Taekwondo. Da bambino a Campione del Mondo.

La mia vita poteva andare ovunque. Poi è arrivato il taekwondo che ha cambiato me e la vita che mi aspetto di vivere. Campione del Mondo a 19 anni, da Tokyo 2020 sono tornato senza medaglie. Ma il cammino per la prossima Olimpide è già iniziato.
Simone Alessio

Ero monello, iperattivo, in moto perpetuo almeno tanto quanto ero poco incline a rispettare le regole.
Per un bambino così lo sport poteva essere l’unica via d’uscita per sottrarsi ad un futuro  a tinte fosche, dalla possibilità di affiancarsi a brutte compagnie da adolescente, di finire in qualche giro ai limiti della legalità o peggio. 
La mia salvezza è stato il Taekwondo, di cui mi sono innamorato quasi subito.

Avevo quattro anni e ai calci al pallone ho preferito subito altri tipi di calci, quelli che mi hanno permesso con il tempo di canalizzare l’energia verso un percorso costruttivo. Un quotidiano fatto di allenamenti e confronto con altri ragazzi, di impegno e rispetto delle regole, pena la squalifica.
Anche così imparai a disciplinarmi.

Obiettivo Olimpiadi

La creazione e l’inseguimento di un obiettivo è stata la mia salvezza, oltre al mio personale talento per questo sport. Il cammino verso  l’obiettivo più grande chiamato Olimpiadi è stato un susseguirsi di episodi, di esperienze e di amicizie importanti.
taekwondoA 19 anni ho portato a casa il titolo di campione del mondo (primo oro nella storia del taekwondo italiano), fisico alto e longilineo, “killer instinct” e tanta voglia di primeggiare. 
Avevo tutto per poter eccellere e sognare i cinque cerchi.
Quel qualcosa in più per migliorare me stesso l’ho ricevuto in dono da un ragazzo speciale.

Fabio

Quando  gli impegni diventano più duri e gli allenamenti più faticosi, l’atleta deve superare il ragazzino che è in lui e diventare un uomo: in questo Fabio Lombini, nuotatore azzurro di talento, posso dire che  è stato il mio  trascinatore.
L’occasione nella quale le nostre strade si sono incrociate è stato il concorso per titoli vinto insieme ad altri otto atleti, che ci ha visti diventare compagni del GS VV.F Fiamme Rosse, nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Fabio l’ho conosciuto alle SCA  (Scuole Centrali Antincendi) di Roma. 
Nonostante avessimo lezioni del corso di formazione la mattina e tutto il pomeriggio per allenarci, a lui non bastava.
Si svegliava alle 6:00  quando noi ancora dormivamo, si faceva i suoi 5/10 km di nuotata e alle 8:00 era bello fresco sull’attenti per l’alza bandiera che dava inizio alla giornata: per noi “comuni mortali” appena svegli e per lui che sveglio era già da due ore abbondanti.

Il nostro obiettivo era Tokyo, ne parlavamo tanto, ci siamo dati appuntamento lì.  
Questo suo impegno oltre il dovuto, oltre il richiesto, ha alzato anche la mia asticella verso un lavoro che ti porta a dare un qualcosa in più mentre gli altri si fermano, mentre chiunque al tuo posto riposerebbe.
Fabio purtroppo l’ho vissuto poco, un maledetto incidente aereo,  mentre volava con un ultraleggero. lo ha portato via da questa vita in un assolato pomeriggio di fine maggio.

Tokyo 2020 è solo l’inizio

L’estate non era ancora arrivata ma faceva già caldo in quel brutto giorno.
C’era tutta una vita da vivere ed il sogno olimpico da realizzare insieme.
Decisi in quei momenti che lo avrei  realizzato anche per Fabio quel sogno, che a Tokyo in qualunque modo lo avrei portato con me. L’ho vissuto poco ma il suo esempio mi è servito per affrontare al meglio la preparazione a quell’appuntamento per il quale lui lavorava, lavorava e lavorava da anni.

Anche se  a Tokyo non è arrivata la medaglia, immagino che mi abbia guardato, che mi abbia sorriso  e abbia potuto dire che in quei giorni “era con me”.
Tokyo 2020 in ogni caso non è che l’inizio del sogno.
Mentre tutti si riposano il cammino verso i prossimi impegni sportivi è già iniziato.

Simone Alessio atleta del Gruppo Sportivo delle Fiamme Rosse e della Nazionale Italiana. Campione del mondo di Taekwondo a Manchester 2019, primo italiano in a conquistare il titolo iridato da appena diciannovenne. Questo sport lo pratico da quando avevo quattro anni. Ho iniziato a Sellia Marina (Catanzaro) dove sono cresciuto.

ARTICOLI CORRELATI

Lotta Salvatore Diana

Una vita di lotta

La lotta di Salvatore Diana inizia da bambino, in un rione di Pozzuoli. Poi arriva la palestra dove deve smentire tutti diventando campione italiano a 10 anni. Oggi è un atleta delle Fiamme Rosse e la lotta è il suo futuro.

Leggi tutto »
Daniele Masala Pentathlon

Il pentathlon e il talento dell’agonismo

Un talento per l’agonismo che poteva prendere una direzione diversa. Il padre che lo iscrive a nuoto per toglierlo dalla strada. Dalla prima gara vinta a nuoto alle Olimpiadi mancate del ’72, dal passaggio al pentathlon sino agli ori olimpici e mondiali, Daniele Masala racconta la sua vita.

Leggi tutto »
Pallanuoto Amaurys Peréz

La pallanuoto, la mia vita e l’allegria

Da bambino la piscina mi dava allegria e ancora non sapevo che sarebbe stata la mia vita. Non sapevo che la pallanuoto avrebbe segnato il mio destino. Cuba, la tappa in Spagna e soprattutto la vita in Italia, l’oro mondiale nel 2011, l’argento olimpico nel 2012 e poi la televisione. Di una cosa sono sicuro: tutto questo senza allegria non sarebbe stato possibile

Leggi tutto »
Louis Zamperini

Louis Zamperini. Una vita Unbroken

“If I can take it, I can make it”. L’incredibile vita di Louis Zamperini, uomo di sport, religione, veterano di guerra e protagonista di un biopic firmato da Angelina Jolie.

Leggi tutto »



La nostra newsletter
Chiudi