erano due rapinatori, forse Paolo aveva più tecnica.
1960. Il mio straordinario anno olimpico
Il ciclismo di Marino Vigna è una storia di famiglia. Una passione che passa di padre in figlio come nelle migliori tradizioni. Una passione che lo porta a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 nell’inseguimento a squadre. Una passione che diventa una vita dedicata al ciclismo da atleta, da dirigente e da esempio.